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Consigli utili
per chi viaggia
in Nicaragua

 
Indice
Passaporto
Vaccinazioni
Unità monetaria
Acquisti
Visto
Cosa portare con sé
Costo della vita
Mezzi di trasporto
Fuso orario
Medicinali da portare con sé
Cucina
Poste e telecomunicazioni
Lingua
Norme igieniche
Artigianato
Considerazioni finali

Passaporto

Per entrare in Nicaragua, il passaporto deve avere una validità di almeno sei mesi dalla data di entrata nel paese.
Come si è già detto in precedenza, è consigliato fare una fotocopia del passaporto prima di uscire dall'Italia e quando non è strettamente necessario, è meglio evitare di portarlo con sé.
In caso di smarrimento o di furto del passaporto, occorre rivolgersi all'ambasciata italiana a Managua, il cui indirizzo è: frente a la Optica nicaragüense.
Questura di Bologna - rilascio del passaporto

Dirección de Migración y Extranjería (español)

 
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Visto

Per entrare in Nicaragua occorre il visto, che si può ottenere presso l'ambasciata della Repubblica del Nicaragua a Roma con un costo di L. 50.000, oppure presso qualsiasi frontiera (sia via terra che all'aeroporto di Managua) con un costo di US$ 25 (venticinque). Il visto ha la validità di un solo mese e chi vuole restare nel paese per più tempo, deve rinnovarlo (al massimo altre due volte) presso gli uffici di Migración di Managua, con un costo di circa US$ 25 in valuta locale (Migración si trova di fronte a Renta, una laterale della Carretera Norte Pedro Joaquín Chamorro). Entrando via terra, oltre al visto, si paga anche una tassa di ingresso, equivalente a circa US$ 2.
L'ambasciata nicaraguense si trova a Roma, in via Brescia n. 16, tel. 06-841.34.71 o 06-884.16.95.
Sull'aereo per Managua od all'entrata via terra, si deve compilare una carta di immigrazione, la quale è estremamente importante, per cui va conservata poiché prova l'entrata legale nel paese. La permanenza consentita è di soli trenta giorni, ma il visto turistico si può rinnovare per altre due volte (per un totale massimo di novanta giorni), con un costo di circa US$ 25. La carta di immigrazione viene sempre richiesta, sia negli alberghi che nel caso di un qualsiasi controllo dei documenti.
Si consiglia, però, di munirsi di una fotocopia del passaporto prima di partire dall'Italia e di fare una fotocopia della carta di immigrazione una volta giunti nel paese. È sempre meglio viaggiare con queste due fotocopie, per evitare i problemi causati dalla perdita o da un furto.
Anche per uscire dal paese occorre pagare una tassa aeroportuale di US$ 20 (in córdobas od in dollari).
Se non si rinnova il visto, si paga una multa di US$ 5 al giorno.


Dirección de Migración y Extranjería (español)

 
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Fuso orario

Quando in Italia v'è l'ora solare, la differenza con Managua equivale a sette ore, mentre quando v'è l'ora legale la differenza è invece di otto ore. Questa naturale differenza d'orario può causare qualche piccolo scompenso, ma il «malessere» di solito scompare dopo un paio di giorni.
Meteo in Nicaragua oggi (english)
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Lingua

La lingua ufficiale sulla costa del Pacifico è lo spagnolo (con espressioni tipiche nicaraguensi, la maggior parte provenienti dall'antica lingua maya ed altre che derivano dall'ispanizzazione di termini inglesi), ma sulla Costa Atlantica si parlano altri idiomi, propri delle varie comunità indigene (miskito, sumu, rama, garifona), mentre i criollos parlano una specie di inglese mescolato allo spagnolo ed a termini indigeni.
È bene che soprattutto i partecipanti ai campi di lavoro conoscano un po' la lingua spagnola, per poter meglio comunicare con i nicaraguensi (specialmente se vengono ospitati presso le famiglie).
Si consiglia, comunque, di portare sempre con sé un piccolo dizionario tascabile, il quale risulterà senz'altro utile in varie occasioni.


