SISTEMA SOLARE

SATURNO

Immagine

Tutti i giganti gassosi sono circondati da anelli, strutture formate da particelle ghiacciate di piccolissime dimensioni; ma se nella maggioranza dei casi questi sono visibili da Terra solo con strumentazioni potenti ed in particolari condizioni (è il caso di Urano), oppure sono stati scoperti solo analizzando le immagini mandateci dalle sonde (Giove e Nettuno), quelli di Saturno rappresentano la caratteristica principale e più spettacolare del pianeta. Ad una distanza di 9,5 Unità Astronomiche, Saturno ha un diametro leggermente minore di quello di Giove ed una rotazione della durata di 10h 14m.La dinamica atmosferica di Saturno è molto meno articolata di quella gioviana. La sonda Voyager ci ha trasmesso delle immagini su cui si sono potute riscontrare delle particolarità specifiche come fortissimi venti che soffiano alla velocità di 1500 Km/h. I satelliti finora scoperti sono 18, il più grande ed interessante di essi è Titano.

URANO

Immagine

Quest’altro gigante gassoso è di proporzioni più contenute, ha un diametro quattro volte superiore la nostra Terra. Alla sonda Voyager che l'ha visitato nel 1986, la sua atmosfera non ha mostrato nessuna struttura nuvolosa, nemmeno qualche banda o sfumatura cromatica. Urano presenta la stranezza di avere l'asse di rotazione inclinato di 97 gradi rispetto al piano dell'orbita; di conseguenza sembra che il pianeta rotoli attorno al Sole, ed ogni 40 anni circa punta i rispettivi poli direttamente verso il Sole.Il pianeta è costituito nel suo interno da un nucleo solido roccioso, circondato da metano liquido e, all'esterno, da un'atmosfera ricca di idrogeno molecolare e metano gassoso, quest'ultimo componente molto più abbondante in rapporto gli altri pianeti dello stesso tipo. Urano è circondato da 11 anelli molto meno appariscenti di quelli di Saturno e da 15 lune, che presentano superfici ghiacciate con strutture varie.

NETTUNO

Immagine

Nettuno è l'ultimo pianeta appartenente alla famiglia dei giganti gassosi.Di dimensioni quasi simili a quelle di Urano, presenta un'atmosfera composta principalmente di ammoniaca e metano che gli conferiscono una caratteristica colorazione blu-verde. Nettuno ed il suo sistema rimase un enigma fino a quando la sonda Voyager vi si avvicinò nel 1989. La sua atmosfera è segnata da bande oscure e zone più chiare, molto meno marcate rispetto a quelle di Giove e Saturno, e da cicloni molto energici come la Dark great spot (grande macchia scura, analoga alla macchia rossa di Giove).Caratteristica ormai comune agli altri pianeti gioviani è la presenza di un sistema di anelli. Nettuno è accompagnato da 8 satelliti.

PLUTONE

Immagine

Plutone è notoriamente considerato l'ultimo pianeta del Sistema Solare e di conseguenza il più distante. Tuttavia data l'orbita molto inclinata ed eccentrica, esso al perielio interseca l'orbita di Nettuno, raggiungendo la sua minima distanza dal Sole all'interno dell'orbita di quest'ultimo. Per questo motivo fino al 1999 sarà Nettuno il pianeta più lontano dal Sole. Plutone mondo freddissimo e tutt'ora misterioso venne scoperto nel 1930; nel 1978 venne identificato il suo satellite Caronte. Data l'enorme distanza che ci separa, solo lo Space Telescope ci ha permesso di compiere alcune importanti osservazioni, prima di tutto riuscendo a separare in dettaglio il pianeta principale dal suo satellite (in figura), e poi identificando alcuni chiaro-scuri sulla sua superficie.

LE COMETE

Immagine

Spingendoci oltre Plutone il Sistema Solare riserva ancora delle interessanti sorprese. Lo spazio transplutoniano non è vuoto come in un primo tempo si credeva ma contiene una miriade di corpuscoli ghiacciati che ruotano in due fascie chiamate rispettivamente Nube di Kuiper e Nube di Oort, dal nome degli scienziati che le hanno ipotizzate. Questi corpuscoli come li abbiamo definiti sono nuclei di comete che in uno stato larvale non attendono altro che qualche perturbazione gravitazione o qualche scontro li scagli verso le parti più interne del Sistema Solare. Nel 1986 la sonda Giotto si è avvicinata al nucleo della cometa di Halley confermando sostanzialmente l'ipotesi di Fred Wipple, fatta 20 anni prima, secondo cui gli astri chiomati sono “palle di neve sporca”. Le comete, nella loro corsa all'interno del Sistema Solare, spargono lungo il loro percorso il materiale residuo della sublimazione dei gas e delle polveri emesse durante l'avvicinamento al Sole; quando queste intersecano l'orbita terrestre producono un fenomeno molto spettacolare: le pioggie di meteore, impropriamente dette stelle cadenti. La più famosa di queste si può osservare nelle notti attorno al giorno di San Lorenzo, tra l' 11 e il 12 di Agosto di ogni anno.

Immagine
Immagine
Immagine
[home] [letteratura] [scienze] [arte] [temi] [storia] [attualità] [tecnica] [ricerche]