CAP. 2 Domanda di qualità Gli indicatori di benessere mostrano quindi le
caratteristiche di una società "ricca" di
risorse e ciò spiega il livello e la qualità della
domanda sociale espressa dalla popolazione locale. I
bisogni "poveri" e marginali hanno un peso
molto limitato mentre diventano sempre più esigenti le
richieste di qualità.
Semplificando per esigenze di sintesi,
possiamo dire che dalla ricerca sembrano emergere più di
tutte tre tipi di domanda sociale:
- una domanda di qualità della
vita;
- una domanda di identità
territoriale.
Qualità della vita
Nelle società ricche è ormai di uso
comune parlare di qualità della vita, un concetto che
spesso si è accompagnato al processo di congestionamento
delle grandi città dove il superaffollamento abitativo,
il traffico, i tempi di percorrenza, i ritmi di lavoro, linquinamento
atmosferico, ecc., creano livelli di stress tali da
indurre a ricercare soluzioni residenziali alternative.
Una volta superata la soglia di
tollerabilità, chi ha lopportunità e le risorse
necessarie sposta la propria residenza a qualche decina
di Km dalla metropoli.
Ma quali sono gli ingredienti che
migliorano la qualità della vita e quale
combinazione ottimale viene ricercata dai residenti ? In
realtà non esiste una combinazione ottimale ma tante
combinazioni praticabili.
La tensione verso una migliore qualità
della vita si traduce in ricerca di nuovi punti di
equilibrio tra interessi ed obiettivi personali e
standard collettivi condivisi: chi sposta la propria
residenza dalla città alla campagna, rinuncia alle
opportunità di accesso alle risorse ed ai servizi e
acquista condizioni ambientali più favorevoli che
minimizzano il disagio urbano ed i costi sociali della
città.
Questo trade-off tra
ingredienti qualitativi diversi è alla base delle scelte
abitative. Ciò emerge con evidenza dalla ricerca su
Carpiano.
Il giudizio complessivo sulla qualità
della vita a Carpiano è più che soddisfacente: su
una scala di valutazione da 1 a 10, dove 1 rappresenta il
voto peggiore e 10 il voto migliore, il campione di
intervistati ha espresso un valore medio pari a 6,7. Più
del 78% degli intervistati esprime un giudizio positivo (da
6 a 10). I residenti di Milano che nella ricerca dellISPO
dichiarano di essere contenti di vivere a Milano e nel
quartiere sono soltanto il 51%.
Da unanalisi più articolata
risulta che il giudizio positivo su Carpiano poggia
sostanzialmente su tre cardini :
- la convenienza e la qualità dellabitazione
(voto medio = 7,4);
- la presenza del verde e di un
ambiente naturale (voto medio = 7,6);
- la cordialità e la possibilità
di relazioni (voto medio = 6,8).
Il punteggio attribuito a questi
aspetti della qualità della vita risulta di gran lunga
superiore ai valori medi registrati a livello nazionale
da unanaloga indagine condotta dalla Doxa. Possiamo
dire così che gli ingredienti chiave della qualità
percepita dai carpianesi risultano essere la casa,
il verde e la socialità.
