L'Accreditamento di Eccellenza delle strutture
Residenziali per Anziani
Presentazione di un progetto di ricerca dell'Istituto
Superiore di Sanità
Bologna - Istituto Giovanni XXIII
Venerdì 6 aprile 1999-04-20
Paolo Minerva:
Esperienze di Visite di Accreditamento - il gruppo di visita
Il significato della visita e gli aspetti qualificanti di questa esperienza dal punto di vista dei visitatori, si declinano sostanzialmente su quattro versanti.
- il versante dell' "INCONTRO" con la struttura visitata e i suoi operatori
- il versante del lavoro D'EQUIPE all'interno del gruppo di accreditamento
- il versante dell'ARRICHIMENTO PROFESSIONALE derivante dalla conoscenza della struttura
- il versante dell'accrescimento globale di una CULTURA dell'assistenza orientata al confronto e alla qualità
L'INCONTRO
La visita di accreditamento rappresenta un esperienza umana e relazionale prima ancora che professionale, e sappiamo, peraltro, come la dimensione umana e relazionale sia nel nostro mestiere connessa a quella professionale.
Trovo che sia un ottimo esercizio, oltre che una premessa indispensabile, quello di entrare in casa d'altri in punta di piedi, con la consapevolezza di dare un servizio e imparare delle cose, prima ancora di valutare e giudicare.
E' una premessa che non mitiga il rigore dell'osservazione, ma lascia spazio alla dimensione dello scambio e del confronto, indispensabile perché l'esperienza della visita assuma la sua dimensione più positiva.
Affrontando con questo atteggiamento l'esperienza della visita, ci si accorge di come sia facile incontrare operatori che fanno le stesse cose in modo diverso, a volte anche migliore, rispetto alla propria realtà, e ci si accorge di come sia ricco e variegato il mondo dell'assistenza agli anziani; così come ci si accorge che alcuni problemi rilevati nella proprio ambiente di lavoro siano presenti anche in altre realtà, e rappresentano quindi aspetti normali, che si possono socializzare, così come si possono socializzare le soluzioni.
IL LAVORO D'EQUIPE
Un altro esercizio estremamente utile e significativo del lavoro di accreditamento è rappresentato dalla necessità e piacere di lavorare per tre giorni intensamente e a stretto contatto col gruppo di persone che compongono lo staff, professionisti di diversi ambiti e con i quali ci si deve confrontare, si devono definire strategie, valutare risultati, a volte rincorrersi (dopo la visita) per recuperare i report individuali che compongono il documento finale di restituzione; tutte occasioni di scambio professionale, confronto
Ho sempre incontrato persone animate da grande passione, e vorrei cogliere questa occasione per ringraziarle pubblicamente per la grande ricchezza che ho ricevuto da loro in questo lavoro.
Credo che con maggiori risorse a disposizione é possibile migliorare l'efficacia del gruppo, prevedendo un periodo di lavoro più lungo presso la struttura visitata, soprattutto per quanto riguarda la parte seguente la visita vera e propria, quella della redazione del rapporto, che dovrebbe avere tempi più bevi di quelli che mediamente sono stati necessari fino ad ora.
Del resto una permanenza più lunga di uno o due giorni presso la struttura, finalizzata a una prima redazione del rapporto, permetterebbe di verificare direttamente in sede dati mancanti o osservazioni di aspetti particolari che possono essere sfuggiti nel corso della visita vera e propria.
ARRICHIMENTO PROFESSIONALE
L'esperienza delle visite accresce la visione d'insieme del panorama dei servizi residenziali per gli anziani, e traccia una sorta di mappa che può in qualche modo fare intuire qual'è la direzione dello sviluppo futuro, quali gli ambiti in cui si crea maggiore innovazione.
In questo senso, tra i vari, interessanti elementi di novità uno mi ha colpito particolarmente, l'ambito degli interventi che in senso generale possiamo definire interventi di animazione.
Credo che sia l'ambito di intervento che si svilupperà maggiormente nei prossimi anni, e che probabilmente avrà bisogno di essere considerato con maggiore attenzione dai legislatori regionali che assegnano un ruolo ancora troppo marginale a questa funzione.
Abbiamo visto in tante occasioni lavorare insieme animatori e fisioterapisti, come ad interpretare, in maniera intelligente, e non sempre scontata, un continuum riabilitativo tra le due funzioni.
Abbiamo visto spesso gli addetti all'assistenza e gli infermieri lavorare insieme agli animatori nella realizzazioni di attività che evidentemente sono intese, giustamente e sempre più frequentemente, come integrate e connesse all'intervento assistenziale e comunque legate strettamente alla salute psico-fisica dell'anziano, e neanche questo è sempre scontato.
Mi sono convinto sempre di più che quest' area di intervento nelle residenze per anziani può rappresentare una chiave di volta importante per una qualificazione generalizzata del lavoro sugli anziani, a condizione che venga recepita a livello istituzionale attraverso:
- l'incentivazione della ricerca e delle sperimentazioni
- la creazione di standard più elevati
- la definizione di un profilo omogeneo dell'animatore a livello nazionale o meglio ancora a livello europeo, con l'ipotesi di una definizione professionale che sia più vicina al concetto di "terapista dell'animazione" che al concetto di animatore/educatore ma è una questione di termini, l'importante è concordare sui contenuti, sottolineare una funzione di intervento specifico e sufficientemente rivalutata.
Credo che in questa direzione si trovino modalità innovative di miglioramento della qualità della vita degli anziani costretti in residenza, sicuramente connesse ad effetti di benessere che altrimenti si rincorrerebbero impropriamente attraverso interventi di carattere farmacologico-contenitivo (e penso in particolare a tutti gli interventi possibili sulle demenze).
Non tralascerei in questo quadro, in una visione più generale, la possibilità di sviluppo di una professionalità che anche in termini di posti di lavoro, può rappresentare una prospettiva per molti giovani, coerente e necessaria ai nuovi bisogni dell'attuale società.
LA CULTURA
L'ultimo e non meno importante versante è quello
del favorire una cultura del confronto, della qualità, nei visitatori
prima ancora che nei visitati.