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...oggi ancora meno! ....ma quanto parlare con quei suoi occhi così profondamente neri ..sempre più infossati eppur sempre più vivi......... luce intensa a far da risonanza al suo grido muto e disperato: ...."ci sono ancora!" Quando tu parli con lui... non guardare la sua bocca... ma un po' più in alto... se sai leggere i suoi occhi ti dicono tutto. Cecilia Ossicini (1988)![]() ![]()
..ma non immaginavo sarebbe stato così. Avrei voluto accompagnarti dolcemente sulla soglia di quella porta ......al di la' della quale non si può più accompagnare. Avrei voluto dolcemente consegnarti a Chi da allora in poi si sarebbe preso cura di te... ....Invece, io..... concitatamente premevo le mie mani sul tuo petto! Faceva tanto contrasto quel mio intenso darmi da fare e quel tuo startene lì....ad aspettare.... Avrei voluto starti vicina, tranquillamente, per dar la forza a te! ......e...invece...eri tu che, stranamente, la davi a me. Avrei voluto tanto, in quei momenti, esser solo la figlia..e non il medico che, disperatamente rianimava te. Ancora sento, sotto le mie mani, il tuo torace magro ed i contorni del tuo cuore ! ....con quelle stesse mani....... ti ho toccato la fronte..... ormai troppo fredda...... e vi ho appoggiato un bacio! ......ciao papa' 17\10\1999 Cecilia Ossicini
di colore bianco ....sporco..... nell'aria un acre odore di grasso ti ricollega a cibi e profumi antichi! un buco, in alto, per il fumo. così polverosamente nero che non era poi così difficile immaginarsi la befana! appese ad uno spago ruvido con mollette di legno grezzo calze gialle di lana di pecora ....bitorzolute per arance e mandarini. Si piega quello spago sotto il loro peso ...morbido arco che contorna una magia! Cecilia Ossicini
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