Paolo’s equipment

Paolo, normalmente, usa una Gibson L-5CES del 1970 equipaggiata con un pick up attivo Bartolini TXE alla tastiera alimentato a 18v progettato da Bartolini su specifiche di Tuck. I controlli di tono sono stati by-passati.
Le corde utilizzate sono Ernie Ball round-wound (0.11, 0.14, 0.18, 0.28, 0.46 e 0.56) con una action medio-alta (12/64 di pollice dal 12° tasto al top della 6° corda, 8/64 di pollice dal 12° tasto al top della 1° corda).
Il ponte originale in legno è stato sostituito con un “tune-o-matic” a regolazione singola con inserti in metallo. L’angolazione del pick-up Bartolini TXE attivo è di 23/64 di pollice dal pick up alla 6° corda, 10/64 di pollice dal pick up alla prima corda. Quanto sopra allo scopo di ottenere un suono più trasparente, definito sugli acuti, che facesse sentire gli armonici e il suono delle corde…
Niente ampli: la chitarra, passando per un pedale volume (Ernie Ball o Morley) entra direttamente nel mixer. L’unico effetto usato è il riverbero (attualmente Yamaha SPX990).
Il suono viene equalizzato attraverso i controlli di un WHITE 4400 Eq parametrico. Oltre alla L5 Paolo possiede un’Ibanez mod. Pat Metheny ed una piccola travel guitar appositamente costruita dal liutaio Carlo Pierini .
Entrambe le chitarre sono equipaggiate con le stesse elettroniche dell’”ammiraglia” e suonano in maniera molto simile a questa. Se fossero scambiate durante una serata in molti non se ne accorgerebbero…
La travel guitar è stata realizzata nel 2001 per consentire a Paolo di portarla con sé al JazzCampWest in California. Il suo design originale, la scorrevolezza della tastiera e la brillantezza del suono l’ hanno fatta molto apprezzare dai chitarristi americani presenti al Camp.