Tab.1 Punteggi
medi degli indicatori della qualità della vita
INDICATORI
DELLA QUALITÀ DELLA VITA |
Carpiano (1)
|
Comuni con meno di 20.000 abitanti (2)
|
Comuni del nord (2)
|
Possibilità di svago e distrazione
nel tempo libero |
4,5
|
3,5
|
4,5
|
Possibilità di trovare lavoro nella
zona |
3,5
|
2,7
|
2,8
|
La sicurezza |
4,3
|
6,2
|
6,1
|
Il clima |
5,5
|
-
|
-
|
La qualità dellaria che si
respira |
5,8
|
6,9
|
6,0
|
La cordialità degli abitanti e la
possibilità di fare amicizia |
6,8
|
-
|
-
|
La pulizia e ligiene delle
strade |
5,6
|
-
|
-
|
La possibilità di fare acquisti |
3,9
|
6,1
|
7,0
|
Il funzionamento dei servizi pubblici |
4,6
|
-
|
-
|
Le condizioni di traffico |
4,9
|
5,2
|
4,5
|
La comodità e convenienza dellabitazione |
7,4
|
3,9
|
3,3
|
La presenza del verde e del paesaggio
di campagna |
7,6
|
5,7
|
6,2
|
La presenza di tradizioni |
5,9
|
-
|
-
|
Come si vive complessivamente a
Carpiano |
6,7
|
-
|
-
|
Note: Non tutti gli indicatori
utilizzati per Carpiano sono stati utilizzati anche nellindagine
Doxa/Banca dItalia. Per alcuni indicatori non
esiste il dato equivalente.
(1) Fonte: indagine D. Dosa, M. Minervini,
1998 (2) Fonte: indagine Banca dItalia/Doxa,
1995
A fronte di giudizi positivi sui
fattori più specificatamente ambientali, le valutazioni
più insoddisfacenti riguardano proprio laccesso
ai servizi.
Le aree del disagio riguardano in
particolare laccesso al consumo (il voto medio
attribuito alla possibilità di fare gli acquisti è pari
a 3,9 contro il 6,1 registrato a livello di piccoli
comuni italiani), il funzionamento dei servizi pubblici (4,6),
laccesso ai servizi del tempo libero (4,5) e la
possibilità di accedere ad un lavoro nella zona (3,5).
Questultimo giudizio è mitigato dalla possibilità
di trovare lavoro nellarea metropolitana.
Il trade-off tra condizioni
ambientali favorevoli e possibilità di accesso ai
servizi raggiunge il suo equilibrio a Carpiano a scapito
delle aspettative sui servizi. In altre parole, chi
sceglie di vivere a Carpiano è disposto a "rinunciare"
a standard elevati di qualità e di funzionamento dei
servizi in cambio di condizioni migliori di abitabilità.
Questa ipotesi è confermata
ulteriormente dallanalisi della correlazione
statistica tra variabili, da cui risulta lo scarso peso
attribuito ai servizi nel determinare il giudizio sulla
qualità della vita a Carpiano, mentre più intensa
appare la correlazione con la componente naturalistica ed
ambientale.
Qualità dei servizi
Anche se il cittadino di Carpiano alza
la soglia di tollerabilità rispetto alle carenze dellofferta
locale di servizi, dallindagine risulta che la
domanda di servizi a Carpiano diventa sempre più
esigente.
Se si fa eccezione per alcuni aspetti,
dallanalisi risulta che la domanda di qualità
tende a concentrarsi soprattutto sui servizi di sistema
sovracomunale, quali i trasporti e la sicurezza pubblica,
e sui servizi a più alto valore aggiunto, quali il
consumo culturale e la fruizione del tempo libero.
Infatti se analizziamo le valutazioni
degli intervistati sulla presenza e sulla qualità dei
servizi, possiamo osservare che i giudizi più positivi
riguardano i servizi erogati o controllati dal Comune (i
servizi scolastici, i servizi amministrativi, linformazione
comunale, le pulizie delle strade, i servizi sportivi,
ecc.) mentre le aree di maggiore insoddisfazione
riguardano i servizi pubblici su scala comprensoriale (trasporti,
sicurezza, ecc.) e lofferta di servizi legati al
tempo libero.
Se consideriamo ad esempio i servizi
amministrativi di competenza comunale, il 60,5% degli
intervistati li valuta buoni o sufficienti; una
percentuale analoga caratterizza anche il giudizio dato
sulla pulizia delle strade comunali.
Se consideriamo invece i trasporti
pubblici, il 50% li considera insufficienti e il 9,2%
addirittura assenti, mostrando una totale insoddisfazione.
