Impermanenza
La paura che l’impermanenza risveglia in noi
(che nulla è reale in assoluto e nulla permane a lungo) è, come veniamo a scoprire,
la nostra migliore amica poiché ci porta a domandarci:
Se ogni cosa muore e cambia, cos’è veramente reale?
C’è qualcosa dietro le apparenze?
C’è qualcosa, infatti, a cui possiamo risalire
e che sopravvive a ciò che chiamiamo morte?
Lasciando che queste domande ci colmino imperativamente e riflettendo su di esse,
lentamente ci troviamo a maturare una svolta profonda nel modo in cui osserviamo ogni cosa.
Iniziamo a svelare e realizzare in noi un “qualcosa”
posto al di là di tutti i cambiamenti e le morti del mondo.
Appena ciò accade, catturiamo ripetute e illuminate visioni
delle vaste implicazioni che sottendono alla verità dell’impermanenza.
Giungiamo a scoprire una pace profonda,
una gioia e fiducia in noi stessi che ci riempie di meraviglia
e gradualmente genera i noi la certezza che c’è in noi “qualcosa” che nulla distrugge,
che niente può alterare e che non può morire.
Sogyal Rinpoche
Illuminazione e Compassione
Illuminazione e Compassione
procedono mano nella mano.
Ovvero sono come
una mano in un guanto.
Desmond Chong
A tutti gli esseri senzienti
Vivi in amicizia
e svolgi i tuoi compiti,
porrai rimedio ai tuoi dolori.
Lascia cadere passioni e odio,
come il gelsomino lascia cadere
i suoi fiori appassiti.
Il Dhammapada
Meditazione del mattino
Il Dharmakaya sta illuminando di luce il mattino.
Sedendo in silenzio, col cuore pacificato, sorrido.
Questo è un nuovo giorno:
faccio voto di attraversarlo in piena consapevolezza.
Il sole della saggezza presto splenderà ovunque.
Fratelli e sorelle, conducete con diligenza
la vostra mente in profonda meditazione.
Namo Shakyamunaye Buddhaya
Namo Shakyamunaye Buddhaya
Namo Shakyamunaye Buddhaya
Maestro Thich Nhat Hanh
Assenza dell'ego
E’ importante ricordare sempre
che il principio di “assenza dell’ego”, non significa:
in un primo momento c’era un ego,
ma chi è buddhista lo ha eliminato.
Al contrario, significa:
non c’è mai stato assolutamente alcun ego fin dall’inizio.
Realizzare ciò è chiamato “assenza dell’ego”
Sogyal Rinpoche
Lo Zen - 2
I Maestri Zen insegnano che la pura mente è l’eterna natura di Buddha.
Per realizzare l’illuminazione, per divenire consapevoli della propria natura di Buddha,
è necessario andare oltre la nostra ordinaria mente fatta di pensieri.
Quando siamo liberi dalle nostre proiezioni e idee,
possiamo essere consapevoli della Realtà che pervade ogni cosa.
Insegnante di Dharma
Lo Zen - 1
Gli insegnamenti dello Zen sono intrinsecamente paradossali,
questo poiché l’obiettivo dello Zen non può essere descritto a parole.
I grandi Maestri dello Zen, spesso sembrano esprimersi per enigmi
poiché cercano di indirizzare i discepoli verso la natura di Buddha,
una consapevolezza che pervade ogni cosa
e che, tuttavia, elude la presa della comprensione razionale.
Insegnante di Dharma
Dov'è il Buddha?
Isolarsi in un tempio
non ha alcun senso per chi vuole conoscere il Buddha.
Chi si comporta in questo modo
dimostra di non essere un vero discepolo del Buddha.
Il Buddha è là dove qualcuno soffre.
Maestro Thich Nhat Hanh
Buddha: non ancora!
Non vi aspettate che gli altri si comportino come dei Buddha,
nemmeno gli “insegnanti” di Dharma o gli altri “anziani”,
semplicemente perché in realtà la maggior parte di loro
è lontana dall’essere un Buddha.. finora.
È meglio sforzarsi personalmente di essere come un Buddha,
piuttosto che aspettarsi che lo faccia qualcun altro.
