il dio denaro
una storia edificante
"Per
quanto riguarda la coscienza di un idealista,
l'unica osservazione che val la pena di aggiungere a quelle già ovvie,
è che nella "base" di una piramide non c'è che ombra, tenebra,
visione azzerata."
Claudio Ronco.
Non ditemi che non vi è mai capitato di passare momenti in cui avreste voluto emigrare su un altro pianeta, pur di avere la certezza di esservi allontanati dal resto del genere umano sulla terra. A me succede spesso, soprattutto quando ci sono i mondiali di calcio. Io sono sempre stato allergico allo "sport", o meglio, all'agonismo sportivo veicolato dai media. Da piccolo già mi venivano i brufoli e la forfora al solo sentirmi chiedere «ma tu per che squadra tieni?». Dunque,
permettetemi di raccontarvi una storia. Tutto è cominciato in prossimità, appunto, dei mondiali di calcio e delle mie relative crisi di disperazione. Uno fra i più graditi sollievi delle mie giornate è dato dal leggere le e-mail dei miei amici, ma in quei giorni dovevo ripescarle dal mucchio di spazzatura invadente che il mio computer scaricava in costosi minuti di connessione in rete. Quella posta indesiderata, in genere, si elimina e cancella dal disco rigido e dalla propria testa, ma quel giorno io mi misi a leggere un e-mail del tipo chiamato "spam", che avevo già scaricato ed eliminato diverse altre volte. S'intitolava: "MLM American System", esordiva con un comico annuncio: "E' IL GIORNO PIU' FORTUNATO DELLA VOSTRA VITA! DIVENTATE MILIARDARI IN SEI SETTIMANE!!!" e si basava sul ridicolo assunto per cui "se ognuno dei cinque miliardi di abitanti della della spedisse un dollaro per ognuno degli altri abitanti della terra, saremmo tutti miliardari". Il testo era lunghissimo e ripetitivo, non tutto comico come l'inizio, e nell'ultima parte indicava con precisione il "semplicissimo metodo per diventare subito miliardari". Consisteva nell'inviare a cinque persone buste contenenti ognuna cinque euro (o dollari americani), e nell'attesa di ricevere da costoro via e-mail delle "cose" chiamate "reports", inviare a tutti gli indirizzi e-mail del proprio indirizzario lo stesso e-mail ricevuto, dopo aver sostituito il primo dei cinque indirizzi con il proprio, al fine di ricevere i cinque euro da un ipotetico "50%" delle persone raggiunte dallo stesso. (Una copia di quel testo, con commento esaustivo, la potete vedere cliccando qui: MLM) La cosa sarebbe finita lì intendo: nell'abituale eliminazione dell'e-mail, se non fosse stato per il fatto che il malaccorto scocciatore, certo per mancanza di esperienza, non aveva "nascosto" i nomi e indirizzi dei destinatari della sua lunga lista di distribuzione, lasciandoli tutti in bella vista prima del testo originale. È una cosa che accade più spesso di quanto non si creda, sicché, senza neppure andare a ripescare vecchie e-mail cestinate ma non ancora cancellate, in quello stesso giorno io avevo addirittura ricevuto due altri "spam" dello stesso argomento con tutta la lista di indirizzi disponibile, ed era tutta gente a me ignota. Cercando poi qua e là negli anfratti del mio computer e in vecchi CD di back up della mia posta elettronica, potevo mettere insieme la bellezza di 400 e più indirizzi di sconosciuti, presumibilmente abituali lettori di un tipo di messaggi che io, come la maggior parte degli utenti Internet, ritengo indesiderabili. In effetti, quella sera io ero semplicemente annoiato. Avrei fatto meglio ad andarmene a spasso e guardar la luna, ma la luna non c'era, per cui, preso da noia mista a rabbia, ho scritto il mio indirizzo in quell'e-mail così come indicato nelle "istruzioni per diventare miliardario" e l'ho spedito a quei tre individui che l'avevano mandato a me, a mo' di scherno. Una
mezz'ora dopo ragionavo sul fatto che ci sia gente il cui lavoro, evidentemente,
consiste nello scoprire, raggruppare, ordinare indirizzi e-mail, per
poi offrirli a chi fa pubblicità nel web, per un guadagno che
in quel momento era l'oggetto delle mie ipotesi. Poi ho dimenticato la faccenda, fortunatamente preso da cose più interessanti e più intelligenti. Ma
circa due settimane dopo venivo, per così dire... punito... Devo premettere, per sperare d'essere compreso, che io non ritiro la mia posta cartacea tutti i giorni (la mia cassetta delle lettere non è all'indirizzo della casa in cui abito normalmente), e che per questo avevo trovato le buste tutte insieme, tanto da esserne veramente turbato... Tutto
è avvenuto in poco più di un'ora: aprire le buste di quegli
sconosciuti, contemplare i biglietti da cinque euro (uno da cinque dollari...),
le varie calligrafie in stampatello che come sguardi spaventati ma severi
mi scrutavano chiedendomi il "report 1", consegnandosi
indifesi come nomi e indirizzi, quasi avessero un volto... e infine
diventare stupidi, non capire più nulla, agire senza ragione...
sì: pensavo di diventare miliardario in sei settimane e contemplavo
la sfilata rapidissima di oggetti che mi sarei comprato di lì
a così poco tempo. Neanche mezz'ora dopo mi disperavo a pensare se esistesse o no un modo di fermare quell'invio, che se fosse stato di buste affrancate mi avrebbe reso capace di scassinare in pieno giorno la cassetta postale sotto casa, pronto a pagare gli ingenti danni al Governo e alle Poste Italiane... Basta: il pasticcio era fatto ed era senza rimedio, se non nel confidare sulla fretta degli amici, che avrebbero intravisto, brevissimamente considerato qualcosa e poi, come d'abitudine, cestinato e dimenticato il tutto. Ma a distanza di una dozzina di ore già qualcuno mi aveva invece risposto via e-mail, e non con la promessa di inviarmi cinque euro, bensì con più o meno irritate richieste di essere cancellati dalla mia mailing list. Era già ovviamente successo nelle due settimane precedenti, ma da alcuni degli sconosciuti destinatari del primo invio, gente di cui non m'importava nulla. Ora erano i miei amici, il mio mondo, e dovevo quindi immediatamente rimediare, spiegarmi... Compilare quella lettera di scuse era veramente difficile. Ero costretto a invadere nuovamente le caselle e-mail della mia lista e dar l'occasione, a chi avesse distrattamente buttato via la precedente, di inviarmi un pensiero non grato. L'avevo scritta già un paio di volte, girando e rigirando parole e argomenti alla ricerca della miglior forma retorica, senza riuscire a trovarla accettabile. Decisi allora di andare a far la spesa al mercato, per liberarmi la mente e riprovare più tardi a scrivere. E quella visita al mercato fu un'apocalisse... |
©claudioronco2002