El habla nicaragüense, por Carlos Mántica (español)

Diccionario del habla nicaraguense (español)
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Vaccinazioni

Per entrare in Nicaragua (come pure negli altri paesi centroamericani ed in Messico) non sono richieste vaccinazioni di tipo particolare, però è bene premunirsi con la Trivalente (Antitetanica, Antitifo A e B), soprattutto per coloro che partecipano ai campi di lavoro.
Ministero della Sanità
Istituto Superiore della Sanità
Organización Panamericana de la Salud

OMS - Distribución geográfica de los posibles riesgos para el viajero
Riesgos para la salud y medidas de prevención
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Cosa portare con sé

È sempre bene ridurre all'indispensabile il proprio bagaglio, in modo tale da non avere un peso eccessivo da portare con sé durante gli spostamenti da una località all'altra del paese.
Il clima caldo-umido di questo paese consiglia abiti leggeri di cotone, facili da lavare e quindi da poter cambiare con frequenza. È necessario un Key-Way soprattutto nella stagione delle piogge, mentre per le zone di montagna (Matagalpa, Estelí) è consigliabile un maglione per la sera.
Le scarpe da ginnastica sono le calzature migliori, mentre un cappello od un berretto sono indicati contro il forte sole. Da non scordare le creme solari, indispensabili per evitare spiacevoli e sgradevoli scottature della pelle.
Una torcia elettrica può essere molto utile, dato che con frequenza si verificano ancora dei black-out.
Si consiglia di portare con sé anche un sacco-lenzuolo, in quanto non sempre gli alberghi sono puliti ed il clima caldo-umido è estremamente favorevole alla proliferazione di batteri e parassiti di vario tipo.
La corrente elettrica, come in tutto il continente, è di 110 volts ed anche le prese sono di tipo americano, molto diverse da quelle italiane. Perciò, prima della partenza dall'Italia, si consiglia di dotarsi di un piccolo trasformatore e di una spina intermedia, facilmente reperibili nei negozi di attrezzature elettriche (naturalmente per chi ha intenzione di portare con sè apparecchiature elettriche come rasoio, fon, ecc.).
Per gli appassionati di fotografia, è opportuno portare con sé una buona scorta di pellicole, poiché il procedimento di sviluppo americano è diverso da quello europeo e difficilmente in Italia si riescono a sviluppare rullini acquistati in questo continente. Lo stesso dicasi per le videocassette.
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Medicinali da portare con sé

Oltre a quelli di uso personale, è necessario dotarsi di alcuni medicinali di prima necessità: Aspirina, disinfettanti intestinali, lassativi, antinevralgici, collirio, garza e cerotti, creme e lozioni contro le punture di insetti (Autan), polvere antipulci. È anche opportuno non dimenticare un antibiotico (tipo Bactrim). Fra le malattie più facilmente contraibili in Nicaragua, come in tutti i paesi tropicali, vi sono le dissenterie bacillari: in caso di dissenteria occorre bere molto per evitare la disidratazione (acqua purificata), evitando accuratamente succhi di frutta, bibite ghiacciate, verdura e frutta non lavata. Si consiglia pertanto di procurarsi del Bimixin prima della partenza dall'Italia e, di tanto in tanto, bersi una buona limonata e mangiare banane.
Per quanto riguarda l'epatite virale, si può fare ricorso ad un'iniezione di gammaglobuline prima della partenza, mentre per la malaria (malattia tipica dei Tropici) occorre ricordare che già da alcuni anni in Centro-America la Clorochina non è più efficace, per cui occorre utilizzare metodi farmacologici più specifici, ma non molto indicati per il fegato.
Pur esistendo un vaccino anticolerico, è assolutamente sconsigliato persino dall'Oms (Organizzazione mondiale della sanità), in quanto copre a mala pena il 40% del rischio ed occorre comunque attenersi alle precauzioni normali. Nelle grandi città, comunque, l'acqua è sempre potabile e non causa eccessivi problemi (in genere dovuti alla diversità della flora batterica od all'enorme quantità di cloro contenuta). In ogni caso, nulla vieta di portare con sé dell'Amuchina.
Per ulteriori informazioni e consigli, è sempre bene consultare il proprio medico di fiducia prima della partenza.
Ministero della Sanità
Istituto Superiore della Sanità
Organización Panamericana de la Salud

