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I periodi freddi portano un bell'assortimento di malanni, ma, per nostra fortuna, ci offrono anche una grande disponibilità di agrumi, il cui consumo quotidiano è un'ottimo aiuto nella difesa contro virus e batteri. Infatti gli agrumi contengono buone quantità di vitamina C (40-50 gr ogni 100 gr di sostanza edibile), che contribuisce ad aumentare le difese immunitarie del nostro organismo.
Consiglio vivamente di scegliere i frutti coltivati secondo i principi della lotta integrata o, ancora meglio, i prodotti da agricoltura biologica. Questi ultimi, però, sono ancora parecchio costosi.
Chi può fare uno spuntino a metà pomeriggio, in autunno ed in inverno dovrebbe prendere l'abitudine di fare una merenda tutti i giorni con una o due arance, oppure un pompelmo, oppure due o tre mandarini o clementini.
In alternativa, è possibile prepararsi una spremuta con la stessa quantità di frutta e berla, appena fatta, 20/30 minuti prima di uno dei due pasti principali. Sono sufficienti 100 gr di succo, magari diluito con acqua per smorzare l'acidità.
Talune situazioni richiedono, invece, un maggior apporto quotidiano di vitamina C, ad esempio, se si prendono determinati farmaci, o se si è fumatori. E', allora, il caso di consultare il proprio medico di base per sapere di quanto aumentare l'assunzione di acido ascorbico (altro nome della vitamina C), anche perché è possibile che negli stessi medicinali prescritti sia già presente il surplus di vitamina necessario. Un quantitativo di vitamina C doppio o triplo rispetto al normale (100-150gr) è ancora facilmente ottenibile semplicemente mangiando più agrumi.
Peraltro, evitate di mangiare questa frutta in una quantità eccessiva: l'eccesso è uno spreco sempre, a volte è un danno.
Il consumo quotidiano di agrumi produce una bella quantità di scorze, ed io vi propongo un modo per utilizzarle, invece di buttarle via insieme ai rifiuti umidi.
Per raggiungere lo scopo servono scorze d'agrumi, private della parte succosa, e chiodi di garofano.
Infilate la punta dei chiodi di garofano nella scorza degli agrumi dal lato esterno, cioè quello colorato.
Se la scorza è molto compatta, come, ad esempio, quella dei limoni, utilizzate un punteruolo o un attrezzo simile per creare dei fori nella scorza ed in questi infilate, poi, i chiodi di garofano.
I chiodi di garofano sono i boccioli fiorali essiccati di una pianta tropicale (Eugenia caryophillus) e la capocchietta tonda è l'insieme dei petali non ancora dischiusi. Fate attenzione, infilando i chiodi, a non premere troppo su questi petali, perché si sbriciolano facilmente.
Bastano cinque o sei chiodi di garofano per una superficie di scorza grande quanto un palmo, ma potete aumentare o diminuire questo numero a seconda che desideriate accentuare il profumo emanato dall'agrume oppure quello dei chiodi di garofano.
Ponete ad essiccare le scorze su un calorifero, interponendo un foglio di carta: un tovagliolo, della carta da forno o un sacchetto del pane vanno benissimo. Se il calorifero è caldissimo utilizzate un maggiore spessore di carta di separazione
La scorza deve perdere tutta l'umidità, per evitare che si ammuffisca. Questo richiede un giorno o due al massimo, tenendo ben distanziati tra loro i pezzetti di scorza.
Quando le scorze si saranno ben indurite, avrete a disposizione dei petali profumati che spargeranno per parecchio tempo un delicato aroma, dato dagli oli essenziali degli agrumi e dei chiodi di garofano.
La scorza che io uso di preferenza é quella di arancio. Un suggerimento importante: usate dei guanti da cucina per maneggiare le scorze ed i chiodi di garofano. Eviterete così il rischio di allergie da contatto, che sono possibili quando si ha a che fare con quantità non trascurabili di olii essenziali.
Mettete le scorze in sacchetti di
tela per profumare gli armadi o utilizzatele per decorare un angolo della vostra
casa, riempiendo, ad esempio, una ciotola di vetro.