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Noi

Eccoci alle Maldive. Sento già qualcuno dire: "Che palle, che cosa fai alle Maldive, dopo due giorni ti annoi, stare tutto il giorno su un'isola grossa come una noce...".

Ecco, se siete una di queste persone, non leggete neppure queste righe, cliccate su www.senonhounadiscoteca.aunmetro.a110decibel.miannoio.com.
Se invece volete sapere che cosa ho da dirvi IO sulle Maldive, siete strani, ma continuate a leggere!!!

Innanzitutto parliamo di date. Le poche foto e le mie considerazioni risalgono al 1997, mese di febbraio. Stagione eccezionale, per le Maldive. E anche per l'Italia, se voi siete là. Fa caldo, ma un bel caldo, non opprimente, che scalda l'acqua del mare tanto da farla sembrare un bel brodino che ti fa venire voglia di entrare e di non uscire più.
Il mio viaggio è iniziato a Zurigo, perché al tempo l'aereo costava molto meno da là che da Milano. Pazzesco! E allora, treno fino a Zurigo e aereo per le Maldive, Male, via Colombo, Sri Lanka.
Tanto per iniziare, sul volo da Colombo, leggendo il giornale, abbiamo appreso che due giorni prima, sempre in Sri Lanka, un aereo era caduto. Fortuna che nessuno era superstizioso!! Ok, a parte questo, siamo arrivati all'aeroporto e poi, con qualche ora di barca, siamo arrivati a Kanduma, un'isola che, per girarla tutta, a piedi, senza correre, ci saranno voluti 10 minuti. Ma ragazzi, che posto! Palme con le camere dell'albergo a pian terreno, quindi mimetizzate, che dal mare non si vedevano, e un mare da mozzare il fiato. Guardavi fuori dalla finestra e vedevi il mare attraverso le palme. Roba da Laguna blu. Ma senza Brooke Shields. (Almeno credo che in quel film ci fosse lei...).
Tralascerei le impressioni sui maldiviani, che mi sono sembrati le persone più ferme sulle gambe che abbia mai incontrato. Anzi no, vi dico solo che per andare a vedere i pesci alla barriera corallina, con la barca, siamo affondati! Non è una barzelletta. Questi imbranati hanno messo la barca in modo che un'onda è entrata e ha appesantito la barca. Da quel momento all'affondamento sono passati 5 minuti. Ma si può? Se l'avessi portata io, che sono nato in collina, la cosa non avrebbe sorpreso nessuno, ma un maldiviano che affonda mi sembra una bella tonteria...

Ok, veniamo alle cose belle. Il mare. Ovvio, direte. No, non è ovvio, perché se non lo vedete con i vostri occhi, non ci credete. Un'acqua di cristallo, che sembra non esserci, tale è la sua trasparenza. Le barche, su di essa, sembrano sospese, volare sul cielo di corallo che hanno sotto, in uno strano mondo al rovescio.
Allora, che si fa? Snorkeling, of course! Un boccaglio, due pinne, una maschera e non serve altro. Certo, per chi sa usare le bombole è un'altra cosa, ma vi garantisco che anche con un boccaglio vedrete cose incredibili. Migliaia di pesci di tutti i colori, di tutte le dimensioni, di tutte le forme. E non solo, anche granchi, seppie, polpi, conchiglie di tutti i tipi e coralli. Insomma, sembra di essere a Disneyland.
Un consiglio: prima di entrare in acqua per lo snorkeling, datevi molta crema solare sulla schiena e sulle gambe! Si prendono dei colpi di sole da paura, altrimenti. Io addirittura tenevo una maglietta.

Poi, naturalmente, ci vuole un po' di fortuna. Un giorno, ad esempio, ero sulla barriera, verso l'esterno, verso l'oceano insomma, con non so quante migliaia di metri di acqua sotto di me, l'oceano alle spalle e la barriera di fronte. A un certo punto mi sono voltato e ho visto una manta! Grandissima, lenta, maestosa. Che naturalmente mi ha spaventato, almeno finché non ho realizzato che era un "mostro buono" che mangia plancton e si fa gli affari suoi. E allora è subentrata la gioia di aver visto di fronte a me un animale del genere. Il bello di queste esperienze è che sono uniche, non sei allo zoo, ti stanno capitando, in quel momento.

E' vero però che a parte il mare, alle Maldive, non c'è altro. Ma vi garantisco che se siete come me, vi basta alla grande. Prima di stufarmi io avrei impiegato almeno ancora un mese.