OMS - Distribución geográfica de los posibles riesgos para el viajero
Riesgos para la salud y medidas de prevención

 
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Norme igieniche

Igiene dell'acqua. L'igiene dell'acqua rappresenta uno degli aspetti fondamentali per una corretta vita ai tropici. È preferibile consumare esclusivamente bevande imbottigliate, ma nel caso in cui ciò non sia possibile e non si abbiano garanzie sulla potabilità dell'acqua, occorre bollirla o disinfettarla. Si consiglia, pertanto, di non bere mai da pozze, laghi, stagni, fiumi e così via.
È meglio evitare anche l'uso del ghiaccio, non sapendo da quali mani viene preparato e con quale acqua.
Si consiglia, inoltre, di non bere in modo esagerato, poiché chi più beve più suda e con il sudore si disperdono importanti sali minerali e la sete aumenta.
Le bibite ghiacciate, inoltre, sono una frequente causa di fastidiose dissenterie le quali, sebbene non siano pericolose, provocano pur sempre un indebolimento dell'organismo.
Igiene della pelle. L'igiene della pelle è fondamentale nelle zone dove si suda copiosamente e particolarmente infestate da insetti. Si deve pertanto curare scrupolosamente la pulizia ed indossare abiti coprenti ma non aderenti, in modo da proteggere la pelle lasciandola respirare.
Se compaiono macchie, rossori, gonfiori persistenti, è bene recarsi da un medico per chiarirne la natura. Queste possono essere, semplicemente, le conseguenze di punture di insetti o funghi della pelle, ma anche i primi segni di un'infezione.
È bene lavare con cura (con acqua e sapone) ogni ferita, anche se piccola, e non camminare mai a piedi nudi, specie su terreni umidi. È sconsigliato anche l'uso dei sandali.
Occorre prestare attenzione anche all'acqua con la quale ci si lava e, se non offre garanzie, è meglio sterilizzarla prima dell'uso, essendo numerose le infezioni che si contraggono attraverso la pelle.
È assolutamente sconsigliato prendere bagni o semplicemente immergere le mani od i piedi in acque dolci di laghi o fiumi, stagni o pozze, soprattutto nelle ore più calde del giorno: i bagni sono una frequente occasione di contagio, poiché le acque dolci (ai tropici) ospitano spesso micro-organismi patogeni.
Igiene degli alimenti. È buona norma evitare di alimentarsi eccessivamente. Se si suda copiosamente, è utile arricchire la propria dieta con sale da cucina, per compensare le perdite dovute alla sudorazione.
Prima della partenza, si possono acquistare in farmacia alcune bustine di sali di potassio, i quali vengono eliminati con l'eccessiva sudorazione e non sono non contenuti nel sale da cucina.
Si consiglia di mangiare vivande calde ed appena preparate, piuttosto che piatti freddi e conservati: i primi danno maggiori garanzie, in quanto la cottura «sterilizza» i cibi. Tuttavia, anche questi possono contaminarsi successivamente, se vengono conservati in modo scorretto (ad esempio, senza protezione alcuna da insetti ed altri animali portatori di micro-organismi patogeni).
Occorre evitare anche il consumo di carni bovine e suine quando non siano ben cotte, come la «bistecca al sangue»: gli animali da macello dei paesi tropicali sono frequentemente infestati da larve di tenia, le quali vengono eliminate attraverso la cottura. Lo stesso dicasi per i frutti di mare appena pescati e per il latte non bollito e non pastorizzato.
