GENEVA
Weather Underground
Nude Records
Dopo l'esordio di "Further"
(ottimo a mio avviso) eccoci a parlare di "Weather underground"
seconda prova alla distanza dei Geneva.
La band di casa Nude si inserisce nel filone pop malinconico e
glamour tipico anche di altre band anni 90 (basta pensare ai primi
splendidi Suede e ho già il cuore in gola!!).
La voce di Andrew Montgomery
è sempre più suadente e si candida ad essere una delle più
interessanti dell' attuale panorama pop inglese. Quando i
toni si alzano come nell'iniziale "Dollars in the heavens" si
arrampica su vette altissime; nei lenti muta in falsetti da capogiro
(pensate a "If you have to go").
Certo devo ammettere che la ritmica di brani come "Killing stars",
"Cassie" e "A place in the sun" rischia di darmi alla testa come
bere un Campari a digiuno :-)) ma a salvarmi vengono incontro
episodi più soft e "miserabilmente" tristi come "Museum
mile", "Amnesia valley" e "Guidance system" in cui non mancano
impennate di improvviso vigore (questo è un atteggiamento comune
a molte giovani band britanniche odierne).
L'omaggio al Maestro nella canzone "Morricone" fa piacere a prescindere….e
poi la canzone è così intrigante… "Rockets over California" è
una cantilena con note di pianoforte da far vibrare le corde dei
nostri sentimenti.
Sicuramente in molti
penseranno che questo tipo di sonorità rischia al giorno d'oggi
di apparire stiloso e senza ormai più nulla da dire. Il pop romantico
oggi viene sempre più spesso visto fuori tempo massimo sommerso
dal "nuovo" e dalle contaminazioni trai vari stili e generi musicali.
Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma io non credo sia così,
i Geneva per me rappresentano una delle ultime band sinceramente
emozionali e la loro musica è ben lontana dall'essere un ordinato
manierismo.
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