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Artisti, strana gente. In Italia, a sentire gli appassionati di buona Musica, sembrerebbero una specie in estinzione, soppiantati da oscuri personaggi che fanno della Musica una merce di rapido consumo, creata ad hoc per durare poco e massimizzare i profitti.
I media, d'altra parte, non aiutano di certo e la Musica sta diventando sempre più un oggetto di consumo "rapido", da gustare in fretta e dimenticare ancor più velocemente. Per questa ragione "sembrerebbe" che lo spazio per i veri Artisti sia sempre più limitato. Non è raro confrontarsi coi ventenni di oggi che ascoltano soltanto la Musica di 30 anni fa (sic) perchè, a sentir loro, oggi non c'è più nulla di buono.
Ebbene, per fortuna, così non è. Bisogna stare all'erta, cercare, indagare ed ascoltare...perchè ogni tanto - sempre più spesso - nuove ed interessanti realtà si affacciano sul mercato con proposte musicali innovative, interessanti e lodevoli.
Non molto tempo fa recensii molto positivamente il disco di un esordiente
"di lusso", Andrea Volpini,
cantautore italiano di classe finissima ed intelligenza musicale ben al
di sopra della media. Non molto tempo dopo, eccomi a confermare il discorso
che intrapresi allora circa la vitalità delle nuove proposte musicali
di scuola coraggiosamente italiana. Parlo del disco d'esordio di Alan
Zamboni, cantautore bresciano alla sua prima uscita per la nuova e
coraggiosa etichetta GRIM, già maturo per confrontarsi coi mostri
sacri della scuola dei songwriters italiani.
Jirandolita Gupil è un disco che contiene 10 episodi toccanti, ispirati e di una tal varietà e ricchezza da lasciar perplessi ai primi ascolti. Alan Zamboni fa quasi tutto da sè (parole, musica e produzione) lasciando l'arduo compito degli arrangiamenti (raffinatissimi) a Oscar del Barba. Altri compagni d'avventura, musicisti di primissima classe quali Juan Carlos "Flaco" Biondini, già chitarrista di Guccini, Kyle Gregory alla tromba, Carlos Buschini, Simone Tanghetti, Massimo Saviola ed altri ancora.
Il risultato artistico è dunque di primissimo ordine, le atmosfere del disco spaziano dal folk, al classico della canzone d'autore italiana fino ad irriverenti incursioni nei territori del jazz e del pop-rock.
Alan si dimostra compositore estroso e ricco di fantasia, cantante di ottimo livello e poeta ispirato. I testi, infatti, non sono mai banali o di "maniera" e pescano in un substrato culturale ricchissimo, tanto da toccare aree del tutto insolite (Ma io canto storie poco speciali come autovettori ortonormali, reminescenze di studi universitari scientifici, algebra lineare, direi) ed inconsuete (Tra me e te, pochi centimetri più un'unità astronomica....
I richiami e le citazioni non mancano, come è logico che sia, quindi ritrovate De Andrè in Occhi, i miei i tuoi, Vinicio Capossela, Conte, Fossati e, perchè no, proprio Andrea Volpini.
Ma Alan fa molto di più, ad esempio quando si improvvisa "piano man" in A tu per io ed in Profilo: bionda, dando, a mio parere, il meglio di sè. Non so se nelle influenze musicali di Alan ci sia anche l'ottimo (e sempre sottovalutato) Billy Joel, ma non posso fare a meno di pensare ai suoi dischi quando il piano accompagna la voce di Alan Zamboni nei due brani citati. Ancora, Alan ama le dissonanze, chissà se nella sua discoteca ci sono dischi dei grandi XTC...
In definitiva, Jirandolita Gupil è un disco complesso, ricco di momenti originali e di citazioni, suonato ed arrangiato con preziosa ricercatezza e cantato col cuore.
La Musica italiana è tutta uguale? Forse quella che passa in TV ed in radio. Provate Jirandolita Gupil e vi ricrederete all'istante.
A tratti un po' "verboso" quasi a voler dimostrare quanto si è bravi, comunque sempre vitale e pieno di spunti stimolanti, Jirandolita Gupil è consigliatissimo per tutti coloro che credono ancora che in Italia si possa fare Musica d'autore di gran classe e per tutti coloro che tale speranza l'hanno perduta da tempo.
Da parte mia, per Alan Zamboni, un'esortazione:
Sing us a song, you're the piano man, sing us a song tonight,
well, we're all in the mood for a melody and you've got us feeling allright
[Billy Joel, "Piano Man", 1973]
I testi completi ed i brani in MP3 possono essere scaricati presso il sito ufficiale dell'etichetta discografica GRIM.
Jirandolita Gupil contiene 10 canzoni:
- Straniero
- A tu per io
- Occhi, i miei i tuoi
- Noi due troppo
- Buena suerte
- È finita la cassetta
- Naufragio
- Sono solo lontano
- Pierrot
- Profilo: bionda
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