ROMA - Mina canta in
latino e si trasforma in voce narrante per Renato Zero. È decisamente un
periodo di grandi novità per la cantante di Cremona (sic...):
in cantiere c'è un disco di arie sacre da Monteverdi, Pergolesi e Bach,
mentre a breve scadenza, con la prima trasmissione di «Tutti gli Zeri del
mondo», condotta da Renato Zero a partire dal 21 marzo su RaiUno,
scopriremo (arrisic...) la voce di
Mina impegnata in un inedito «recitato». La sigla di testa
del programma è infatti una versione musicale del brano omonimo Tutti gli
Zeri del mondo che i due artisti interpretano poi in duetto nella sigla di
coda. Il testo dell'apertura, scritto da Renato Zero, che Mina recita
fuori campo sulla base musicale, «è - dicono i bene informati - un brano
poetico che narra di uomini dalle vite difficili, complicate,
"zeri" come lo è stato Renato. Persone che in fondo al tunnel
della propria esistenza intravedono però la luce della propria
realizzazione come esseri umani». Mina interpreta insomma
l'incipit di una sorta di viaggio che inizia e che in mezzo a tante
difficoltà prevede un "lieto fine", quell'atmosfera di
pacificazione che lo stesso Renato Zero ha affidato ai suoi ultimi dischi,
a partire da L'imperfetto e specialmente in canzoni come Cercami
e Nei giardini che nessuno sa, senza per questo ripudiare i
vecchi successi degli esordi, dal Triangolo no (sic)
a Il carrozzone. Vista l'impossibilità di averla come ospite
in studio, gli autori del programma starebbero tentando di convincere Mina
ad intervenire in diretta almeno per telefono, cosa già fallita agli
autori del programma di Adriano Celentano "Francamente me ne
infischio". Per quanto riguarda il disco di arie sacre cantate
da Mina è certo che il progetto è già in lavorazione, almeno per quanto
riguarda la scelta dei brani e la scrittura degli inediti affidati a
Monsignor Marco Frisina, un'autorità nel campo delle composizioni di
ispirazione religiosa. Ed è anche noto il nome dell'arrangiatore dei
brani tradizionali, il maestro Gianni Ferrio. La scaletta del disco,
che potrebbe anche uscire a d Anno Santo ormai concluso, prevede arie
sacre dal repertorio di Monteverdi, Pergolesi e Bach e due inediti di
Monsignor Frisina che ha musicato brani tradizionali e scritto
appositamente due testi in latino. Per Mina, che ha cantato praticamente
in tutte le lingue, anche le più lontane da quelle di ceppo indoeuropeo,
come il giapponese, ciò non dovrebbe costituire un problema (gulp!).
Spiega, dagli studi di registrazione di Lugano, Massimiliano Pani, figlio
della cantante ma soprattutto suo produttore artistico (...).
«Voglio dire subito che considero prematuro anche parlare di questo
progetto. D'altronde sono abituato, i fan di Mina sono i più agguerriti
per le indiscrezioni, ma come avete visto l'omaggio a Modugno, di cui si
parla ormai da due anni, non è ancora stato pubblicato. Quel che è certo
è che l'idea del disco c'è, che abbiamo coinvolto Monsignor Frisina, un
ottimo compositore, ma si tratta di uno dei tanti progetti, e sono circa
dieci (slurp) su cui stiamo
lavorando». Massimiliano Pani tiene a precisare l'assoluta
indipendenza di questa scelta rispetto al Giubileo: «Lontano da noi
l'idea di sfruttare la scadenza dell'Anno Santo. È un disco di arie sacre
ma poteva essere una compilation di Bossa Nova, il rispetto per la musica
sarebbe stato lo stesso. Piuttosto si tratta di una ricerca filologica,
liturgica, musicale. Insomma, una sorta di "Il meglio di..."
scelto da Mina, in linea con le selezioni che ha voluto e interpretato
nella sua carriera». |
Mina
negli studi GSU di Lugano (da "La Repubblica" del 9 marzo
2000)
I
commenti in verde
tra parentesi non appaiono nell'articolo stampato sul
quotidiano ma sono "muti" commenti di Mirko Medusa
qui rivelati
Gentile
signor Moretti... credo che scrivere «...la cantante di
Cremona» riferendosi a Mina sia un po'... come dire...
acc! mi vengono in mente solo parolacce... Ma andiamo
avanti... «scopriremo la voce di Mina»??? Mi consenta
di deluderla. Forse la voce di Mina la scoprirà Lei
perché Le garantisco che noi la conosciamo già... e ci
piace moltissimo anche quando parla... Forse oltre a non
conoscere la voce di Mina Lei non conosce nemmeno le
canzoni di Renato Zero. Mi è capitato più volte di
ascoltare una sua canzone che si intitola Il
triangolo ma questa Triangolo no che Lei cita
con tanto di neretto non so che cosa sia. E poi non
crede che sarebbe carino smetterla di riferirsi a
Massimiliano Pani come al figliolo della Signora?
Immagino che ormai lo sappiano perfino i muri! Sarebbe
stato sufficiente scrivere che il signor Pani l'è il
produttore artistico, o no? Mi scusi tanto per questi
piccoli appunti che Le rivolgo... e sù, non me ne
voglia!
Mirko Medusa
P.S. Quanto allo SLURP,
credo non ci siano commenti da fare... Chi ha un po' di
padronanza del linguaggio fumettistico immagino abbia
capito, chi non ne ha è pregato di leggersi qualche
TOPOLINO o giù di lì. Oltretutto fa bene allo spirito! |
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