Moltissima sofferenza proviene dalle aspettative;
è una forma di attaccamento, una causa di sofferenza.
Più vi aspettate che gli altri siano dei Buddha,
più voi stessi siete lontani dal diventare un Buddha.
Maestro Shian
Spazio mentale
Quando si medita,
è essenziale creare interiormente il giusto ambiente mentale.
Tutti gli sforzi e le difficoltà derivano dal non essere spaziosi,
quindi creare il giusto ambiente è vitale
perché la meditazione sia veramente tale.
Quando l’umorismo e la spaziosità sono realmente presenti,
la meditazione sorge senza sforzo.
Sogyal Rinpoche
Vedere i propri atti
Non lasciate cha si indaghi sugli errori altrui;
non lasciate che ci si interessi alle mancanze e agli atti altrui.
Ma che ciascuno esamini e veda chiaramente i propri atti,
siano essi compiuti oppure omessi.
Il Buddha (Dhammapada 50)
Non paura
Non avemmo paura della nascita,
perciò nascemmo umani.
Non dovremmo temere la morte,
per rinascere nella Terra Pura.
Desmond Chiong
Addestrare la mente
“Addestrare” la mente,
non significa in alcun modo soggiogarla con la forza
o sottoporla a “lavaggio del cervello”.
Addestrare la mente, significa innanzitutto
capire direttamente e concretamente come la mente funziona,
una comprensione che deriva dall’insegnamento spirituale
e dall’esperienza personale della meditazione.
Quindi usiamo quella comprensione per addomesticare la mente
e lavorare con essa in modo abile, rendendola più flessibile,
così che diventiamo maestri della nostra mente e la possiamo utilizzare
al suo meglio e per fini di massimo beneficio.
Sogyal Rinpoche
Il dolore
Nella vita, comprendere il dolore,
rende possibile il sorgere della saggezza.
Allo stesso tempo è importante
essere consapevoli che non bisogna
assecondare l’attaccamento al dolore.
Desmond Chong
Il Dharma: fallo vivere
Così come ogni altro insegnamento religioso o filosofia secolare,
il Buddhadharma da sé non può fare nulla.
Coloro che si dedicano ad esso dovrebbero farlo vivere,
con i loro pensieri, le loro parole, le loro azioni.
Insegnante di Dharma
Meditazione
Qualunque cosa vedi, qualunque cosa odi,
lasciala così com’è, senza trattenerla.
L’ascia l’udire nell’udire,
lascia il vedere nel vedere;
non lasciare che l’attaccamento entri nelle tue percezioni.
Sogyal Rinpoche
Trasformazione: difetti e virtù
Per essere virtuoso, conosci i tuoi difetti.
Per essere veramente virtuoso, liberati dei tuoi difetti.
Maestro di Dharma
Cos’è la compassione?
Non è semplicemente un senso di empatia
o il preoccuparsi della sofferenza di una persona,
non è solo una vampata di tenerezza verso la persona che avete di fronte,
o un’acuta sensazione di rispetto del suo dolore e delle sue necessità.
E’ anche e soprattutto una determinazione pratica e stabile
a compiere tutto ciò che è possibile e necessario
per riuscire ad alleviare la sua sofferenza.
Dharma Teacher
Esperienze e realizzazione
Continuando a praticare la meditazione,
può capitarvi di avere ogni tipo di esperienza,
sia piacevole che spiacevole.
Potete sperimentare stati di estasi, chiarezza o assenza di pensieri.
In un certo senso, queste sono esperienze molto positive
e segni di un progresso nella meditazione.
Questo perché, se sperimentate beatitudine,
è un segno che il desiderio si è temporaneamente dissolto.
Quando sperimentate vera chiarezza,
è un segno che l’aggressività è temporaneamente cessata.
Se sperimentate uno stato di assenza di pensiero,
significa che la vostra inconsapevolezza è temporaneamente estinta.
Si tratta, quindi, di esperienze molto positive,
ma se se sviluppate un attaccamento verso di esse, allora diventano ostacoli.
Le esperienze non sono, in se stesse, la realizzazione;
ma se vi mantenete liberi dall’attaccamento,
esse divengono ciò che sono realmente e cioè
una risorsa, un nutrimento per la realizzazione.
