E R  O   F  R  A  T  T  A  R L  I

  

fluidofiume 
P. Pasquini, C. Caimi, S. Macculi, M. Mazzeranghi, F. Mazzi.

 

fluidofiume  
per recitanti, soprano e pianoforte
da Ulisse e Anna Livia Plurabella di James Joyce

Con Franco Mazzi Leopold Bloom 
Carlotta Caimi e Mirella Mazzeranghi Molly Bloom - ALP
Paolo Pasquini / Daniele Mutino pianoforte 
Sabina Macculi / Cristine Marano soprano.
Lighting  Damien Jankovic Costumi Luna di Carta - Modena 
  


Franco Mazzi (Bloom) e Paolo Pasquini (Pianoforte)
     Con fluidofiume riprende il lavoro sulla scrittura joyceana. Gli studi sul flusso di coscienza e sul dialogo delle lavandaie, giustapposti in Mr Bloom/AL, vengono ora intrecciati e integrati in un unico discorso polifonico. Un nuovo e più complesso lavoro sulla scrittura di Joyce (basato su interazioni infratestuali tra i diversi frammenti-coscienza di Ulisse e intertestuali fra questi e i brani tratti da Anna Livia) che pone in contrappunto gli stati diurno e notturno della scrittura di Joyce.  
  

 

 

 

 

 
Venezia, XIth  J. Joyce Symposium, Fondazione Cini, giugno 1988.
Parigi, Centre G. Pompidou, Xème Colloque sur Joyce, aprile 1989.
Sydney, Crossroad's Theatre, settembre 1989.
Melbourne, Melbourne Festival, St Martin's Theatre, settembre 1989.
Dublin,  Dublin Theatre Festival, Project Arts Centre, ottobre 1990.
Lyon, Théâtre Les Ateliers, maggio 1992.

  Edizione audio  

Produzione RAI-Radiouno – Audiobox
Registrazione parziale (28')

Audiobox, RAI - Radiouno, luglio 1990.
Orione, RAI - Radiotre, giugno 1991.

Mirella Mazzeranghi (Molly)

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fluidofiume non è un omaggio a Joyce - è una lettura in profondità, in termini di memorabile evento scenico, della natura e dell'essenza stessa del messaggio joyciano. 

(Giorgio Melchiori, programma di sala, Roma 1988)  


Franco Mazzi (Bloom)

Avec une surprenante rigueur, l'espace scenique non scenographique du spectacle de Frattaroli retrouve, comme en se jouant, et de l'interieur, les conclusions de la toute dernière philologie joycienne sur la continuité entre Ulysse et Finnegans Wake

(Jacqueline Risset, programma di sala, Parigi 1989)  


... Uno dei momenti più illuminanti del convegno veneziano è stato lo spettacolo di Enrico Frattaroli ... una suggestiva ricreazione del mondo poetico e umano di Joyce.

(Massimo Bacigalupo, L'Unità, giugno 1988)


... Raffinato concerto per voci d'attore che conferma l'elegante e rigorosa ricerca del regista Enrico Frattaroli. 

(Gioia Costa, Paese Sera, luglio 1988)


Una brillante musicale lettura ... che recupera con grande professionalità la musicalità dell'universo joyciano.

(Luciana Libero, La Nazione, luglio 1988 ) 


Un lavoro affascinante e complesso... che dà prova di sicura professionalità. 

(Cristina Bravini, Corriere dell'Umbria, luglio 1988)


... Una straordinaria polifonia... un flusso di luci perfetto, una cristalleria letteraria di grande qualità e fascino. 

(Nico Garrone, La Repubblica, luglio 1988)


  

One of the most brilliant and successful theatrical responses to the works of Joyce which this reviewer has encountered, Riverrun deserves broad support and will undoubtedly elicit enthusiastic response. Il is a rare, bold, and extraordinary work.

(Carol Fisher Sorgenfrei, James Joyce Broadsheet, 27, ottobre 1988)


Frattaroli, in alta astrazione intellettuale, interpreta l'intero iter joyciano. ... Ciò che abbiamo di fronte non è un puro concerto; né uno spettacolo di teatro concettuale; né una austera traduzione in termini teatrali di un testo letterariamente impervio. No, si tratta di un'opera a sé stante, e per dir meglio: di un'opera teatrale, nella sua pura necessità." [...] "uno straordinario Franco Mazzi, monologante, e 'nel senso', benché disarticolato come Leopold Bloom. 

(Franco Cordelli, Paese Sera, dicembre 1988)


Un singolare, interessante spettacolo... tutto da vedere ascoltare e di cui ogni cronaca non può che essere restrittiva.

(Lucio Romeo, Il Tempo, dicembre 1988)


Questo concerto permette di entrare nel luogo stesso della poesia di uno dei grandi scrittori del secolo: ed è ancora, e solo, teatro.

(A. d'Anna, Il Messaggero, dicembre 1988)


Efficace la recitazione degli attori tra i quali spicca la prova offerta da un Franco Mazzi di notevole intensità e nello stesso tempo di grande morbidezza e duttilità vocale. 

