GIOCATTOLI

I GIOCATTOLI DURANTE IL FASCISMO

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Nei giardini pubblici c’era la pista per le automobiline a pedali, i monopattini, le biciclettine con il carrozzino a fianco. Le automobiline erano tinte di blu e di rosso, e nell’abitacolo c’era spazio per due piloti  bambini però il volante era singolo. I monopattini più sofisticati (i più semplici erano in legno) erano dotati di un marchingegno che li rendeva più veloci e più pericolosi. I più piccoli guardavano le corse dei monopattini dalla giostra a mano, quella con i cavallucci appesi ed un’asta manovrata da un disgraziato. Nelle vasche dei giardini si tuffano ochette di celluloide, pesci di varie dimensioni e colori. I bambini più ricchi varavano invece transatlantici e navi da guerra. Per far navigare queste leggere imbarcazioni di latta occorrevano i fratelli maggiori, perché bisognava usare i fiammiferi che provocavano l'ebollizione e la fuoriuscita del vapore tramite una piccola caldaia che bisognava riempire di acqua. Nei paesi invece uno dei passatempi preferiti dai ragazzi erano le battaglie a sassate. Un altro divertimento era quello di costruire un carretto dove si sedevano due ragazzi e guidandolo con una corda si avventuravano giù per le discese. Un altro gioco era la lippa o mazza e pindolo. Durante le molte feste, tra religiose e nazionali, i venditori di palloni, offrivano in alternativa aeroplanini tricolori con l'elica in celluloide,  ma un canarino di cartapesta, appeso con un lungo filo al bastoncino, restava il giocattolo più prodigioso, che costava pochi centesimi. Era semplice metterlo in azione: facendolo vorticare, il canarino cantava perché la coda, di tre piume intrecciate, girava insieme a un dischetto di latta che strideva contro una punta.. Ne usciva un suono che assomigliava a quello che produce un chiodo che viene fatto strisciare contro un vetro. Un giocattolo tra i più comuni era indubbiamente l'annaffiatoio di latta in miniatura, assieme alle formine, usato in spiaggia

I GIOCATTOLI E LA TELEVISIONE

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I giocattoli ispirati alla TV ed ai media sono, probabilmente, il settore più in sviluppo del mercato dei giocattoli e meritano una particolare considerazione. La metamorfosi da personaggio dei media a giocattolo ispirato a quel personaggio avvenne inizialmente in America tra il 1920 e il 1930 a causa dell'enorme popolarità dei cartoni animati e dei fumetti. Questo tipo di giocattolo si diffuse successivamente, ma in breve tempo, in Gran Bretagna e poi in Europa. Personaggi come Popeye (Braccio di ferro), cominciarono ad esistere sotto forma di “striscia” sui quotidiani del 1930, più tardi apparirono come cartone animato. Popeye e molti altri, incluse le creazioni di grandissimo successo degli Studi Walt Disney, sono rimasti popolari in tutto il mondo nonostante il passare degli anni. Mikey Mouse (Topolino) è probabilmente quello più conosciuto ed è stato rappresentato in ogni tipo di merce.  Tra i molti film che recentemente diedero vita a nuovi soggetti nel mondo del giocattolo ricordiamo: La pantera rosa (1963), Mary Popins, Star Wars (1970), E.T. l’extraterrestre (1982), Chi ha incastrato Roger Rabbit? (1988), Toy Story (1998). Tra i cartoni animati non possiamo dimenticare: Tom e Gerry, Popeye, Titti e Silvestro, Speedy Gonzales, Gli Antenati, Heidy, Gli Gnomi,Biancaneve e i 7 nani (1937), Pinocchio (1940), Dumbo (1941), La spada nella roccia (1963), Barbapapà, Capitan Harlok, I puffi, Remì, Mazinga, Gli Snorky, The Peanuts, Power Rangers, le Tartarughe Ninya, I Simpson.

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