Sogyal Rinpoche
Superare l’attaccamento
Come possiamo praticare per superare l’attaccamento?
Solo realizzando la sua natura impermanente;
questa comprensione, lentamente, ci libera dalla sua morsa.
Sogyal Rinpoche
La rinuncia
La rinuncia ha in sé sia tristezza che gioia:
tristezza perché comprendiamo la futilità delle nostre vecchie abitudini
e gioia perché una più vasta visione inizia ad aprirsi,
quando siamo in grado di lasciarle andare.
Non si tratta di una gioia ordinaria.
È una gioia che dà luce ad una forza nuova e profonda,
una sicurezza, un’ispirazione stabile che proviene dall’aver realizzato che:
non siamo condannati a subire le nostre abitudini,
possiamo effettivamente riemergere sopra di esse,
che possiamo cambiare e diventare molto più liberi.
Sogyal Rinpoche
Un messaggio fondamentale
Se si dovesse trarre un messaggio fondamentale dal concetto di rinascita,
questo potrebbe essere:
Sviluppate un cuore buono che cerchi di procurare agli altri gioia duratura,
e che agisca per difendere questa felicità.
Nutrite e praticate la gentilezza amorevole.
Il Dalai Lama ha detto:
“Non c’è bisogno di templi; né di complicate filosofie.
La nostra stessa mente-cuore è il nostro tempio;
la mia filosofia è la gentilezza amorevole.”
Sogyal Rinpoche
Cambiare
Quando vediamo con chiarezza,
possiamo cambiare.
Ayya Khema
Commento:
Anche quando non vediamo con chiarezza,
continuiamo a cambiare – anche se, generalmente, in peggio.
Insegnante di Dharma
La via semplice
Quando la mente è com’è,
anche le circostanze sono come sono.
Non c’è il reale,
né il non reale.
Senza dare importanza all’esistenza,
senza attaccarsi alla non esistenza,
non sei né saggio, né santo,
sei solo una persona comune,
che ha messo ordine nei suoi affari.
Semplice, così semplice.
Il laico P’ang
La pratica laica
Ben praticando la via del Buddha,
percorro la non-via.
Senza lasciare i miei affari ordinari di uomo,
il condizionato e il nome-forma,
tutto mi appare come fiori nel cielo.
Senza nome, senza forma,
lascio andare nascita e morte.
Il laico P’ang
Retta pratica
Praticate la calma, il silenzio,
padroneggiate i sensi.
Guardate profondamente nella sorgente della mente,
mantenetela sempre brillante e splendente,
chiara e pura.
Non fate sorgere una mente indifferente.
Maestro Hongren (602-675)
Retta visione del saggio
Il pericolo si origina dalla brama e dalle illusioni,
la società politica origina passioni, avversioni e illusioni.
Libera da brama,
libera dalla politica:
questa è la retta visione del saggio.
Sutta Nipata - 1.12
Retto atteggiamento verso la saggezza
Non innamoratevi della saggezza,
"saggezza" è un nome vuoto.
Non c’è alcuna verità speciale,
ma solo questa apertura spirituale radiante,
libera e senza ostacoli.
Non si consegue con le forme
né con una intelligenza colta.
Dai Buddha ai Maestri Zen,
tutti hanno trasmesso questo vero insegnamento,
con il quale si realizza la liberazione.
Maestro Te-shan (d. 867)
Percezione erronea
La pura natura originale è l’assoluto.
Tuttavia, quando la mente è contaminata,
la natura originale rimane celata.
Allora, l’assoluto diventa,
nella nostra percezione erronea, il relativo.
Maestro, venerabile monaca Cheng-Yen
Retta concentrazione
La natura di tutte le cose è illusoria ed effimera,
coloro che hanno una percezione dualistica guardano la sofferenza come fosse gioia,
come chi lecca il miele dalla lama affilata di un rasoio.
Come sono miserevoli coloro che si attaccano stolidamente alla realtà dei sensi:
volgete la vostra concentrazione all’interno, miei cari amici.
