Cosmo e Labirinto
Quando con la testa piena di parole, la mente confusa e la sensazione di esserci smarriti, ci si aggira nel "cosmo" dei dizionari linguistici, si incontra un labirinto nel quale spesso ci liberiamo entrando e intrappoliamo uscendo...
Entrando ci liberiamo da una stasi del pensiero con l'incontro dei molteplici significati di una parola, ma uscendo finiamo a volte con l’intrappolarci da noi stessi nel dubbio se seguire l’uno o l’altro dei significati che abbiamo appreso.
Della parola "cosmo", tuttavia, non vorrei ti fosse sfuggita (causa mediocre qualità del dizionario usato) una importante sfumatura dell'etimo greco Kòsmos: significava sì "ordine" e "mondo" (nel senso di mondo armonicamente ordinato), ma anche "ornamento", da cui il termine "cosmetico".
Se io, entrando nella tua casa per la prima volta, dovessi trovare tutto il tuo mondo rimesso in ordine per il mio arrivo, assisterei al frutto di una "cosmesi" cui darei d'istinto un certo valore: è stato ordinato per far sì che mi piacesse, o per nascondere qualcosa ai miei occhi; corrisponde, oppure no, all'idea che mi ero fatto di te conoscendoti altrove; lo trovo un luogo ordinato, oppure mi sembra un luogo fasullo...
Dove e come potrei cercare la verità nelle mie percezioni di quel luogo?
Nello studiolo di San Gerolamo si contavano poche cose: una sedia e un tavolino rivolti ad est, gli attrezzi per scrivere, un libro, un crocifisso, un teschio, un inginocchiatoio rivolto spalle alla finestrella. Alle volte, è l'abito che fa il monaco.
C.R.