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L'epoca della produzione in pieno campo va da maggio a giugno. Il periodo di massimo raccolto è maggio, ed in questo mese, quindi, si dovrebbero spuntare i prezzi migliori (per i consumatori, ovviamente). Una produzione tardiva (in estate) è fornita dal Trentino. La coltura protetta garantisce la disponibilità della fragola a partire da marzo. La zona del Veronese ed alcune zone del Sud Italia danno un raccolto anche in autunno, ma non sono certa che questa produzione sia effettuata in pieno campo.
Contiene in buona quantità sia vitamine che sali minerali. Per il tipo di zuccheri presenti (levulosio), non ne è sconsigliato il consumo ai diabetici (purché al naturale, senza aggiunta di zuccheri).
La fragola, come la frutta in genere, andrebbe consumata lontano dai pasti, come merenda o spuntino anche prima di andare a letto. Il motivo di ciò è che i lunghi tempi della digestione, al livello dello stomaco, di un pasto a base di amidi (pasta, pane, ecc.) o di proteine (carne, pesce, uova, ecc.) porterebbero alla fermentazione degli zuccheri presenti nella frutta, causando disagi come flatulenza, gonfiore di stomaco, senso di pesantezza e amenità simili. Essendo un frutto semiacido, l'abbinamento ottimale è con altra frutta semiacida, ad esempio albicocche, ciliegie, mele, pere, pesche, pomodori, prugne ed uva. Peraltro, interpretazioni meno restrittive consentono di realizzare 'macedonie' di fragole e quasi tutti gli altri frutti, escluso anguria, melone e castagne. Come dolcificante si dovrebbe sempre usare il miele, ma, per una coppa di sole fragole, provate un condimento insolito che mi è stato suggerito da amici della rete: qualche goccia di aceto ed una brinata di zucchero.
Ha una potente azione disintossicante.
Si ritiene che la reazione allergica che alcuni denunciano dopo il consumo di
fragole sia dovuta alla gran quantità di sostanze tossiche movimentate
all'interno dell'organismo. Ha effetti diuretici e stimola la funzione epatica.
Anche il rizoma (radice) e le foglie della pianta di fragola hanno proprietà
terapeutiche: stimolano l'appetito, aumentano la diuresi, depurano dagli acidi
urici (ideali per gottosi, artritici, reumatici, per chi è affetto da
sciatica o da calcoli), e calmano le irritazione delle gengive. Per il loro
uso rimando, in generale, come al solito, ad una erboristeria o ad una farmacia
omeopatica.
Una bevanda di facile realizzazione, priva di controindicazioni, è data
da un infuso di alcuni grammi (4 gr) di foglie essiccate in una tazza di acqua
(100 ml). Bevuto 3-4 volte al giorno, favorirà la diuresi, l'eliminazione
degli acidi urici ed il controllo delle diarree.
Una manciata di foglie nell'acqua del bagno darà sollievo alle pelli sensibili. La polpa del frutto può essere applicata sul viso per ravvivarne l'aspetto. E' possibile rimediare a modesti eritemi solari facendo impacchi con il succo del frutto, che si terranno per almeno mezz'ora sulla zona irritata.
Ne La finestra si trovano i riferimenti bibliografici: (2), (3), (4), (5), (9), (10).