Nyoshul Khen Rinpoche
Consapevolezza
Questa sola parola “consapevolezza” è la fonte di ogni meraviglia.
A causa dell’ignoranza di questa consapevolezza, sorge il segno del sé.
Una volta che si presuppone che esista un “io” o un “mio”,
sorgono automaticamente attrazione e repulsione.
Maestro Chinul
Praticare la Via
Coloro che praticano la Via, non dovrebbero cercare al di fuori.
L’essenza della mente non ha contaminazioni;
essa è originariamente completa e perfetta in sé.
Solo, distaccatevi dai fenomeni illusori,
ed essa illumina la realtà così com’è.
Maestro Chinul (1158-1210)
Crisi di identità
Qual è la tua vera identità?
Il tuo corpo di quando eri bambino,
di quando sarai cadavere,
o così com’è adesso?
Perché l’uno dovrebbe essere più reale di un altro?
Perché attaccarsi ad uno qualunque di essi?
Qual è la tua vera identità?
La tua mente di quando eri bambino,
o di quando sarai morto,
o la tua mente di adesso?
Perché l’una dovrebbe essere più reale di un’altra?
Perché attaccarsi ad una qualunque di esse?
Maestro Shiqin
L’intuizione del Buddhismo
L’intuizione sempre rivoluzionaria del Buddhismo,
è che vita e morte sono nella mente e da nessun’altra parte.
La mente si rivela quale base universale dell’esperienza,
creatrice della felicità e della sofferenza,
creatrice di ciò che chiamiamo vita
e di ciò che chiamiamo morte.
Rigpa Glimpse
Il vero tesoro
La mente che non è sempre
prigioniera dei dettagli,
è il tuo solo e vero tesoro.
Cessa di attaccarti ai singoli particolari
E resta silenzioso per ascoltarla.
La mente che vede chiaramente i fenomeni,
ma non ne resta prigioniera,
è come un vasto specchio senza confini.
Ji Aoi Isshi
Insegnare le domande
Il Buddha non era il tipo di maestro che semplicemente rispondeva alle domande.
Egli insegnò anche quale tipo di domande porre.
Egli aveva capito il potere delle domande:
esse danno una forma ai buchi oscuri della vostra coscienza e forzano quella forma,
- sia essa valida o no – sulle risposte che sperate possano colmare quegli stessi buchi.
Anche se usate la corretta informazione per rispondere ad una domanda errata,
essa potrebbe assumere la forma sbagliata.
Se poi usate quella risposta come uno strumento,
siete sicuri che l’applicherete alla situazione sbagliata
e otterrete dei risultati erronei.
Thanissaro Bhikkhu
Impermanenza
Una delle principali ragioni per cui abbiamo così tanta ansia nell’affrontare la morte
è che ignoriamo la verità dell’impermanenza.
Nella nostra mente, i cambiamenti significano sempre perdita e sofferenza.
Riteniamo che la durata stabile procuri sicurezza, mentre l’impermanenza no.
Ma l’impermanenza è come una di quella persone che incontriamo nella nostra vita,
difficili e preoccupanti all’inizio, ma dopo una più profonda conoscenza,
assai più amichevoli e meno pericolose di quanto avremmo potuto immaginare.
Rigpa Glimpse
Vera natura della mente
Quando realizzate pienamente che la natura della vostra mente
è la stessa natura della mente del maestro,
da quel momento, voi ed il maestro non potete più essere separati.
Poiché il maestro è uno con quella natura della vostra mente
che è sempre presente, così com’è.
Rigpa Glimpse
Semplicemente, sono
Quando dimoro nella natura della mente,
la mente ordinaria non è più manifesta.
Non c’è bisogno di sostenere o rafforzare un’intuizione di essere:
semplicemente, sono.
Una fondamentale fiducia è presente.
Non c’è nulla di particolare da fare.
Lama Thubten Yeshe
Mente meditativa
Senza una mente meditativa e senza esperienza,
il Dharma non può sorgere nel cuore,
perché il Dharma non è nelle parole.
Maestro Ayya Khema
Come una montagna
La Mente nobile e generosa è come una montagna,
stabile ed equanime.
Simile all’oceano,
è vasta e aperta e guarda ogni cosa
dalla più ampia prospettiva.
