DOVES
"LOST SOUL"
Per chi è amante (come
il sottoscritto) del suono pop britannico trovarmi di fronte ad
un disco d'esordio di un trio come i Doves inciso per la
Heavenly dalla copertina buia e con grafica incentrata
su di un pugile "prigionero" del suo ring in fondo…è semplicemente
il massimo.
Troppi ricordi legati a certi ambienti , a certi dischi, verrebbero
in mente ma d'altronde i Doves pur essendo all'esordio non sono
certo degli sbarbatelli qualunque. Hanno la loro età, la loro
esperienza e i più documentati li ricordano singolarmente già
in attività sul finire del passato decennio in ambiti musicali
differenti dal pop attuale.
Jez Williams, Jimi Goodwin e Andy Williams
si propongono con suoni convincenti e buone melodie, perfettamente
eseguite alternando umori e ritmi.
Ma andiamo con ordine
e partiamo da Firesuite , brano strumentale che ci accompagna
alla bella Here it comes dove compare (finalmente :-))
la voce di Jimi, anche se la mia impressione è che nella band
prevalga l'aspetto musicale piuttosto che vocale.
Ne sono la prova Sea song, The cedar room mentre
le parole vengono usate al minimo indispensabile eccezion fatta
per i brani più languidi come Break me gently, Rise
(con una gran bella armonica dentro) e la title track Lost
souls.
Più immediate e legate a canoni pop è Melody calls e la
magnifica Catch the sun che precede l'atmosfera malinconica
di The man who told me everything.
Ascolatre i Doves è
un piacere per le orecchie ma soprattutto per l'animo (d'altronde
stiamo parlando di "Lost souls",no?); dodici ottime canzoni di
quelle che non arrivano a cambiarti e stravolgerti la vita
ma che possono accompagnarti a lungo.
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