Testi e Musiche: Andy Partridge, Colin Moulding
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Abbiamo aspettato 7 lunghi, interminabili anni. Abbiamo temuto che il più eclettico duo della musica pop inglese avesse definitivamente esaurito le idee. Ed invece Andy Partridge e Colin Moulding stavano disperatamente tentando di liberarsi dal giogo della Virgin, loro etichetta discografica sin dagli esordi, che non voleva sciogliere i vincoli contrattuali.
Per fare questo Partridge e Moulding hanno deciso di non pubblicare più alcun lavoro, obbligando la Virgin de facto a sciogliere il contratto. Una sorta di braccio di ferro che alla fine ha prodotto questo attesissimo Apple Venus vol. 1 (per la nuova Cooking Vinyl), un distillato gustosissimo delle oltre 100 (!!!) canzoni che il duo ha scritto durante questi 7 anni.
È atteso per quest'anno anche Apple Venus vol. 2 che dovrebbe regalarci un'altra deliziosa selezione di puro distillato eXTasiante.
Intanto godiamoci questo sofferto e meditato Apple Venus, il disco più bello della band secondo lo stesso Partridge e certamente uno dei più raffinati della loro ricca e variegata discografia.
Com'è Apple Venus? Se siete già dei fan della band di Swindon non farete fatica ad innamorarvi di questo loro ultimo gioiello sonoro: nel solco tracciato dal precedente Nonsuch gli XTC seminano germogli di stampo classico orchestrale ed arrangiamenti con archi e ottoni di grande suggestione.
Ai classici momenti di puro divertissment (ad esempio Frivolous tonight a firma Moulding) alternano composizioni più malinconiche e sofferte, a firma Partridge il quale, in questi ultimi anni, ha avuto più di un momento di crisi personale, passando da problemi di salute alla separazione dalla moglie (come spiega esplicitamente il brano I can't own her), trasformando il tutto, come lui stesso afferma, in stimoli compositivi e nuove idee musicali.
Ecco, quel che si respira in Apple Venus, è un senso di disagio del non essere riusciti a condensare in un solo album le oltre 100 composizioni raccolte in questi 7 anni. Ho avuto la sensazione che si è tentato di scegliere brani che fossero significativi e rappresentativi di tutto il lavoro compositivo che è culminato con l'uscita di Apple Venus, sacrificando magari il gusto d'insieme.
Apple Venus mi è sembrato più una compilation che un vero e proprio lavoro unitario ed a sè stante.
Ciò non sminuisce neppure di un po' la bellezza ammaliante di questo album, fatto di episodi semplicemente indimenticabili e che di diritto entrano nell'Olimpo dei più bei brani composti dagli XTC. Qualche titolo? Green Man, Frivolous tonight, Easter theater, Fruit nut e I'd like that ma...mi rendo perfettamente conto di fare un torto a tutte le altre bellissime composizioni che impreziosiscono Apple Venus: è il solito rischio che si corre con tutti i lavori degli XTC. La loro locomotiva pop marcia ancora una volta a tutto vapore....ricordate Train running low on soul coal?
Nella copertina stavolta non compaiono le classiche tre lettere nascoste, a meno che non le si voglia vedere a tutti i costi nella piuma (bellissima, la scannerizzazione non rende giustizia) che crea uno strano effetto tridimensionale.
Per coloro che ancora non conoscono gli XTC, Apple Venus può essere un'ottima scelta per cominciare, così capirete quanta distanza (in termini di genialità compositiva) separa questo storico duo dai tanti cloni inglesi che di tanto in tanto appaiono all'orizzonte del pop-biz. Verve, Oasis e compagnia possono solo, tristemente, stare a guardare...mentre loro arrancano nel mettere insieme un album intorno a due miserrimi hits da classifica, Partridge e Moulding fanno persino fatica a scegliere i gioielli sonori per comporre questa infinita ghirlanda brillante che è Apple Venus.
Consigliato? No, obbligatorio!
Apple Venus contiene 11 canzoni:
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