Sin dal 1982, ogni anno l'Associazione Italia-Nicaragua
(Ain) organizza campi
di lavoro della durata di un mese. Nel corso di tutti questi anni,
questa iniziativa ha consentito e consente a centinaia di persone di conoscere
dal vivo la realtà nicaraguense, attraverso un atto concreto di
solidarietà:
si sono costruite scuole, asili, centri di salute, impianti di acqua potabile,
mentre nel settore agricolo si è dato appoggio a varie cooperative
di contadini. Si tratta di una delle iniziative centrali della nostra azione
di solidarietà, proprio per la sua dimensione concreta e per lo
scambio politico e culturale che essa comporta. I progetti,
presentati dai nostri interlocutori nicaraguensi, vengono sempre discussi
e concordati con loro sia nelle modalità che nei tempi di realizzazione.
A tal fine, l'Associazione Italia-Nicaragua raccoglie preventivamente
i fondi e gli eventuali materiali necessari per la realizzazione di questi
progetti.
I campi di lavoro rappresentano, nell'attività dell'Associazione
Italia-Nicaragua, un mezzo privilegiato per favorire la conoscenza,
attraverso un'esperienza concreta, della realtà e dei problemi della
società nicaraguense. Oltre a ciò, viene realizzato un lavoro
pratico che possa essere, pur con i limiti che inevitabilmente presenta,
di beneficio per singole comunità specifiche.
Come associazione, abbiamo sempre cercato di favorire questo
tipo di esperienza, ponendola al centro della nostra attività annuale,
poiché siamo fermamente convinti che costituisca un'occasione molto
speciale di arricchimento personale, che si esprime attraverso i canali
di una solidarietà concreta e diretta, oltre che di un approfondito
scambio politico, culturale e sociale.
L'obiettivo principale dei campi di lavoro, come si è
visto dagli esempi riportati in altra parte,
è quello di sostenere le fasce più deboli della popolazione
nicaraguense, sia politicamente che economicamente, contribuendo alla realizzazione
di progetti sociali tanto nelle zone urbane come in quelle rurali. Oltre
all'attività lavorativa vera e propria, molto tempo viene dedicato
agli incontri politici e sociali con i rappresentanti di vari organismi
politici e sociali, organizzati dal rappresentante a Managua dell'Associazione
Italia-Nicaragua.
Un campo di lavoro prevede una permanenza in Nicaragua mediamente
di quattro settimane, delle quali tre vengono dedicate all'attività
lavorativa. La quarta settimana è, invece, completamente libera
e le spese sono a totale carico del partecipante.
Per questo lavoro non sono richieste competenze particolari;
è invece necessaria una buona dose di disponibilità individuale,
per far sì che il vivere quotidiano non diventi un peso per chi,
durante tutto questo periodo, ci vive accanto.
Quando è possibile, i singoli volontari vengono ospitati
presso famiglie, altrimenti sono sistemati in alloggiamenti comuni. L'alloggiamento
in famiglia è sicuramente il più interessante, poiché
offre un rapporto più diretto e duraturo con la realtà di
questo paese. Ogni campista ha quindi la possibilità di integrarsi
totalmente nella società nicaraguense, dato che lavora insieme alla
sua gente e soprattutto viene ospitato in famiglia (o comunque in strutture
della comunità locale).
Per quanto riguarda l'organizzazione del «cantiere»,
è necessario tener presente le difficoltà inerenti ad un
paese del Sud del mondo, oltre alle capacità individuali dei campisti,
ai quali non è richiesta alcuna preparazione lavorativa specifica.
Il cambio di clima, il cibo,
la mancanza di abitudine al lavoro manuale, non debbono essere dimenticati
per determinare il ritmo della giornata di lavoro.
Normalmente, i periodi in cui si svolgono i campi di lavoro
sono: gennaio, luglio ed agosto.
È opportuno ricordare che i campisti, durante le tre
settimane di lavoro, rappresentano a tutti gli effetti l'Associazione
Italia-Nicaragua; pertanto, il loro comportamento non può e
non deve essere quello di un semplice turista di passaggio.
L'Associazione Italia-Nicaragua, del resto, non
è un'agenzia di viaggi; per cui è opportuno che il
comportamento dei campisti sia corretto soprattutto nei rapporti con la
popolazione, ossia con tutte le persone che si incontrano durante il periodo
del campo, mantenendo con loro un atteggiamento di normale rispetto. Si
vuole, insomma, fare in modo che ciascun campista, rientrando in Italia,
continui il proprio impegno di solidarietà sulla base di precise
convinzioni, maturate attraverso momenti di forte confronto, condivisione
e di conoscenza. Momenti che, per il loro alto valore umano ed ideologico,
ripagano ampiamente tutti i disagi conseguenti alla mancanza di molte delle
comodità alle quali siamo abituati nel nostro paese.
Nota: tutti i progetti realizzati dall'Associazione
Italia-Nicaragua sono completamente autofinanziati. Perciò,
proponiamo a tutti i campisti, oltre a far conoscere le nostre iniziative
e la nostra attività, anche di contribuire a raccogliere i fondi
necessari per la realizzazione dei progetti relativi ai campi
di lavoro.
