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CIttà del Messico è la città più inquinata che abbia mai visitato. Non è una leggenda metropolitana. Fai fatica a respirare, un po' per l'altitudine, e un po' perché i veleni nell'aria sono davvero eccessivi. Milano al confronto sembra un paese di montagna. Ok, se diamo tempi ad Albertini, magari riusciremo a portare via il titolo di città più inquinata a Città del Messico, ma per ora... Però la città non è solo inquinata, offre anche cose interessantissime. C'è
un museo antropologico da visitare per forza, e, spettacolarissimo, nelle
vicinanze, il sito archeologico di Teotihuacan. E poi c'è la vita di Città del
Messico, i mariachi che cantano in piazza (a volte bene, a volte ti viene voglia
di ammazzarli tanto sono penosi), i ristoranti dove si possono assaggiare le
specialità messicane (vere, non quelle che si trovano in Italia) e dove devi
SEMPRE dire per favore, non piccante, perché il concetto di non
piccante di un messicano è un livello di peperoncino che può uccidere anche
alcuni germi, figurarsi le vostre papille gustative. Il piccante messicano non
trova un corrispondente nella nostra lingua (e sulla nostra lingua!). La
convenzione di Ginevra dovrebbe proibire alcune salse come armi improprie. Se parlate spagnolo, Città del Messico è ottima per comprare libri. Costano molto meno che in Italia e ci sono librerie grandissime e con tutto quello che un lettore può desiderare. Autori sudamericani qui quasi sconosciuti o del tutto sconosciuti, possono essere acquistati senza problemi. E anche libri tradotti in spagnolo dall'inglese o dal francese sono a volte interessanti. Lo so che un purista dovrebbe comprare solo libri scritti in lingua originale, ma leggersi un autore non italiano tradotto in spagnolo è come leggerlo in italiano, c'è pur sempre una traduzione... Una visita, oltre alla città in genere, passeggiando, che non dovete farvi
sfuggire, è la Torre Latino americana (spero di ricordarmi bene).
È un semplice grattacielo, ma dall'alto, soprattutto
se andate verso sera, vedrete uno spettacolo incredibile. La città è enorme, si
dice che abbia 22 milioni di abitanti, anche se nessuno lo sa, dato il degrado
di certe sue parti. La povertà di certi quartieri ricorda le favelas brasiliane,
niente strade degne di questo nome, niente acqua potabile, niente fogne o
servizi di alcun tipo, l'energia elettrica a volte c'è solo perché si vedono due
fili che scendono, a mezza campata, dai cavi della compagnia elettrica.
Naturalmente tutto ciò è pericolosissimo, un guasto può essere fatale, non c'è
nessun contatore o salvavita che scatti, ma così la corrente è gratis. Ogni
tanto arriva qualche poliziotto e fa staccare tutto. L'indomani, con scale di
legno appoggiate direttamente ai fili delle campate, si riattacca tutto. Vedendo
questo ci si sente un po' a disagio a fare il turista... Un'altra esperienza incredibile è prendere un taxi. Sì, prendere un taxi, avete letto bene. È un'esperienza che non dimenticherete. Se parlate spagnolo, ed osate dire qualcosa al taxista, potrete parlare di qualunque argomento per tutto il viaggio, dalla politica, a dove ci siano le donne più belle del Messico, al perché il Chiapas ha tutti i problemi che ha, alla corruzione, al traffico, all'inflazione, al prezzo delle cose in Italia ed in Messico. Tutte cose che mi sono successe. Interessantissimo, per lo meno se siete uomini (!), il fatto, confermato da più taxisti, che le donne più belle del Messico siano quelle del nord ovest del Paese. Parte che io ovviamente non ho visitato e non posso confermare. E ti pareva? Bisognerà tornare! A parte le chiacchiere, sempre piacevoli, quello che vi scombussolerà, sarà la guida. Beh, la guida... il modo in cui fanno andare la macchina. Dubito che i taxisti di Città del Messico abbiano la patente! Un'inversione a U su una strada a doppia corsia è del tutto normale (provata di persona), o sorpassi al limite dello scontro, o sorpassi di una coda ferma passando sul marciapiede, tra il palo del semaforo e il muro del palazzo, facendo scansare i pedoni, che, inopinatamente, camminavano proprio sul marciapiede (provato anche questo!). E altre infrazioni al codice per cui in Europa verresti arrestato e verrebbe ritirata la patente a tutti i componenti della tua famiglia, e anche a qualche amico, e al gatto si permetterebbe di uscire per strada solo dopo una rieducazione! Naturalmente dire che non avete fretta non serve a nulla. Il taxista ama stupire i turisti, non gli importa assolutamente che voi arriviate prima o dopo. Anche perché il concetto di ritardo, in Messico, è vago. Quando si arriva, si arriva. Siamo in America Latina, non a Stoccarda. Eccovi un po' di foto Ultimo aggiornamento domenica 13 ottobre 2002 23.43.24 +0200 |