GIOCATTOLI

VIDEOGIOCHI E GIOCHI ELETTRONICI

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I videogiochi degli anni 80 e primi 90 avevano lo scopo di far rivivere, a casa ,il divertimento dei videogiochi classici da bar o da sala giochi. Questi infatti erano i giochi per computer di maggior successo. Purtroppo le versioni da bar e da sala giochi erano notevolmente superiore a quelle per i computer di casa; questo perché i computer "domestici" non erano sufficientemente potenti. Inoltre a quei tempi per utilizzare un personal computer bisognava avere una conoscenza simile a quella di un programmatore ed i computer venivano utilizzati principalmente per scrivere o per fare i conti. Fortunatamente appena possibile vennero fatti giochi solamente da giocare in casa. Mentre l’obbiettivo dei giochi da sala è di far giocare il minor tempo possibile, oggi ci possiamo trovare di fronte a giochi che ci possono tenere impegnati mesi e a volte anni . I microprocessori installati nei nostri personal computer non hanno nulla da invidiare a quelli all’interno dei blocchi delle sala giochi. A volte infatti la grafica è più realistica su un monitor 17" che su un monitor incredibilmente grande , ma con una scarsa definizione. A rendere i nostri computer ancora più entusiasmanti vi sono gli accessori più nuovi, come le schede video e audio , gli occhiali per la realtà virtuale e le casse che riescono addirittura a farci capire da dove arrivano i suoni . Per divertirci davvero con i giochi bisogna avere lo strumento giusto. La scelta è molto vasta. È quindi fondamentale possedere i joystick più adatti alle nostre esigenze. I modelli più recenti hanno 8 pulsanti e supportano il "force feedback", ovvero l’opzione che fa vibrare il joystick o il volante a seconda di cosa accade nel gioco. Vengono prodotte anche cloche con pedali molto simili a quelli dei veri jet di linea. Con un joystick è possibile giocare la Maggior parte dei videogame. Per le simulazioni di guida ed aeree è addirittura indispensabile. Al contrario, nei giochi molto veloci e in quelli dove è necessario premere molti pulsanti per vincere il joystick non è la soluzione più efficace. Va anche di moda oggi giocare con le consolle, basta pensare alla Playstation; che da poco ha battuto il record diventando la consolle più venduta al mondo, avendo superato il vecchio Nintendo a 8 bit. Per giocare con le consolle si usano i joypad e non i joystick. I joypad funzionano bene anche con i computer , e sono ottimi per le simulazioni sportive , di combattimento , di piattaforme e di avventure . Il prezzo dei videogiochi è diminuito notevolmente negli ultimi anni. Un tempo era normale pagare 120 o130 mila lire il gioco di successo che potevano trovare nei negozi . Oggi fortunatamente i prezzi sono scesi e solo raramente arriviamo a spendere più di 100 mila lire . Questo è successo perché i giochi disponibili sono sempre più numerosi ;ma anche perché oggi è possibile acquistarli nei supermercati e nei grandi magazzini. Inoltre oggi dopo poco più di sei mesi un gioco viene venduto nelle collane economiche; e questo significa uno sconto ulteriore del 50%. Tra qualche anno preleveremo i videogiochi da Internet pagandoli con la carta di credito. Negli Stati Uniti esistono giocatori professionisti di videogiochi. È nata una lega di video giocatori e naturalmente esiste un campionato ; per assistere il pubblico deve pagare un biglietto . In Italia i primi esperimenti di competizioni più o meno ufficiali tra video giocatori sono avvenuti al Futurshow di Bologna, o allo Smau di Milano, due fiere commerciali dedicate all’informatica. Almeno fino a oggi nessuno pensava di potersi mantenere giocando a "TOMB RAIDER" o a "QUAKE". Anche perché i campioni americani per allenarsi trascorrono ore a giocare con gli amici su Internet (loro lo possono fare perché negli Stati Uniti le telefonate urbane sono gratuite) mentre in Italia restare collegati per 10 o 12 ore a Internet non è … molto consigliabile . È anche molto importante la presenza delle grandi aziende che offrono denaro per organizzare le competizioni . I più importanti campioni di videogiochi hanno un proprio sponsor personale e molto spesso sono proprio questi che forniscono ai campioni di videogiochi la maggior parte dei loro guadagni . Da sempre i mondo dei videogiocatori si divide in due categorie contrastanti: c’è chi preferisce giocare con il proprio computer , e chi invece gioca davanti ad un televisore con una consolle. Le consolle sono costituite da una specie di scatoletta di plastica, con cui, per giocare, basta inserire la cartuccia o il cd e premere il pulsante d’accensione. Anche per le consolle esistono gli stessi accessori nominati per i PC, ma in più hanno schede di memoria per salvare la propria posizione nel gioco e, quelle di ultima generazione hanno pure un modem per la navigazione e il gioco in Internet . Giocare con le console è molto meno complicato che giocare con il computer , che però hanno una più vasta scelta di videogiochi. Vi sono poi le consolle portatili , che, anche se con videogiochi un po’ datati o di scarsa qualità permettono di videogiocare ovunque . Le consolle essendo prodotte dai colossi giapponesi tendono ad avere un maggior numero di videogiochi di tipo "ARCADE" tratti dalle sale giochi; più determinati all’immediatezza del divertimento e quindi meno alla simulazione vera e propria.