È necessaria molta prudenza pure nel consumo di verdure crude o poco cotte, di frutta non ben lavata e non sbucciata.
Evitare accuratamente qualsiasi cibo manipolato, come la maionese e creme di vario tipo, macedonia di frutta, gelati non confezionati: è infatti possibile che il personale addetto alla preparazione non sia in grado di osservare tutte le basilari norme igieniche e sia quindi portatore asintomatico di micro-organismi patogeni.
Insetti ed animali pericolosi. Il pericolo maggiore è senza dubbio rappresentato dagli insetti (mosche, moscerini, zanzare, cimici, tafani e pidocchi), veri e propri serbatoi di infezioni che possono essere trasmesse con la loro puntura. Molti insetti pungono solamente al tramonto o di notte: nelle zone particolarmente infestate, è bene quindi non uscire dopo il calar del sole, proteggere i locali con retine alle finestre ed il letto con una zanzariera.
Per ridurre le insidie rappresentate da quegli insetti che, invece, pungono di giorno ed anziché volare si annidano fra la biancheria, le lenzuola, nei materassi, sulle pareti e sui soffitti, è utile l'uso di sostanze repellenti sulla pelle e di insetticidi su pavimenti, pareti e soffitti.
Oltre agli insetti, nei paesi tropicali vivono altri animaletti, come i ragni, gli scorpioni (in Nicaragua non sono velenosi), le scolopendre. Oltre naturalmente ad una nutrita serie di serpenti velenosi.
È buona norma, comunque, evitare ogni dimestichezza con gli animali, sia selvatici che domestici, in quanto anche se paiono in buona salute possono però essere portatori di gravi malattie.
Consigli al rientro. Una scrupolosa osservanza delle norme igieniche sin qui descritte, evita abitualmente l'acquisizione delle più gravi e diffuse malattie tropicali. Indagini recenti, tuttavia, hanno documentato come sia più frequente di quanto ufficialmente si ritiene la possibilità di contrarre infezioni asintomatiche o subcliniche, le quali restano misconosciute se non appositamente ricercate. Questa eventualità, diviene sensibilmente più comune in chi è reduce da soggiorni prolungati in zone che presentano uno scarso livello igienico-sanitario ed in chi si è dovuto adattare a condizioni di vita igienicamente insufficienti.
La maggior parte di queste infezioni subcliniche od asintomatiche consistono in infezioni del tratto intestinale, del tratto urogenitale e della cute. Si consiglia, pertanto, ai soggetti reduci dai paesi tropicali, di porre una particolare attenzione alla propria salute durante i due-tre mesi successivi al rientro. Qualora si manifestassero sintomi sospetti, occorre naturalmente interpellare il proprio medico.
In particolare, è opportuno fare attenzione ad alcuni sintomi che possono richiamare una parassitosi in atto:
È bene tener presente questi avvertimenti, poiché, anche se le infezioni sopraindicate sono abitualmente non gravi ed autoeliminantesi, alcune sono trasmissibili ai componenti del nucleo familiare, attraverso le mani, il contatto sessuale e gli oggetti contaminati da feci od urine.
Ministero della Sanità
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Riesgos para la salud y medidas de prevención

