Ancora Domenica
Morirò di domenica,
Schiantato contro i miei pensieri,
Ingoiato dal vortice di un lavandino.
Vittima della mia parte più derelitta
Quella che conosce il vuoto dell'anima,
La noncuranza.
Cresciuta troppo, come impazzita,
Fino a impedirmi di giocare con la realtà.
Inventatemi una domenica di gioco,
Dove un bambino possa stare quieto,
Oppure toglietela di torno;
Non sono capace trattenere il respiro
per un'intera giornata.
Morirò di domenica,
Per un unica volta,
Perché non avrò niente di meglio
Da dedicarmi.
Paolo Minerva (17-3-.98)