Nome scientifico:
Quercus pubescens
E' la specie tipica della valle, è un albero deciduo della famiglia
delle Fagaceae, che cresce rapidamente fino a
raggiungere 10 m. di altezza. La corteccia grigio scuro è spessa e profondamente solcata.
La chioma è cupoliforme , ampia, irregolare e poco densa, consentendo nel sottobosco los
viluppo di uno strato erbaceo molto ricco di specie.
Nelle regioni meno fredde le foglie, pur seccandosi, persistonno sull'albero tutto
l'inverno. Spesso questa specie è stata confusa con la Rovere per l'esistenza di numerose
forme ibride di passaggio; ma la Roverella differisce per la tomentosità dei giovani rami
e della pagina inferiore delle foglie, che sono maggiormente picciolate.
La forma della foglia è lobato-lanceolata (5 -15 x 10 cm.) con lobi poco profondi.
E' una pianta dioica con infiorescenze ad amento, quelli maschili (4-6 cm.) sono più
lunghi di quelli femminili. L'impollinazione è anemogena.
Il frutto è la caratteristica "ghianda", lunga circa 2,5 cm., avvolta per meno
della metà da una cupola emisferica anch'essa pubescente.
Nella Roverella, a differenza della Farnia e del Rovere, la produzione delle ghiande
avviene sin da giovane età. Questi frutti, come anche quelli delle altre querce, vengono
utilizzati come alimento per i maiali ad allevamento brado.
In associazione con le radici cresce il Tuber melanosporum, più noto come tartufo
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