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A proposito
degli affreschi succitati è probabile che essi siano
stati realizzati nel corso dell'800, integrati nel 1889, quando
si ha notizia dell'avvenuta esecuzione di alcuni ornati all'interno
del Santuario, e ripresi nel corso di questo secolo, sia per
l'estrema vivacità nei colori, sia perché vi è
rappresentata l'immagine del prospetto esterno del Santuario
che non è quella attuale, ma neppure quella che risultava
da alcune fotografie degli anni '20; lo stile stesso di alcuni
decori dovrebbe avvallare un'ipotesi in tal senso.
Lo sguardo del visitatore è comunque volutamente indirizzato,
come di consueto, verso il pregevole altare marmoreo sormontato
dalla statua della Madonna, attualmente racchiusa da una nicchia
ma che in origine doveva trovarsi in altra posizione forse al
lato dell'altare o all'ingresso della chiesa.
Per Quanto attiene la statua, le fonti sono discordi ma si pensa
di poterla attribuire alla fine del seicento od all'inizio del
settecento.
Secondo
lo storico Cambiaso è stata donata dal Senato nel 1654,
ed è opera dello scultore milanese Tomaso Orsolino. In
essa la S. Vergine è rappresentata con la palma della
vittoria nella mano sinistra, e il Bambino che tiene nella mano
destra la bandiera crociata della repubblica, sul braccio destro.
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Questa
iconografia fu poi copiata nel 1936 dallo scultore di Ortisei
che fece la statua lignea presente attualmente nell'atrio.
L'organo a canne è collocato in corrispondenza dell'ingresso
della chiesa. Esso appare sovradimensionato rispetto allo spazio
disponibile, trattandosi di un'aggiunta successiva ad un organo
preesistente di impianto settecentesco.
La facciata, conclusa al di sopra del cornicione con un timpano
semicircolare, risulta penalizzata da maldestri interventi di
rifacimento, che hanno eliminato del tutto le decorazioni esistenti,
nonché il rosone del timpano, sostituito da un orologio,
le grate ed i timpani a conchiglia delle finestre a piano terra,
il cornicione tra i due ordini di finestre, ed in generale ogni
veste decorativa, così come si può constatare dal
confronto con le vecchie fotografie esistenti.
Di un certo interesse risulta lo svettante e massiccio campanile
del 1900 con rivestimento in laterizio, che conclude il fronte
principale al di là dell'edificio della canonica. Il retro
è occupato dalla Casa del Pellegrino del 1906.
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