Partecipazione: 12-14 persone.
Costo indicativo a carico del partecipante:
L. da 1.550.000 a 1.800.000 (a seconda del periodo dell'anno)
volo aereo con Iberia, da versare
in Italia (metà al momento della prenotazione e la restante parte
almeno due mesi prima della partenza)
L. 100.000 spese di organizzazione e materiale informativo,
da versare in Italia
L. 100.000 per contributo al finanziamento del progetto da
realizzare
US$ 300 mantenimento (vitto, alloggio, trasporti) durante
il periodo del campo di lavoro di circa tre settimane, da versare direttamente
al rappresentante dell'Associazione Italia-Nicaragua a Managua
Non sono previste le spese personali, quantificabili comunque
in US$ 300, per un periodo di 10 o 15 giorni circa.
Nota: la settimana libera non è inclusa nella
quota di partecipazione.
Requisiti del campista:
Ogni partecipante al campo di lavoro deve essere iscritto
all'Associazione Italia-Nicaragua;
deve partecipare ed appoggiare le attività promosse
dai circoli locali;
deve partecipare ad almeno due incontri preparatori prima
della partenza;
deve raccogliere fondi per il finanziamento del progetto.
Regolamento dei campi di lavoro
I campi di lavoro organizzati dall'Associazione Italia-Nicaragua
(Ain) sono basati sull'idea di un impegno volontario e partecipe,
il quale si concretizza in due aspetti: uno di presenza e lavoro e l'altro
di testimonianza di una motivazione alla reciproca conoscenza e scambio
con il paese ospitante.
In base a ciò, l'Ain, pur non rendendo selettiva
la partecipazione al campo, chiede a tutti i partecipanti di aderire ad
una serie di regole e norme di comportamento, le quali contribuiscono e
rendere il più fruttuosa possibile questa esperienza.
1. Ogni campista è parte integrante di un gruppo,
il quale fa capo ad un referente scelto al suo interno e ad una controparte
nicaraguense. Questi devono essere i punti di riferimento costanti nella
vita quotidiana. Al termine del campo, il gruppo, deve stendere una relazione
valutativa dell'esperienza fatta, la quale dovrà essere consegnata
al coordinamento di Milano.
2. Le priorità, all'interno delle tre settimane
del campo, sono le seguenti:
a) partecipazione al lavoro;
b) partecipazione agli incontri programmati;
Si richiede pertanto un atteggiamento partecipe e positivo
e qualsiasi altro impegno personale deve essere ubordinato ai precedenti.
3. L'esperienza dell'alloggio presso le famiglie è
molto proficuo, in quanto consente di entrare in contatto con i vari aspetti
della vita quotidiana della popolazione nicaraguense. D'altra parte, la
situazione di miseria attualmente alquanto diffusa nel paese a causa delle
scelte operate del governo neoliberista della signora
Violeta Barrios, e successivamente dal governo di Arnoldo Alemán,
richiede al campista un buon spirito di adattamento.
Qualora si verifichino situazioni di disagio estremo (ad
esempio: mancanza di assistenza, cibo scadente od insufficiente, richiesta
continua di denaro), il campista deve segnalarlo al responsabile del campo.
In linea di massima, si consiglia di non fare mai regali alle famiglie
o lasciare soldi, poiché questo provoca uno squilibrio evidente
fra famiglie che ospitano (che sono peraltro una minoranza) e quelle che
non ospitano (le quali, molto spesso, non possono dare alcuna ospitalità
a causa della loro condizione di estrema povertà) e crea in loro
sia un atteggiamento mentale che aspettative errate.
È molto più utile, se si vuol lasciare regali
o denaro, discutere collettivamente all'interno del gruppo per decidere
una destinazione ed un utilizzo che siano il più equi possibile.
4. Ogni campo è dedicato ad un lavoro specifico,
già preventivamente concordato alcuni mesi prima della partenza;
però, a causa di situazioni impreviste ed imprevedibili, può
capitare che venga mutato anche all'ultimo momento o che se ne possa realizzare
solamente una parte. In casi del genere, il gruppo, in accordo con il responsabile,
può organizzare altri tipi di attività, le quali possono
nascere nel constatare la situazione e le necessità della realtà
ospitante.
5. Il campista, in quanto parte di un gruppo e rappresentante
di un'associazione di amicizia e solidarietà, è tenuto a:
a) rispettare le controparti con le quali entra in contatto;
b) non approfittare mai delle situazioni di difficoltà
in cui si trova il paese.
Ricordiamo che la legislazione nicaraguense proibisce il
consumo di sostanze stupefacenti, per cui i campisti sono tenuti ad astenersi
dal farne uso in qualsiasi momento della giornata.
Nel caso in cui il comportamento non corretto di un componente
del gruppo rischi di pregiudicarne il buon funzionamento, si può
giungere alla decisione di allontanarlo.
Nota:
chi si iscrive per recarsi in un campo di lavoro,
è tenuto a partecipare almeno agli ultimi due incontri
(a Milano e Bologna) prima della partenza;
l'ultima domenica di maggio e di giugno per le partenze estive,
l'ultima domenica di ottobre e novembre per le partenze invernali.