Per quanto riguarda la sfera del tempo
libero si registrano livelli di domanda superiori a
quelli riscontrabili in altri comuni di pari dimensioni.
Possiamo dire che i consumi culturali
dei cittadini di Carpiano rivelano tratti tipici della
domanda culturale delle aree metropolitane. Basti pensare,
ad esempio, che più del 52% dei carpianesi è stato
spesso o qualche volta al cinema nellultimo anno e
che più del 20% ha assistito a spettacoli teatrali.
Queste percentuali non solo sono molto più alte di
quelle registrate mediamente nei piccoli comuni (solo il
30% va al cinema e l8,6% a teatro), ma sono molto
più vicine a quelle rilevate dallIstat nelle aree
metropolitane (coloro che vanno al cinema sono quasi il
49% e il 15,4% va a teatro).
Domanda di identità
Per ultimo consideriamo il terzo tipo
di domanda emersa, la domanda di identità
territoriale. Il senso di appartenenza al territorio
dei cittadini di Carpiamo è compreso tra due tensioni:
da un lato un forte sbilanciamento allesterno della
comunità, dettato dalla diversa dislocazione dei centri
di interesse (studio, lavoro, tempo libero, relazioni
amicali e parentali), dallaltro un legame
emozionale con un pezzo di territorio a cui si riconosce
un grado di vivibilità soddisfacente.
Questa doppia tensione attraversa tutti
gli atteggiamenti espressi dagli intervistati con
riferimento al legame con la propria comunità. Pur in
presenza di un radicamento recente (solo un quarto degli
intervistati ha sempre vissuto a Carpiano e più del 40%
vi risiede da non più di 10 anni), dallindagine è
emersa una forte tensione di appartenenza: più del 72%
degli intervistati dichiara di sentirsi legato a
Carpiano e di questi più della metà, il 37% circa,
si dice molto legato al piccolo comune.
Tuttavia questo senso di appartenenza
al Comune non è riconducibile a quelle espressioni più
spinte di localismo o di campanilismo municipale presenti
in altre zone. Si tratta invece di un legame "distaccato",
cioè di chi si riconosce parte di una comunità locale,
ma allo stesso tempo ne relativizza il significato ogni
qual volta riconosce altre appartenenze, altre relazioni
sociali, non confinabili nel perimetro comunale.
È significativo quanto poco localismo
esprimano i carpianesi, quando interrogati sul senso di
cittadinanza, soltanto il 21,3% dichiara di sentirsi
cittadino di Carpiano, mentre quasi il 49% si sente
cittadino italiano e più del 19% si sente cittadino
europeo e del mondo (graf. 3).
Il dato risulta ancor più
significativo se paragonato alle risposte date dai
milanesi nellindagine dellISPO: coloro che si
sentono milanesi sono il 18%, quelli che invece si
sentono prima di tutto cittadini italiani rappresentano
il 55% del campione considerato ed infine quelli che si
sentono cittadini europei sono il 17%. È davvero
sorprendente la somiglianza di questi dati che rivelano
ancora una volta la contiguità di Carpiano alla cultura
metropolitana.
In conclusione possiamo dire che la
domanda di identità non soltanto esiste ed è intensa,
ma è in crescita. Dallindagine risulta che il
senso di appartenenza cresce con laumentare degli
anni di residenza a Carpiano, quindi è prevedibile che
nei prossimi anni questa domanda di identità continui a
crescere. Ma se da un lato la domanda di identità
territoriale cresce, dallaltro una mancata
attenzione alla costruzione di questa identità potrebbe
dar luogo ad atteggiamenti diffusi di evasione e di fuga
dal territorio che assimilerebbe Carpiano ad uno dei
tanti "campi-base" da cui partire per
attraversare il territorio metropolitano.
Graf. 3 Si
sente cittadino

Fonte: indagine D.Dosa, M.Minervini,
1998
sommario / cap. 3 |
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