 
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Unità monetaria

La moneta nicaraguense è il córdoba, suddiviso in cento centavos. I tagli della cartamoneta sono da 1, 5, 20, 50 e 100 córdobas, ma esistono anche i centesimi, sia in carta che in metallo. In moneta vi sono solo da 1 e 5 córdobas, usciti nel 1997-1998. Normalmente, però, i nicaraguensi chiamano «peso» la loro moneta, mentre i centesimi li chiamano «reales»: «cinco reales» sono in realtà cinquanta centesimi; mentre «un chelín» sono venticinque centesimi.
A prescindere dai mutamenti del cambio fra lire e dollari (1 US$: L. 1.700), e fra dollari e córdobas (1 US$: 10 C$), il valore di un córdoba al gennaio 1998 è di circa L. 200.
È del tutto sconsigliabile usare i traveller cheques, difficilmente trasformabili anche in banca e, quando ci si riesce, si deve pagare una tassa del 6%, se si vogliono i dollari; mentre se si chiede il cambio immediato in córdobas non vi sono tasse.
È invece consigliabile non cambiare immediatamente tutti i dollari, all'arrivo in Nicaragua, poiché il cambio varia abbastanza spesso (anche se non più, come alcuni anni fa, tutte le settimane) e soprattutto non è così facile trasformare nuovamente i córdobas in dollari senza rimetterci molto.
Il cambio si può effettuare anche presso le cosiddette «Casas de cambio», che a Managua sono in Plaza de España, nei pressi dello stadio «Rigoberto López Pérez» e dal semaforo di Montoya.
Attualmente non vi sono problemi ad effettuare il cosiddetto «cambio nero», in tutti i luoghi di transito più frequentati sia di Managua che delle altre città nicaraguensi (mercati, supermercati, ecc.); rispetto al cambio bancario ufficiale, il «guadagno» equivale a circa un pacchetto di sigarette ogni cento dollari.
Occorre però fare attenzione, poiché tutta la cartamoneta cambiata in media ogni paio d'anni e potrebbero «rifilare» dei tagli fuori corso.
Si consiglia, pertanto, di utilizzare le «Casas de cambio», le quali spesso offrono un cambio migliore che quello dei coyotes «al nero».
Indicadores económicos
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Costo della vita

Sebbene attualmente sia il paese più caro dell'America Centrale, per un italiano il costo della vita in Nicaragua non è elevato ed, a livello indicativo, (nel gennaio del 1996) una «comida corriente (pranzo del giorno)» in un ristorante non di lusso vale circa 20-25 córdobas (L. 5.000), mentre un piatto più elaborato (calamari, pesce, churrasco, ecc.) costa circa 50 córdobas (L. 10.000); un hotel-pensione di media categoria vale 30-40 córdobas (L. 8.000). Una «gasiosa» (ossia: Coca-cola, Pepsi-Cola, Fanta, ecc.) costa circa 3 córdobas, una birra Victoria ne costa 5, mentre un pacchetto di sigarette varia dai 4 agli 8 córdobas a seconda della marca. Insomma: con circa 20.000-25.000 lire al giorno si può vivere tranquillamente.
Una bottiglia di rum costa circa US$ 5, sia nei supermercati che al duty free dell'aeroporto (dove teoricamente non dovrebbero esserci tasse).
Sia a Managua che nelle altre grandi città della costa del Pacifico vi sono alberghi a buon mercato (a Managua oltre ad alcuni hotel da US$ 20-30, ve ne sono anche altri di lusso, come l'Intercontinental, Las mercedes ed il Camino real).
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Cucina

Senza dubbio, tutta la cucina centroamericana è abbastanza semplice e poco elaborata, in quanto essenzialmente legata ai prodotti tipici nazionali: riso, fagioli e mais. Anche la cucina nicaraguense, di conseguenza, è abbastanza semplice ed i prodotti di base sono: mais, riso, fagioli, carne di maiale, verdura e frutta di vario tipo. Il piatto tipico è il «gallopinto», composto da riso e fagioli cucinati assieme. Alcune specialità da provare sono il «nacatamal», il «taco» e la «enchilada»; mentre a La Paz Centro (sulla carretera che conduce da Managua a León) si può gustare un ottimo «quesillo».
Il nacatamal è un impasto di mais, patate, carne (pollo, maiale o manzo), con una serie di odori e di chile piccante, avvolto in una foglia di banano, che va scaldato a bagno maria. Il quesillo è formaggio fresco (tipo mozzarella) avvolto in una tortilla di mais, con aggiunta di cipolla e crema di latte. Il baho è un altro piatto tipico, composto da carne, yucca, e banane di varia qualità; il vigorón è la cotenna di maiale fritta, assieme a yucca, insalata di pomidoro e cavolo. La enchilada è una specie di calzone (fatto con una tortilla morbida), al cui interno vi sono riso e carne. Il taco è una specie di cannolo (sempre fatto con una tortilla, questa volta però fritta), ripieno di carne, formaggio o verdura.
«Il Nicaragua è la terra del mais. Mais che cresce in un suolo poco fertile, mais che si alza a sfidare il sole. Mais cuarenteño, mais sábana, mais sangrecristo, mais altivo. Ci sono anche mais creoli, conosciuti come chontaleño, tusa morada, tusa nine, blanco malaco, mais di montagna.
«Con questo granturco si fanno tortillas, zuppe, bibite, torte, dolci, pane, tamales, atoles, piatti forti e piatti leggeri, distillati come la cususa. Ci sono piatti come la maria de cazuela, ajiaco, chanfaina, reprocheta, lengua fingida, pinol di carne, quequerote, huevo chimbo, churros, nacatamal, totoposte».


