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K. Jarrett, un artista in pericolo?


Circa un mese fa lessi su un settimanale che Jarrett sarebbe venuto in Italia per esibirsi alla Scala di Milano e al teatro dell'Opera di Roma.

Non vi nascondo il mio stupore, sapevo infatti che Jarrett si era da poco ripreso da una rarissima malattia chiamata stanchezza cronica; questa malattia, causata pare da un virus, ridurrebbe chi ne è colpito in uno stato di totale prostrazione fisica. Jarrett dovrebbe aver cominciato a soffrire di questa malattia all'indomani del suo concerto alla Scala di quattro anni fa, e solo recentemente sembrava essere riuscito se non a guarire quanto meno a tenerla sotto controllo, tanto che dopo un concerto tenuto negli Stati Uniti aveva deciso di suonare di nuovo dal vivo.
Essendo io un fan di Jarrett, ho fatto carte false pur di avere dei biglietti per la data romana del 19/04/99 pregustandomi una serata in una splendida cornice, piena di musica straordinaria.
Purtroppo cosi non sarà, infatti ho appreso che i due concerti non si terranno per l'aggravarsi (o un ritorno in forma acuta), della malattia che lo affligge. Questo mesto (per me) avvenimento, mi fa pensare che il futuro di Jarrett come pianista possa volgere da un momento all'altro alla fine e questo per gli appassionati di Musica, lasciatemelo dire, lo considero una tragedia.

Jarrett come ho scritto in una monografia ha collaborato con alcuni mostri sacri del jazz, questo bagaglio culturale che egli ha acquisito è immenso e sarebbe davvero penoso se non potesse trasmetterlo attraverso la sua musica, ai giovani che si avvicinano al mondo del jazz. Da poco abbiamo pianto la scomparsa di Petrucciani, perdere (artisticamente) anche Jarrett varrebbe a dire che il declino di personaggi di cui il jazz ha bisogno è inarrestabile.
Nomi come il suo in giro ne sono ormai rimasti pochi e all'orizzonte non ci sono artisti con un simile carisma, capaci di ridestare l'interesse del pubblico verso questo tipo di musica. Per questo sto scrivendo non un'articolo ma uno sfogo; voglio augurarti Keith un futuro da artista quale sei, sperando di poter di nuovo in futuro fare carte false avere i biglietti di un tuo concerto al quale potrò assistere, spero di ascoltare un tuo nuovo album di standards, così da cercare le versioni originali dei brani che ho ascoltato, e capire quanto ci hai messo di tuo, per continuare ad ammirarti.

A presto
© Copyright 1999 Alfonso Pone -http://www.music-on-tnt.com