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Un po' di narcisismo non poteva mancare. Questo è la squadra sbarcata a Kanduma per l'invasione. Avete il 50% di probabilità di indovinare chi sia io, escludendo le ragazze, ovviamente! Ok, sono il secondo da sinistra e il fotografo era l'autoscatto.
Non c'è molto da dire sulla foto. Solo che guardandola, oltre a vedere che eravamo un po' più giovani, ricordo quella sabbia bianchissima che non riuscivi a guardare per il riflesso del sole. Bellissimo.
Se poi trovavate il coraggio di alzarvi un po' presto la mattina (cosa difficilissima) su questa sabbia potevate vedere migliaia di piccoli granchi intenti a filtrare la sabbia e paguri che si aggiravano sulla battigia. Divertente catturarli e sentirli camminare sulle mani, per poi liberarli di nuovo, prima dell'immancabile bagno con maschera e pinne.

Una particolarità delle Maldive (almeno nella "mia" isola) era che, a differenza di altri posti dove sono stato e che erano altrettanto belli, si poteva andare alla barriera corallina a piedi e a nuoto. Questa era infatti vicinissima alla spiaggia, quindi non si dipendeva da una barca, con orari da rispettare, ma ci si poteva andare senza problemi. Se mai il problema sono i turisti maleducati che quando sono stanchi, invece di uscire dall'acqua, si riposano mettendosi in piedi sul corallo e distruggendo in un attimo quello che la natura ha costruito in anni. Ma a parte questo, era una gioia passare le ore a testa sott'acqua, respirando in un tubo e vedendo animali colorati a volontà. Una volta ero tranquillo a guardare dei pesci che mangiano il corallo (non chiedetemene il nome!) e che fanno rumore quando lo sgranocchiano, lo si può sentire, e mi sono trovato avvolto da un "tubo" di pesci d'argento. Era un branco che stava passando e che mi aveva "inglobato", io ne ero immerso, vedevo bagliori argentei sott'acqua da tutte le parti, per il sole che faceva risplendere queste migliaia di pesciolini tutti uguali e sincronizzati. Sembrava che ci fosse una magia per cui tutti si muovevano all'unisono e sapessero perfettamente dove andare. Se tentavi di toccarli, allungando la mano, ottenevi solo che una nuvola di pesci si spostava di quel tanto che era sufficiente a starti lontano, ma senza sprecare troppa energia. A volte mi sembra che questo ricordo sia finto, mi sembra di essere Schwarzenegger in Atto di forza, con dei ricordi impiantati, tanto pare che sia un video del National Geographic. Ma no, invece. Io ero là!

Narcisismo

Foto scattata nel febbraio 1997

Ultimo aggiornamento  domenica 12 ottobre 2003 15.46.30 +0200