Tomás Borge

Naturalmente, la cucina locale offre vari altri piatti tipici, che è bene assaggiare quando si presenta l'opportunità.
Occorre ricordare che, soprattutto a Managua, i prezzi di taluni ristoranti sono decisamente esagerati rispetto al costo medio della vita.
Sia all'interno dei vari mercati che nei cosiddetti «comedores populares» si può mangiare la «comida corriente», o piatto del giorno, ad un prezzo decisamente più accessibile rispetto a qualsiasi ristorante. Inoltre, lungo le strade cittadine è possibile acquistare frutta o vivande cotte, a prezzi decisamente irrisori. Si può mangiare frutta in tutte le stagioni: arance, mandarini, limoni, ananas, mango, papaya, banane, angurie, jocote e via dicendo.
La comida en Nicaragua (español)
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Artigianato

Chiunque si rechi in un paese straniero è normalmente abituato a fare acquisti di prodotti artigianali tipici, sia come ricordo per sé che per gli amici. Il Nicaragua offre una produzione artigianale non particolarmente ricca anche se alquanto variata; alcuni prodotti, però, sono davvero caratteristici ed a volte anche di buon valore.
Sia al Huembes che a Masaya si trovano anche prodotti dell'artigianato degli altri paesi centroamericani (Messico, Guatemala, El Salvador).
Amache di cotone. L'amaca è senz'alcun dubbio il più antico letto dell'uomo nicaraguense, realizzata artigianalmente nelle ore di riposo, dopo una dura giornata di lavoro. Originariamente viene confezionata con fibre vegetali, ma attualmente si utilizzano fili di cotone (manila) intrecciati con tecniche manuali. La maggior parte della produzione di amache è a Masaya, città che si caratterizza anche per altre numerose forme di artigianato tradizionale.
Cappelli di pita. L'arte della tessitura trova la sua massima espressione nel cappelli di pita, realizzati con fibra vegetale estratta dalla pianta omonima, dalla comunità artigianale di Camoapa, nel dipartimento di Boaco.
Tapices. Confezionati a Masaya, capitale folklorica del Nicaragua, da artigiani del quartiere San Juan, vengono realizzati con fibre vegetali seguendo un disegno realizzato in precedenza su un foglio di carta.
Artigianato di balsa. Dal legno di balsa, caratterizzato dal suo colore bianco e dal suo peso leggero, si realizzano le statuette policrome di Solentiname: uccelli di vario tipo presenti nella fauna nicaraguense, armadilli ed altre varie specie animali del tropico umido, oltre alla ricca fauna marina, sono i soggetti principali di questa forma di artigianato, elaborati con incisioni in rilievo ed una mescolanza di colori che riproducono con maestria la natura della fauna locale.
Ceramica nera. Di origine preispanica, la ceramica nera data dal periodo monocromo, ossia da quando le culture indigene che popolano il Nicaragua ancora non conoscono l'uso dei vari colori. Dall'originario uso utilitario è oggi quasi escluvivamente destinato a quello decorativo ed ornamentale: i soggetti vengono realizzati a mano e cotti in piccoli forni casalinghi a bassa temperatura. Il colore nero di questa ceramica è dovuto alla combustione chimica della terra mescolata a polpa di caffè ed a schegge di legno. Queste piccole sculture vengono poi levigate con particolari pietre fluviali. La realizzazione di questi prodotti è un'attività essenzialmente femminile e viene realizzata soprattutto a Jinotega e Matagalpa, la cui produzione avviene in piccoli laboratori familiari.
Ceramica precolombiana. Delle ceramiche del periodo policromo realizzate nel territorio oggi conosciuto come Gran Nicoya (attualmente territorio costaricano), si elaborano stupende repliche di ceramica con figure zoomorfe ed antropomorfe, le cui origini sono legate all'arte cerimoniale. Sono caratterizzate sia per la loro decorazione policroma che per i motivi indios precolombiani e vengono realizzate in laboratori familiari soprattutto a San Juan de Oriente. Sono decorate con ossidi, colori minerali e vegetali, fra i quali predominano le tonalità arancio, rosso, nero ed azzurro. Sculture in pietra di Limay. Si tratta di una moderna forma di artigianato, realizzata a San Juan de Limay, nel dipatimento di Estelí. Le varie figure (animali, esseri umani, posacenere, ecc.), alcune delle quali anche di forme gigantesche, vengono scolpite in una pietra marmorea.
Pittura primitivista. La pittura primitivista (o naïf) realizzata nell'arcipelago di Solentiname, raggiunge alti livelli di qualità e di espressione artistica, ottenendo premi e riconoscimenti sia a livello nazionale che internazionale. Lavorando con colori intensi, gli artisti riescono a riflettere con estremo realismo la ricchezza dell'ecosistema naturale, come pure la stretta relazione fra l'essere umano e tutto ciò che lo circonda.
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Acquisti

