Se circa cinque miliardi d’anni fa qualcuno fosse passato dalle nostre parti, non avrebbe visto né la Terra, né la Luna, né il Sole e neppure gli altri pianeti del Sistema solare. Avrebbe visto semplicemente una grande nuvola di polveri e gas vaganti nello spazio in rotazione su se stessa: la nebulosa primordiale. Nel cielo c’erano già gran parte delle stelle attuali, e praticamente le altre galassie (anche se ancora in evoluzione). La nostra nebulosa stava però per conoscere una trasformazione radicale: stava per dare origine al Sole, a nove pianeti, e ad una sessantina di satelliti. Tra cui la Terra e la nostra Luna. Sotto l'effetto di una perturbazione, forse l'esplosione di una super nova vicina, questa nube è collassata sotto il proprio peso, la sua rotazione ha subìto quindi un'accelerazione e la nube si è appiattita sotto l'azione della forza centrifuga. Grani di polveri e gas hanno così formato un disco spesso, nel cuore di questo disco la pressione e la temperatura sono stati tali da favorire l'accensione della nostra stella: il Sole. Tutt'intorno si organizzava la materia, sotto l'effetto della gravità, le polveri si agglomeravano formando dei "planetoidi" di alcune centinaia di metri, a loro volta questi si aggregavano tra di loro e nel giro di un centinaio di milioni di anni si formarono i pianeti come li conosciamo oggi; ma una grande quantità di detriti circolava ancora a grande velocità nello spazio interplanetario e per un miliardo di anni bombardarono i pianeti prima di formare la cintura di asteroidi che oggi si trova tra Marte e Giove. L'insieme di tutti i corpi che orbitano al comune centro di gravità, provocato dall'enorme massa del Sole costituisce il Sistema Solare. Esso è popolato oltre che dal Sole dai nove pianeti e dai rispettivi satelliti, anche dagli Asteroidi, dalle Comete e da tutto quel materiale residuo e minore rappresentato dai meteoriti e dal pulviscolo interplanetario. Lo spazio è inoltre permeato dalla radiazione e dai gas espulsi ad alta velocità dalla nostra stella che costituisce il cosiddetto vento solare. Il moto dei pianeti La concezione del moto dei pianeti intorno al Sole è dovuta a Niccolò Copernico. Tuttavia, già nell'antichità essa era stata enunciata e sostenuta da diversi, e particolarmente da Aristarco di Samo e da Eraclide Pontico.Le giuste vedute di tali precursori non trovarono credito e caddero in completo oblio, mentre ebbe il sopravvento, l'idea tolemaica secondo la quale la Terra è il centro del moto degli astri. La costruzione copernicana del sistema solare trovò ostacoli e diede luogo a lotte per il suo accoglimento; Tycho Brahe tentò di conciliare i due sistemi ideandone uno intermedio con la Terra al centro e fissa, e con il corredo di tutti i pianeti in moto di rivoluzione intorno alla terra. Ma poco dopo la teoria copernicana ricevette appoggio dalle scoperte di Galileo e dalle indagini di Keplero che portarono alla formulazione delle leggi del moto eliocentrico. |
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Prima legge: i pianeti percorrono orbite a forma di ellisse, di cui il Sole occupa uno dei due fuochi. Seconda legge : durante il moto, i raggi che uniscono il centro del pianeta al centro del Sole descrivono aree uguali in tempi uguali. Un pianeta quindi non percorre la sua orbita sempre alla stessa velocità, ma rallenta quando è più lontana dal Sole e accelera quando è più vicino. Terza legge: il quadrato del tempo necessario a un pianeta per compiere l'intero giro attorno al Sole è prporzionale al cubo della sua distanza media dal Sole. Ciò significa che i pianeti più lontani impiegano più tempo per compiere un giro intorno al Sole Il sistema solare è in movimento, perché il Sole si trova in una delle due correnti di stelle, diversamente dirette, facente parte, della nostra galassia. Il Sole e, con esso quindi il sistema solare, si dirige, con una velocità di circa 20 km/s, verso un punto prossimo alla stella Vega della costellazione della Lira. Riferito al centro della via lattea, il sole con il suo sistema prende parte alla rotazione di questa con una velocità di rotazione di 250km/s e compie un intero giro in circa 250 milioni di anni. |
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