Fiaba nel mare d'agosto
(o canzone dell'amore impossibile)
Dal tempo antico di un'altra vita
Il Sole sorge ogni giorno tenace
A perpetuare il suo destino
Che é anche ricerca della sua pace.
Ogni giorno all'alba comincia il rito
Che lo concede alla nuova speranza
Di asciugare il mare di lacrime
Che la sua Amata un tempo versò.
Se guardi bene all'orizzonte
Quando si alza ancora tiepido e fioco
Lo vedi il Principe di un tempo
Che in Sole caldo si trasformò.
Il tempo scorreva troppo in fretta,
Come il fiume dalla cascata;
I due si amavano come nessuno
Ma una vita intera non bastò
Per costruire il loro amore
Per mettere fine al loro dolore
Di non potere esprimere amore
Se non nel castello del dolore.
Il mito racconta che un dio pietoso
Si prese a cuore la sofferenza
Del principe e della sua amata
E un incantesimo si inventò.
E da allora, e per un tempo infinito,
Il Sole si alza ogni mattina
La Luna invece secondo la "luna",
Per incontrarsi, vedersi, toccarsi.
L'uno e l'altra tramontano sempre
Per risorgere il giorno seguente
L'Una piangendo a gonfiare il mare
Sole cercandolo di asciugare.
Paolo Minerva (Agosto 1997)