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ANTONIO MARIA GIANELLI DAL VARA NEL MONDO POEMA MUSICALE DI FERNANDO MAINARDI Testo integrale
1. La pace nel piccolo borgo Il suono di queste campane ci riporta alla mente quello che
ascoltavano, alla fine del 1700, gli abitanti della Cerreta, un piccolo borgo
dellAlta val di Vara fra i monti che scendono a picco fino al fiume. Intorno alla
minuscola chiesetta vivevano circa sessanta abitanti dediti al lavoro dei campi. 2. Nasce un Santo Un vagito avvertì che, per volere di Dio, era nato Antonio Maria Gianelli e che la madre Maria era salva. (canto)
4. Il lungo percorso Tutti i giorni percorreva i quasi quattro chilometri di mulattiera. Una lunga marcia, battuta nei mesi invernali dai venti freddi e dalla pioggia ma tutta un fiore in primavera, con una colonna sonora meravigliosa: il canto di allodole, capinere, merli e la vista di scoiattoli, lepri, volpi. E poi lincontro con i ragazzi di Castello e lo studio, sotto la guida di Don Francesco Ricci prima e in un secondo tempo di Don Antonio Arbasetti e Don Castellano. Una tavola marmorea affissa al lato dellingresso della canonica di Castello, ricorda le sensazioni provate dal piccolo Antonio Maria incontrando i suoi insegnanti e amici. 5. Castello e gli amici (canto)
7. Il primo grande dolore Nellanno 1813 diventa coadiutore del vecchio abate in S. Matteo. Il veccho abate muore. E in quella tristissima circostanza che il giovane sacerdote dimostra di possedere una purezza danimo cristallina rifiutando con sdegno il ballottaggio dei voti con un altro aspirante al prestigioso posto. Il giovane Antonio Maria cammina per i vicoli di Genova ammirando e pregando innanzi alle numerose e meravigliose Madonnine che rendono ancora più splendida la città. Genova, è risaputo, è posta sotto il segno della Madonna. Va ricordato che buona parte delle prose e dei versi in area genovese e ligure, sono testi devozionali o preghiere, rivolte soprattutto alla Vergine. 8. Maduni-nna Ma ciò che più conta è che la comunicazione di tipo religioso, in queglanni avviene in latino e in volgare locale.
9. Il dolcissimo sguardo Nel 1822 Antonio Maria Gianelli viene nominato Rettore di Disciplina. Nel 1826 il Cardinale Lambruschini lo nomina Arciprete. Nel presentarlo alla Parrocchia di S.G.Battista di Chiavari, lalto prelato così si esprime "Vi mando il più bel fiore del mio giardino". Chiavari, con il suo Cristo nero con il dolcissimo sguardo della Madonna dellOrto, accoglie con entusiasmo il trentenne arciprete che mai ha deluso i fedeli organizzando con fraterno amore una seria attività a favore del suo prossimo. Il capolavoro di Antonio Maria Gianelli resta, senza ombra di dubbio, la fondazione dellIstituto per le figlie di Maria Santissima dellOrto che, in onore al fondatore, verranno chiamate Gianelline. Questo accade nellanno1929.
10. Vittime della peste Nella primavera del 1835, in netto contrasto con la natura tutta in fiore, anche a Chiavari fa la sua apparizione la terribile peste. In quella drammatica circostanza si vivono giorni di pubblica follia. Gente disperata corre per le strade in cerca daiuto. Chi urla, chi piange, altri che camminano per le strade come automi inebetiti. I pochi medici presenti, raccomandano il rispetto delle norme igieniche e la calma ma la parola peste terrorizza tutti. Le autorità si preoccupano per il pericolo di vedere infettata lintera popolazione. I più colti ben sanno che la grave malattia contagiosa trasforma le ghiandole linfatiche in bubboni concedendo poche ore di vita. I fedeli si stringono attorno al loro arciprete implorando misericordia
al Signore.
12. La consacrazione a Vescovo Il giorno 6 maggio, Antonio Maria Gianelli, presta giuramento nelle mani di Carlo Alberto, re dello stato Sabaudo e viene consacrato Vescovo di Bobbio.
13. Maria, la madre La madre Maria si preoccupa per lintenso lavoro del figlio ma lui, instancabile e determinato, fa rifiorire le parrocchie decadute dando nuovo impulso a tutte le opere di bene. Nelle sue memorie scrive "Non importa che io viva o che sia sano o malato, importa che io adempia alla Sua volontà". Riferendosi allIstituto delle figlie di Maria da lui fondato afferma "LIstituto delle Figlie di Maria non è municipale, non è provinciale: è ligure, è nazionale, è universale, europeo. Il nostro pensiero sarà rivolto a ospedali, scuole, ospizi, carceri, educandati, ritiri, alloggi per sordomuti". Rivolgendosi alle Gianelline continua "Figlie di Maria e figlie mie, andate avanti con coraggio e confidate in Dio tanto più quando vi troverete più povere, più indifese, che Egli vi farà vedere che vi aiuta e che aiutando Lui anche i deboli diventeranno forti". Il 7 giugno del 1846 nel giorno della festa della Trinità, Antonio Maria Gianelli muore alletà di cinquantasette anni. Due giorni dopo Bobbio accoglie la cassa ornata di povertà.
14. Preghiera Le campane mandano rintocchi nella valle e la gente ripete "Era un santo, era un santo, era un santo!". (canto) Trascrizione © paolis2000 - Tutti i diritti riservati
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