Custodire
l’antica saggezza per le nuove generazioni
Lo sciamanismo è un’esperienza
che ha accomunato fra loro tutte le culture che si sono sviluppate sulla terra.
Da questo primordiale contatto con il sacro, risalente al neolitico e, in alcuni
casi, al paleolitico, sono derivate le conoscenze umane fondamentali, l’arte
della musica e della danza, l’arte di guarire e le religioni. Questi lontani
antenati, vivendo in contatto diretto con la natura, avevano sviluppato una vera
e propria integrazione con le leggi e le regole di un universo vivente. Le
malattie e i disastri naturali erano considerati l’espressione di un disturbo
dell’equilibrio personale e sociale e della relazione con gli dei e gli
spiriti. Nel corso dei millenni sono stati creati profondi sistemi di pensiero
che comprendono pratiche rituali e metodi curativi conosciuti oggi come
“sciamanismo”. Spesso, attraverso stati di trance estatica, è possibile per
lo sciamano sperimentare altri, più intensi stati di coscienza, che gli
consentono di operare guarigioni e di risolvere problemi sia degli individui sia
della comunità. Ancora oggi, presso quasi tutte le
culture “pre-moderne” sopravvive la figura dello sciamano. Questi uomini e
donne-medicina sono considerati l’anello di congiunzione e i mediatori con il
divino; nelle loro pratiche, il livello spirituale e quello materiale non sono
mai divisi. Attraverso lo stato di trance, essi intraprendono viaggi verso mondi
nascosti, che normalmente ci sono rivelati solo attraverso i miti e i sogni. In
questo stato, in una dimensione libera dai vincoli temporali, essi sono in grado
di vedere lontano nel passato e nel futuro e di mettersi in contatto con le
entità spirituali. L’intervento sciamanico nel processo di guarigione si
dirige sempre a tutte le componenti della persona: quella fisica, quella
emotiva, quella intellettuale e quella spirituale, con l’obiettivo di
riconciliarle fra loro. Le più recenti ricerche
scientifiche nei campi della biologia, psicologia e neuropsicologia sembrano
confermare la correttezza e il valore dell’approccio sciamanico, che, oltre
tutto, rappresenta la più antica e originale fra le “scienze naturali”.
Risultati del genere richiedono necessariamente una discussione più
approfondita. Per il prossimo futuro sono, infatti, auspicabili una più ampia
comprensione e accettazione dell’approccio terapeutico integrale, anche
attraverso l’utilizzo di pratiche in grado di migliorare sia la nostra salute
fisica sia quella mentale. Al fine di esplorare le possibilità
di connessione tra la medicina moderna, il sapere spirituale e gli antichi
trattamenti, è doveroso rivolgersi alla conoscenza tradizionale degli sciamani
e dei guaritori “di natura” appartenenti alle culture native del pianeta. Si
tratta di un impegno molto serio, che richiede grande apertura mentale e
disponibilità emotiva e che potrà essere fruttuoso solo nell’incontro con
autentici esponenti di tali tradizioni. Attraverso l’organizzazione di
questo congresso si desidera dare un contributo significativo alla conservazione
dell’originale conoscenza sciamanica, in particolare sulle tematiche della
vita e della malattia, nonché assicurarle il giusto riconoscimento e
apprezzamento insieme con un’appropriata diffusione. Fra gli scopi vi è
quello di registrare e trasmettere le antiche conoscenze attraverso la viva voce
di coloro che possono essere considerati autentici depositari delle tradizioni
sciamaniche. Non solo, gli sciamani e i guaritori, provenienti un po’ da tutti
i continenti e appartenenti a differenti culture e tradizioni, avranno la
possibilità di incontrarsi tra loro e con gli esponenti della cultura
occidentale, di avere uno scambio intenso relativamente al lavoro individuale,
ai rispettivi punti di riferimento, così come anche riguardo ai rituali, le
piante e le medicine che ciascuno di loro utilizza. |
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