Ritrovo del 29 Agosto a Busto Arsizio |
(da una mail di Valeria Parelli)
I due eventi piu belli sono stati in assoluto il ritrovarsi e la Messa. Appena ci siamo rivisti tutti, dopo che chi più e chi meno ha ripreso i suoi doveri lasciati prima delle vacanze, cio che si respirava di piu era la voglia di riabbracciarsi e domandare a ciascuno come era andato questo rituffarsi nella realta di tutti i giorni di sicuro in modo nuovo, con un entusiasmo, una consapevolezza ed un desiderio di porsi accanto agli altri maggiori e nuovi che La Terra Santa ha lasciato nel cuore di ciascuno; e poi la voglia di ritornare a quei giorni ripercorrendoli e raccontandoceli tra milioni di fotografie che tutti abbiam portato. Oltre a Luca mancavano Ciro e Rosa entrambi a Napoli, Valentina, Daniela Dell'Acqua ancora in vacanza in Scozia e Giovanni e Chiara in Sardegna, Federica, Renzo, le due sorelle Maria e Valeria ed infine Michela: su di lei buone notizie, Chiara le ha telefonato e ci ha riferito che l'ha sentita bene e che non sarebbe potuta venire solo perche aveva un turno di lavoro nel pomeriggio; spero davvero che il 18 si unisca a noi! Ed ora la Messa: splendida . . . per tantissimi motivi. E' stata celebrata come sai a conclusione del campo di lavoro ma non solo, anche per salutare due missionari laici che hanno scelto di partire e consegnare la loro intera vita uno al Brasile e l'altro alla Thailandia, per cui era davvero tanta la gioia e la commozione che si sono vissute durante questa Messa. Fra l'altro una gioia che esplodeva poi nei canti: spettacolari! ! ! A partire dalla ragazza che dirigeva il coro che aveva una grinta, una decisione nei gesti ed una vivacita che erano davvero coinvolgenti, ti giuro, io rimanevo affascinata nel guardarla. E il tutto a ritmo di bongo e campanellini che si aggiungevano alla chitarra: sembrava che i canti avessero una carica strepitosa. Poi, come gia sai, abbiamo cantato "L'unico maestro" ed ascoltato una canzone indiana, cantata da indiani, per cui penso proprio che il pensiero di tutti in questi momenti fosse rivolto a Luca (cavoli, avrò problemi a mettere il lunghi stando in carrozzella n.d.r.). Anche le letture ed il Vangelo sono stati bellissimi, erano proprio quelli della domenica nel rito romano (prima lettura: Geremia 20,7-9 ; seconda lettura: lettera di San Paolo apostolo ai Romani 12,1-2 ; Vangelo: Matteo 16,21-27) ed il Padre che ha fatto la predica (p.Gianfranco Vianello n.d.r.) ha riunito davvero tutti in un ascolto intimo e silenzioso. Ha parlato in particolare del donarsi ed una delle frasi che piu ha colpito, e che un po' riassume cio che ha detto, e stata: "Perdere la tua vita per gli altri significa assicurarti la loro vita" . All'offertorio sono stati portati tantissimi doni e fra questi ce n'era uno che non avevo mai visto, la clessidra, accompagnata piu o meno da queste parole: "Ti offriamo Signore questa clessidra perche comprendiamo che si diventa padroni del proprio tempo quando lo si spende per imparare ad amare". |