Vanitas vanitatum.

...vanitas vanitatum dixit Ecclesiastes vanitas vanitatum omnia vanitas quid habet amplius homo de universo labore suo quod laborat sub sole generatio praeterit et generatio advenit terra vero in aeternum stat oritur sol et occidit et ad locum suum revertitur ibique renascens gyrat per meridiem et flectitur ad aquilonem lustrans universa circuitu pergit spiritus et in circulos suos regreditur omnia flumina intrant mare et mare non redundat ad locum unde exeunt flumina revertuntur ut iterum fluant cunctae res difficiles non potest eas homo explicare sermone non saturatur oculus visu nec auris impletur auditu quid est quod fuit ipsum quod futurum est quid est quod factum est ipsum quod fiendum est nihil sub sole novum nec valet quisquam dicere ecce hoc recens est iam enim praecessit in saeculis quae fuerunt ante nos non est priorum memoria sed nec eorum quidem quae postea futura sunt erit recordatio apud eos qui futuri sunt in novissimo ...

----- Original Message -----
From: Luca Pr****, Giorgio Po****;
To: claudioronco@iol.it
Sent: Sunday, November 18, 2001
Subject: lettera a Julie

caro Claudio,
per caso sono capitato in questa pagina web http://users.iol.it/claudioronco/julie.html e se sei stato tu a scrivere quello che la pagina contiene voglio dimostrarti tutto il mio piu' grande e sentito....DISPREZZO.
se veramente tu hai scritto quello cose su jim morrison allora sappi che sei esaurito e che e' meglio che pensi a dove sarai seppellito tu caso mai.
Jim e' stato grande e non mi pare che tu possa permetterti di dirgli che sarebbe stato meglio che fosse stato seppellito ai bordi delle strade.
NOTA: Jim non suonava la chitarra elettrica.....sei maleinformato evidentemente.
e poi lasciamo stare i pagliacci perfavore che non ti onora proprio per niente.....
parli bene tu alle spalle di una persona morta...ti credo..non puo' controbattere..........
io non ho sentito la tua musica ma ho forti dubbi che innalzi l'anima come tu dici....
Spero proprio che l'autore della lettera non sia tu.....lo spero perche' non riesco a credere che ci sia gente cosi mentalmente chiusa e piccola al mondo..
occhio alle telecamere quando sputi........

Sent: Sunday, November 18, 2001
From: Claudio Ronco
To: Luca Pr*****
Subject: Re: lettera

Rispondo solo perché una persona che perde tempo a leggersi la mia "lettera a Julie" per ritrovarsi cosciente solo dell'aver letto di Jim Morrison —e incosciente di tutti gli altri argomenti in essa contenuti— stimola la mia aggressività...

Ritengo che ci sia un numero sufficiente di persone che considera Beethoven un grande, quindi non è necessario aggiungerne altri per mantenere in vita la sua memoria, e per questo io dedico il mio tempo non a coltivare la sua memoria per il mondo, ma solo per me stesso o per i miei allievi di musica, occupandomi invece intensivamente di artisti marginali e dimenticati, ma comunque importanti maestri dell'arte e della civiltà.
Se dunque parliamo di Jim Morrison, la prima cosa da osservare è che non ha bisogno del mio aiuto per restare famoso e adorato. A seguito di ciò, in ogni caso, resta la mia assoluta libertà di considerarlo un degenerato imbecille, reso mito dalla degenerata imbecillità del suo tempo storico. Non è un "grande" —così come non lo sono né i Beatles né i Rolling Stones né Sting o alcun musicista reso "mito" dai mass media degli ultimi cinquant'anni— perché è necessario usare quel termine in quella particolare accezione allo scopo di servire degnamente la memoria dei "grandi", che appunto —in musica così come in tutte le altre discipline— sono stati coloro che hanno formato le coscienze all'arte, nella perfezione della loro tecnica e nella saggezza del loro operato. Questi sono i grandi classici, ovvero i modelli del nostro linguaggio artistico, quali per la musica sono Palestrina, Corelli, J.S.Bach, Haydn, Beethoven, Schumann, Brahms, Wagner ecc.
"Grandi" vi sono anche in altre culture, ed essendo io un laureato dall'Università di Calcutta con un M.A. per musica e arte, con un anno di lavoro nell'orchestra di Radio India, dopo cinque anni di studio e il diploma, posso confermare che anche in un Paese come l'India è necessario conservare una certa attenzione all'uso della formula "grande maestro", così da non gettare ai porci la cultura tramandata con sacrificio e passione attraverso i secoli, dai grandi maestri che hanno insegnato l'arte, da Tansen ad Allaudin Khan.
Così è ovunque vi sia una civiltà che non disprezza il passato e non si appropria indegnamente delle ricchezze che eredita dai padri, dissolvendole in vanità e consumismo miope e stupido.
Il mondo, infatti, è molto piccolo e ristretto se lo si vede solo dagli occhi di un Jim Morrison, poiché risponde a poco più della ristretta visione che può avere un uomo, per illuminato o stupido che sia. Diverso è quando lo sguardo dell'artista si muove nella coscienza formata dalla complessa catena dei maestri, perché in questo modo nulla si chiude e appassisce nelle ristrette stanze dell'individualismo.

