a storia della contrada è molto antica, e probabilmente il tutto risale agli inizi del 1400.


Infatti è di quell'epoca che la Famiglia Rizzini  ramo secondario degli Alcaini

di Dossena scesero a San Gallo attorno alla metà del 1500 e riconosciuti sotto il nome di " Ricino De Alchainis", ivi si stabilirono, prima abitarono in località "Ca Martelli" poi scesero a "Ca De Lamerri" ed in fine si stabilirono anche a " Schiava".


Il 23 Luglio 1660  Carlo Boselli Corriere Veneto e Francesco Boselli Dottore fisico, residenti ormai  stabilmente a Padova, cedettero in affitto le loro proprieta' ad un certo Domenico Giupponi.

Ed è quì che i Rizzini  rilevarono tutti i terreni compresi immobili acquisendoli  dai Boselli che ne erano proprietari già da oltre 200 anni, infatti si presume che la prima  costruzione  sia stata fatta dai Boselli attorno al 1500.


Dai Rizzini di "Ca De Lameri" e "Schiava", uscirono nel 700 un Notaio che sara' quello che chiederà di costruire la nostra chiesetta e  4 Sacerdoti.


Nel frattempo il Parroco di San Gallo era Don Vittorio Bonzi,  siamo nel 1718.


Questo è il sunto della storia della contrada, ora passeremo alla storia della  Chiesetta.


Era il 3 Marzo 1742, il notaio Giovanni Andrea Rizzini, nipote del fondatore della "Misericordia" (Probabilmente era stato tenuto a battesimo dal nonno stesso, del quale aveva assunto i due nomi), ottenne da Pietro Grimani, doge di Venezia, al quale si era personalmente rivolto, regolare nulla osta per erigere una Chiesetta in località Schiava.

Il Doge di Venezia, infatti, riconoscendo che la domanda era <<Accompagnata da ragionevoli cause >>, come <<...la distanza dalla contrada detta della Schiava dalla Parrocchiale di San Gallo >>  situata  << ...fra monti... >> e il  <<...difficile accesso alla Parrocchiale medesma per la qualità de strade....>>,  aveva ritenuto di dover concedere <<...ad esso supplicante......permesso di costruire l'Oratorio suddetto, dovendo (però) conseguir prima le solite Ecclesiastiche Licenze...>>.


L'anno seguente Mons. Redetti, prima di autorizzare a sua volta l'edificazione della chiesetta, richiese al parroco di S. Gallo un suo preciso parere al riguardo.


Il 2 Settembre 1743 don Vincenzo Bonzi, rispondendo al Vescovo, non solo espresse il suo consenso per quell'iniziativa, ma ne sollecitò la realizzazione perché,  oltre a costituire un indubbio beneficio per il  Rizzini e i suoi massari gli sarebbe resa più facile l'amministrazione dei sacramenti alle anime del luogo.


Sotto  la risposta del Parroco trascritta dalla copia dell'originale.

                                                                           1743  2  Settembre     San  Gallo


Attesto io sottoscritto, che venendo eretto un pubblico Oratorio nella contrada detta:  "Schiava"  Parrocchia di S. Gallo, Dal Sig. Notaio Andrea Rizzini De Alcalini a benefizio proprio e de i suoi massari abitanti in detta contrada e d'altre ivi contigue lontane dalla parrocchia per un miglio in cerca di strade alpestri, e queste fra monti  difficili da praticarsi, massime ne tempi d'inverno, riuscirà di maggior comodo, di a maggior Gloria di Dio liberazione stessa.

Disposto di più detto Sig. Rizzini à dotare stesso Oratorio, per il quale non solo presto mio assenso ma ancora unisco le mie suppliche All'oratore Sig. Rizzini, mentre assai più facile mi riuscirà l'Amministrazione de i S.S. Sacramenti a quell'anime.


Da Don Vincenzo Giuseppe

Bonzi Tit. Rettore di S. Gallo                                     

Home  Page

Se vuoi continuare la storia