(Antonella Ambrosioni, Il secolo, dicembre 1988)


Gli interpreti eseguono il testo con la precisione di un complesso di orologiai ... capaci di scandire musicalmente qualsiasi variazione, qualsiasi pulsione del cuore e della mente. Scegliendo la strada più rarefatta dell'astrazione, di un teatro d'ascolto più che di immagine ... Frattaroli riesce comunque a trasmettere la 'fisicita' della parola di Joyce ...

(Nico Garrone, La Repubblica, dicembre 1988)


La più bella sorpresa della stagione sperimentale ... 

(Franco Cordelli, L'Europeo, gennaio 1989)


Non accade spesso che uno spettacolo teatrale tratto dalle opere di joyce attiri l'attenzione e l'ammirazione dei critici letterari ... ciò che ha colpito i critici e gli studiosi è il nuovo tipo di teatro ... in cui le ambiguità, i silenzi, le pause, il gioco delle luci, la musica sono il cuore di una nuova tecnica e spingono il maggior studioso italiano di Joyce Giorgio Melchiori a definire fluidofiume ... "una lettura in profondità" dell'opera letteraria joyciana.

(Marcella Rossi, La Voce Repubblicana, gennaio 1989)


... fluidofiume aurait sans doute enchanté Joyce" 

(Magazine Litteraire, Parigi, aprile 1989)


L'operazione ci pare assumere caratteri assolutamente originali ... Scrittura teatrale non mimetica dei brani narrativi ma annidata nel gran corpo sensibile dell'opera del dublinese, fluidofiume ha veramente l'efflorescenza delle epifanie di Joyce ... 

(Gaetano Caponetto, La Sicilia, maggio 1989)


Un'operazione che entusiama subito e suscita ammirazione per il rigore dei protagonisti e la perfezione del lavoro polifonico svolto. 

(Roberto Alajmo, Giornale di Sicilia, maggio 1989)


Spettacolo di tecnica raffinatissima, fluidofiume trasmette anche un'intensa emozione ... 

(Espresso Sera, maggio 1989)


... A differenza di tanta nostra avanguardia o sperimentazio- ne che dir si voglia, qui c'è un rigore e un approfondimento culturali che meritano attenzione. 

(Giovanni Antonucci, Il Tempo, ottobre 1989) 


 

... An extraordinary theatre experience. The whole piece fluctuated from a mood of quiet restlessness to the full rage of a tempest. A mi-ror of the inner nature of human mind. A powerfull production.

(The Age, Sydney, settembre 1989)


Abbiamo scoperto in fluidofiume un pregevole mosaico spettacolare ... Si può dire che sia presente l'intero universo letterario squisitamente umano di Joyce che si rivela a poco a poco, apertamente confesso, di fronte a un pubblico che resta sorpreso e affascinato ... Frattaroli ha dato al complesso lavoro una scorrevolezza sorprendente. Gli attori Franco Mazzi (un Mr Bloom dall'espressività inchiodata alle ambigue rievocazioni), Mirella Mazzeranghi e Carlotta Caimi hanno impresso vivo realismo e suggestività alla rappresentazione riscuotendo meritati applausi dal pubblico. 

(Emilio Bini, Il Globo Internazionale, Melbourne, settembre 1989)


 

Seldom have I seen anything so superbly and flawlessly presented in a theatre. The actors ... stood or leaned against bar stools, elegantly dressed in black, on a bare stage. The interaction of the voices were beautiful, the soprano was excellent, the pianist's score was not difficult to play but the gave every single chord its right weight and tone. The lighting changed with split-second precision. It was an intellectually exciting experience. 

(Lewis Glasscastle, Melbourne Report, Melbourne, ottobre 1989)


 

It was a powerful production, technically flawless. 

(Aibhlinn Mc Crann, Irish Press, Dublino, ottobre 1990)


 

They begin to speak their author's "wonderful vocables", and the quality of their combined voices, using the amplification with great control, is almost hypnotic. The piano joins them, followed by the pure voice of the singer, to produce a strangely different choral effect, a flux of words and sounds orchestrated with consummate skill. 

(Gerry Colgan, The Irish Times, Dublino, ottobre 1990)


 

The voices, all rich and ranging, run fluid as any river, with depths and shallows and turbulent passages. The ensemble added up a glowing theatrical experience. 

(Mary Mac Goris, Irish Independent, Dublino, ottobre 1990)


Sono state tre rappresentazioni dagli altissimi toni drammatici con effetti acustici e vocali di eccezionale suggestione, oltre, naturalmente, alla recitazione dei bravissimi attori, tra i quali uno splendido Franco Mazzi. 

(Italia Stampa, Dublino, novembre-dicembre 1990)


A reserver pour le meilleur et le plus precieux de votre calandrier culturel du printemps. 

(Dominique Dubreuil, Liberation, Lione, maggio 1992)


Posta

 

Dear Fluidofiume: tonight (tuesday 19th September) I saw and heard your wonderful piece from Joyce. It was a great pleasure and I wish to write this brief note to thank you for bringing your performance to Melbourne and allowing us to experience its beautiful aural texture and emotion. I hope you all have a fine stay in Australia. Best whishes. Sincerely. 

(Cartolina inviata da uno spettatore al St Martin's Theatre di Melbourne)

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