Infine, alla mia età di 46 anni devo spesso ricordare con dolore i molti amici della mia adolescenza —amori intensi, a volte, spesso indimenticabili— morti con l'ago penzolante dalla vena, vite distrutte dalla stupidità e vanità di un mondo che Morrison o Mick Jagger o tanti altri "rappresentano" e tanti anonimi miliardari con profondo disprezzo per la vita del resto dell'universo mantengono in vita e coltivano come "MITO" per i miopi come te, Luca o Giorgio che tu sia.
Quanto a me, per ora non perdo certamente il mio tempo facendo pellegrinaggi alla tomba di Jim Morrison per sputarci sopra. Preferisco lavorare e studiare affinché possano sopravvivere nella memoria storica anche "grandi musicisti" come Kreutzer o Pleyel, ingiustamente negletti e quasi dimenticati, ma sepolti vicino al simbolo di tutte le "star" di tanti imbecilli senza memoria e schiavi del più subdolo dei sistemi consumistici, nel cimitero di Père Lachaise, a Parigi.
Da un punto di vista strettamente simbolico, così come io chiedo a viva voce che la musica di Wagner continui a non essere eseguita nel territorio di Israele (anche se io faccio parte di coloro che credono che lo Stato di Israele avrebbe dovuto esser fondato solo dopo la venuta del Messia...), in rispetto al significato che con la Shoah la Storia del Novecento ha aggiunto all'opera di Wagner, un'altra delle mie provocazioni è che Morrison venga tolto dalla cattiva compagnia di tutti quegli inutili vecchi incompetenti d'arte e musica e umanità, Rossini e Bellini compresi, e messo in luogo più consono, cioè sepolto al centro di una strada trafficata del centro di Parigi, ininterrottamente visitato dalla quotidiana realtà cui la sua intelligenza è appartenuta. Così come ho scritto nella mia lettera a Julie.
Naturalmente, nonostante tu abbia stimolato la mia aggressività, tutto ciò che realmente riesco a provare per te —o per uno come te— è solo la solita, banale, deprimente pena e compassione per l'ignoranza, stupidità e vanità in cui siete nati e vissuti...
Perdonami, non mi è facile sperare che possiate crescere e accorgervi di quanto è vasto, magnifico e complesso il mondo intorno a voi, chiusi come siete nelle illusioni che la forza del denaro e il potere dei media hanno innestato nei vostri cervelli.......

Con tutta l'arroganza e supponenza che certamente ormai mi avrai attribuito, ti saluto e ti auguro una potente diarrea al primo ascolto di musica rock.

Claudio Ronco

 

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François Devienne (1759-1803), secondo movimento della Sonata op. 68 n. 4:

musica alternativa:

Johann J. Fux, Grave per ensemble di fiati: