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Adultocentrismo: il mondo dominato dagli adulti a cura della Associazione Rompere il Silenzio Claudio Foti, psicoterapeuta; Andrea Bollini, insegnante; Claudio Bosetto, insegnante; Gabriella Cappellaro, psicoterapeuta; Melita Cavallo, magistrato; Paola Di Blasio, professore ordinario di Psicologia dello sviluppo presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; Giobatta Guasto, psichiatra, psicoterapeuta; Anna Iachi, insegnante; Anna Maltese, insegnante; Laura Novellini, insegnante; Mirella Turello, psicoterapeuta Sie Editore, Torino
€ 9,00 (Iva inclusa) |
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L’adultocentrismo è l’atteggiamento ideologico ed emotivo che garantisce e perpetua il mondo come dominato dagli adulti e da una rigida logica adulta. Tentiamo in questo volume di sintetizzare una riflessione teorica sul concetto di adultocentrismo con un’analisi empirica articolata della sua fenomenologia nella famiglia, nella scuola, nei servizi sociali e psicologici, nelle comunità, nell’applicazione del diritto, nell’attività degli insegnanti, dei giudici, dei professionisti dell’infanzia e dell’adolescenza a fronte del disagio e del maltrattamento dei soggetti in età evolutiva. Tentiamo di far emergere vari significati e valenze, anche originali e sfaccettate, del concetto di adultocentrismo sul piano psicologico, sociale e politico. Associata all’adultocentrismo è anche l’intrusione di contenuti mentali estranei e disturbanti nella mente del bambino a seguito di esperienze traumatiche interiorizzate. L’adultocentrismo si manifesta come resistenza, come difesa attiva degli equilibri di potere generazionale e sociale fondati sul primato dell’interesse dell’adulto, come mantenimento degli equilibri psichici basati sull’esaltazione delle componenti mentali adulte del controllo razionale e sul rifiuto delle componenti mentali “infantili”, costituite da ricordi rimossi, sentimenti negati, competenze affettive e relazionali non sviluppate. Lo stesso concetto di “adultocentrismo” è al centro di una fortissima rimozione scientifica e di una marcata resistenza culturale, che è necessario contrastare. L’adultocentrismo si struttura come alleanza di varie componenti adulte, fondata sulla negazione della vita emotiva dell’adulto e sulla rimozione della soggettività e della sofferenza del bambino. L’adultocentrismo si esprime come collusione di interessi conservativi genitoriali, professionali, istituzionali di fronte all’emergenza di strumenti e di tecniche che possono dare attenzione ai bisogni non raccolti dei bambini maltrattati o che possono dare rilievo allo sguardo emergente dell’infanzia sul mondo adulto. L’adultocentrismo è una sintesi fallita tra il punto di vista adulto e il punto di vista infantile, è un mancato incontro tra intelligenza ed emotività, tra esperienza e creatività, tra il mantenimento del vecchio e l’accoglimento del nuovo, tra linguaggi logici e linguaggi emotivi. L’impegno contro l’adultocentrismo sul piano della prevenzione, della formazione e della sensibilizzazione culturale deve portare all’attivazione (per es. attraverso il gioco) di metodologie e tecniche capaci di coinvolgere la globalità del soggetto a cui ci rivolge, con una specifica attenzione alla dimensione sia razionale che emotiva dell’interlocutore, bambino od adulto che sia.
Indice
Introduzione di Claudio Foti
Per una critica dell’adultocentrismo di Claudio Foti (scarica questo articolo in formato Acrobat)
L’adultocentrismo in famiglia e la teoria dei bisogni di Mirella Turello
Conversazione sull’adultocentrimo con Melita Cavallo e Paola Di Blasio a cura di Claudio Foti
Il confronto con l’adultocentrismo in una comunità di bambini con disagio familiare. di Andrea Bollini
La scuola adultocentrica: una scuola senza emozioni di Claudio Bosetto
Un questionario censurato: la valutazione è monopolio degli adulti di Anna Maltese
Il confronto con l’adultocentrismo nei servizi di Gabriella Cappellaro
L’adultocentrismo nel trattamento istituzionale e terapeutico dell’abuso sessuale di Giobatta Guasto
L’apprendimento precoce dell’adultocentrismo. Il “dramma della brava bambina” di Anna Iachi
Il concetto di interesse del minore: come emanciparlo dal suo uso adultocentrico? di Claudio Foti
Come fogli di carta velina di Laura Novellini
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