Chiunque desidera acquistare prodotti dell'artigianato nazionale si può recare al mercato «Roberto Huembes» di Managua od al mercato municipale di Masaya. I prezzi sono normalmente contenuti e, comunque, entro certi limiti, si possono anche contrattare.
Chi desidera acquistare libri, le librerie più fornite di Managua sono sicuramente quella dell'Editorial Vanguardia (dietro la Laguna di Tiscapa, ad una cinquantina di metri dalla statua di José Martí), la «Rigoberto López Pérez» (nel Centro commerciale), quella dell'Editorial Nueva Nicaragua (nei pressi della clinica Las palmas), quella della Uca ed Amatl libro-café (a poche decine di metri dall'hotel Intercontinental).
Naturalmente, per gli ultimi acquisti prima di lasciare il paese (soprattutto rum, sigarette e sigari), v'è il duty free dell'aeroporto o delle frontiere terrestri. In realtà, non si risparmia granché, poiché i prezzi sono praticamente identici a quelli di un qualunque supermercato di Managua.
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Mezzi di trasporto

La rete dei trasporti nicaraguensi copre la totalità della costa occidentale (ossia, quella del Pacifico), mentre non esiste alcun mezzo di trasporto pubblico via terra per raggiungere le località della Costa Atlantica.
Sicuramente, vista l'attuale grave crisi economica della maggior parte della popolazione nicaraguense (oltre il 60% di disoccupazione), il mezzo più usato è l'autobus, solitamente stipato di gente e con grossi rischi di furto soprattutto a danno degli stranieri. Oltre all'economicità (un córdoba), l'altro vantaggio dell'autobus a Managua è che si raggiunge qualsiasi punto della città.
In alternativa, sempre all'interno delle città e soprattutto di Managua, si possono utilizzare i numerosi taxi collettivi, abbastanza frequenti, ma molto più cari (una corsa media vale circa un dollaro). Non esiste il tassametro e solitamente il tassista chiede molto di più ad uno straniero, ma contrattando si può abbassare anche notevolmente il prezzo richiesto. Solo i taxi che dall'aeroporto conducono in città e quelli che sostano davanti all'hotel Intercontinental non si fermano a caricare altri passeggeri; per questo sono molto più cari degli altri e difficilmente contrattano il prezzo della corsa.
A Masaya ed a Granada vi sono numerose carrozzelle trainate da cavalli, le quali svolgono comunemente la funzione di taxi; ma possono anche accompagnare lo straniero in una visita alla città.
Per spostarsi da una località all'altra del paese attualmente esistono solamente i collegamenti con i pullman, dato che la rete ferroviaria viene completamente smantellata negli ultimi anni dal governo della signora Violeta Barrios. Il problema maggiore è quello di sapere esattamente da quale mercato di Managua partono ed arrivano le varie linee:
I bus più rapidi sono quelli denominati «expreso», che non fanno fermate intermedie fra una località e l'altra; il prezzo di una corsa non è molto più alto di un bus normale.
Per raggiungere le località della Costa Atlantica si possono utilizzare i voli interni: per Bluefields (1 ora e 15 minuti), per Puerto Cabezas (1 ora e 30 minuti), per Corn islands (1 ora e 30 minuti).