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LA MITICA BARBIE

La storia di BARBIE inizia nel 1938, quando due giovani sposi arrivano a Los Angeles. I due si dedicano a mobili e forniture per case di bambole. Osservando la figlia che insieme alla sua piccola amica gioca tranquillamente con immagini di riviste e bambole di carta, ritagliando accuratamente abiti accessori per vestirle, fingendo ruoli e professioni, la signora Hendler capisce che è necessaria una bambola che riproduca veramente il mondo adulto. Il sogno dell’ideatrice si avvera quando in un negozio di giocattoli a Lucerna (Svizzera) vede una bambola che corrisponde perfettamente a quella immaginata. La bambola in questione si chiama Lilli e misura 29,5 centimetri in altezza; realizzata in plastica rigida rappresenta una giovane donna bionda, longilinea e formosa che ricorda la prorompente Brigitte Bardot. Nella primavera del 1959 nasce BARBIE il cui nome è in onore della degli Hendler: Barbara. Nella sua vita Barbie, ha avuto oltre venti amici con le zampe di cui quattordici cani, sette cavalli, due gatti, più un pappagallo, un panda e un delfino per aggiungere in fine tutti gli altri personaggi che l’hanno accompagnata nelle sue avventure.

Nell’ottobre del 1961 è arrivato Ken Curson (Kenneth Robert è il nome del figlio maschio dei cognugi Handler) il "boyfriend" di Barbie, che affiancandosi alla già famosa bambola, ne condivide le sorti munito di un raffinato guardaroba tutto al maschile, ricco di dettagli sartoriali, perfettamente adatto ad accompagnare Barbie durante i numerosi appuntamenti della loro vita, mondana e sportiva. Nel 1963, si aggiunge alla famiglia Midge la migliore amica di Barbie. Si presenta con un volto dall’espressione sorridente e simpatica, accentuata dalle lentigini. Sarà lei, ad aiutare Barbie nelle sue avventure e vicende quotidiane. I nuovi personaggi prodotti nel 1964, sono Skipper la sorellina minore di Barbie e Allan il "boyfriend" di Midge, realizzato nella stessa taglia di Ken. Dal 1965 al 1991, sono stati prodotti altri amici e parenti dei cinque protagonisti. Skooter e Richy, amici di Skipper; Francie la cugina di Barbie; Casei una amica americana; Cristie la prima amica nera di Barbie; nel campo maschile compaiono Brad nel1970 e Curtis nel 1975 entrambi neri e con tratti fisiomatici ben definiti e in fine Jamal nel 1991. Negli ultimi anni sono stati ideati altri personaggi: Shelly e Kcrissy le nuove sorelline di Barbie e il fratello minore di Ken, Tommy. Dal 1959 ai giorni nostri troviamo nel guardaroba di Barbie abiti dei più grandi stilisti: Cristian Dior, Coco Chanel, Armani, CK, Versace, De Givenchy, Donna Karan, Escada,… i quali hanno riprodotto anche abiti che notissime attrici Elisabeth Taylor, Deborah Krr, Barbara Stanwych, Diahan Carrol, Grace Kelly, indossavano in famosi films. Nel campo cinematografico la troviamo nelle vesti di Rossella O’Hara, protagonista di ‘Via col vento’, nel ‘Mago di Oz’ nelle vesti di Dorothy, della fata Glinda. Nel 1996 Mattel ha riprodotto i personaggi del film musicale ‘My fair lady’ e quelli di STAR TREK in onore del 30° anniversario. Tra le attrici quello che spicca fra tutti è Marylin Monroe nei film ‘Quando la moglie è in vacanza’ e ‘Gli uomini preferiscono le donne’. Ogni anno Barbie viene dotata di una nuova carriera. A partire dagli anni ’60 si impegna in vari mestieri : il primo è stato l’hostess seguito da student teacher, dottoressa, veterinaria, attrice, cantante, infermiera, modella, ballerina, astronauta, chirurgo, atleta olimpionica, istruttrice di aerobica, dirigente di azienda, pilota. Nella storia di Barbie ci sono circa 4800 accessori : scarpe, borse, gioielli, letti, tavoli, sedie, accessori per le gite, camper, tende, automobili e persino … una bara tutta rosa. Sweet Dreams(1959-1963), Nighty Neligee Set Floral Peticoat sono stati confezionati nella categoria della biancheria da notte, Pic Nic Set, Resort set winter holiday, per gite quotidiana inoltre troviamo Wedding Set indimenticabili abiti da sposa prodotti nel 1959-1962. Barbie è utilizzata per rappresentare razze e culture diverse, modelli speciali che interpretano con attenzione i costumi delle varie nazioni. Per permettere l’immediato riconoscimento della nazionalità della bambola, la Mattel potenzia l’aspetto sartoriale che riprende l’abbigliamento di quel paese. Sensibile a questa esigenza inserisce varie modifiche nei modelli del volto, quindi occhi e trucco, il colore della pelle, i capelli al fine di centrare con la massima precisione il tipo voluto, che risulta così più adatto ad indossare quel determinato costume. Tra le molte bambole pensate per l’estero, quelle che hanno richiesto maggior impegno da parte della Mattel sono state le Barbie destinate al Giappone paese nel quale la Barbie ha uno scarso successo popolare dovuto al fatto che la bambola ha un’espressione ridente e le giapponesine, abituate a coprirsi la bocca quando ridono, ne hanno quasi paura. Gli occhi sono spalancati, quindi l’espressione risulta troppo sicura, quasi arrogante, infine gli abiti vistosi sono segno di una vita indipendente, di soldi facili. La prima Barbie di colore esce sul mercato nel 1980. La serie che vede Barbie e Ken con costumi rappresentanti i diversi paesi, è la "Barbie e Ken doll’s travel costumes". Prodotti nel 1964 questi costumi sono pensati in coppia e in questo viaggio immaginario toccano molti paesi del mondo.

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