È possibile noleggiare un'auto, con un costo di circa venti dollari al giorno (esclusa la benzina) e guidare con la patente italiana. L'utilizzo di un'auto a noleggio è però consigliabile solo per tragitti brevi e nella stagione secca (ossia in estate), poiché molte strade sono sterrate e non sempre è possibile trovare un soccorso nelle vicinanze. La benzina costa circa US$ 3 al gallone (litri 3,8).
Occorre però ricordare che, in pratica, in Nicaragua gli automezzi non sono assicurati, per cui i danni causati sono totalmente a carico del conducente.
Autonoleggi in Nicaragua
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Poste e telecomunicazioni

Da qualunque città del Nicaragua (compresa la Costa Atlantica) si può telefonare o spedire posta in Italia, tramite gli uffici di Telcor, la locale impresa dei telefoni e delle poste, privatizzata nel dicembre del 1995 in base ad accordi-capestro con il Fondo monetario internazionale (Telcor ha un utile netto annuale di oltre cinquanta milioni di dollari, ai quali il governo e l'Assemblea nazionale rinunciano quasi senza discussione).
Una telefonata della durata di tre minuti con qualunque località italiana, costa circa US$ 8. Le telefonate possono anche essere fatte a carico del ricevente (collect), ma sono decisamente più care rispetto al pagamento diretto. Da qualunque telefono (privato o pubblico) è possibile comporre il numero 116 e chiedere di telefonare in Italia con pagamento a carico del ricevente (occorre dare non solo il numero telefonico comprensivo del prefisso, ma anche il nome completo della persona da chiamare e di quella che chiama).
Alla fine del 1995, almeno a Managua, hanno iniziato ad installare numerosi telefoni pubblici, i quali però funzionano solamente con le tessere magnetiche.
Sempre a Telcor si possono acquistare anche i francobolli, estremamente economici (US$ 1) rispetto al costo delle cartoline reperibili nelle librerie, al Roberto Huembes od in altri mercati e negozi.
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Considerazioni finali

Negli ultimi anni, il deterioramento della situazione economica, la povertà e la conseguente ricerca di modi di sopravvivenza, hanno trasformato profondamente la società nicaraguense. Soprattutto a Managua, dove vive circa un terzo della popolazione del paese, è facile vedere nelle strade prostitute che spesso sono bambine, ragazzini che nei mercati si dedicano a piccoli furti, cambio nero, mendicanti e così via.
Come si è detto in altra parte, anche i fenomeni di delinquenza più gravi (come le bande giovanili, solitamente armate di coltelli, ma a volte anche di Kalashnikof) sono in continua espansione.
Pur essendo doveroso mantenere un atteggiamento di comprensione e di rispetto, si consiglia prudenza e vigilanza, soprattutto nel visitare i mercati, alle stazioni degli autobus e nell'uscire la sera.
È meglio non ostentare costose apparecchiature come macchine fotografiche o videocamere, e tenere sempre sotto controllo sia i soldi che i documenti.
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