Maestro Dogen (1200-1253)
Natura di Buddha
Quale che sia la nostra vita, la nostra natura di Buddha è sempre presente.
Ed è sempre perfetta.
Si dice:
“Né i Buddha la possono migliorare, nella loro infinita comprensione;
né possono gli esseri senzienti guastarla, nella loro apparente infinita confusione.”
Rigpa Glimpse
Agire
Agire significa essere veramente osservatori di qualunque pensiero possa sorgere,
sia esso salutare o non salutare, guardandone in profondità la natura,
senza analizzare il passato, né immaginando il futuro,
senza permettere alcun attaccamento alle esperienze piacevoli,
né lasciandosi soverchiare dalle situazioni difficili.
Così facendo, cercherete di realizzare e mantenere uno stato di grande equilibrio,
ove ogni cosa, sia essa bene o danno; pace o dolore, sarà priva di una reale identità.
Dudjom Rinpoche
La psicologia buddhista
Conseguire la libertà dagli attaccamenti è molto difficile,
specialmente in una società materialistica.
Tuttavia, anche se è difficile,
occorre sperimentare come la psicologia del Buddha
riesca ad offrire una perfetta salute mentale,
libera dagli estremi e dagli eccessi.
Lama Yeshe
Presenza mentale
Vivete in ogni momento,
mentre compiete il vostro dovere, fatelo pienamente;
quando guidate, guidate consapevolmente;
quando parlate, parlate con attenzione e cura.
Non è difficile, ma ci vuole pratica.
Alle volte sarete mentalmente presenti, alle volte no.
Va comunque bene; praticate.
Harvey So Daiho
Ogni cosa è interconnessa
Ogni cosa è inestricabilmente interconnessa:
giungiamo a comprendere che siamo responsabili
di ogni cosa che facciamo, diciamo o pensiamo.
Responsabili, perciò, nei confronti di noi stessi,
di ognuno e di ogni cosa.
Responsabili nei confronti dell’intero universo.
Rigpa Glimpse
Moralità
Nell’osservare i principi morali,
un buddhista non dovrebbe considerare solo se stesso,
ma avere riguardo anche per gli altri, animali inclusi.
La moralità, nel Buddhismo,
non è fondata su di una rivelazione assoluta,
né è un’ingegnosa idea di una mente eccezionale.
E’ invece un codice di comportamento razionale e pratico,
basato su personali esperienze e fatti verificabili.
Maestro Narada Mahathera
Autentica presenza
Quando praticate la meditazione,
è importante non restare invischiati nei commenti mentali,
nelle analisi o nel dialogo interno.
Non scambiate per consapevolezza
lo scorrere delle osservazioni nella vostra mente, quali:
“Ora sto inspirando, ora sto espirando”.
La cosa veramente importante,
è l’autentica presenza.
Rigpa Glimpse
La Via della Trasformazione
Imparando a considerare le cose
da un differente punto di vista,
si possono trasformare le offese,
il risentimento ed il rancore
in forza e solidità.
Maestro, venerabile monaca Cheng-Yen
La Via di mezzo
In tutte le cose dovremmo mantenere la via di mezzo.
Gli estremi sono un pericolo molto serio.
Tagliare la testa del nostro nemico,
non è un azione di persone spirituali.
La via di mezzo non è né bianca né nera.
Pratichiamo la Via di mezzo con serena consapevolezza.
Lasciamo tutte le cose sorgere e cadere,
gustiamo ogni momento così com’è.
Harvey So Daiho
Maestri di felicità
Ogni cosa può essere usata come un invito alla meditazione.
Un sorriso, un viso nella metropolitana, la visione di un piccolo fiore,
il modo in cui il sole illumina i vasi di fiori di una finestra.
Siate attenti ad ogni segno di bellezza e grazia.
Siate presenti ad ogni momento.
Lentamente, diverrete maestri nel creare la vostra felicità.
Rigpa Glimpse
Calmo viaggiatore
Non lasciare nulla dietro di te
e lascia il futuro da parte.
Non afferrarti a ciò che resta in mezzo;
diventerai allora un calmo viaggiatore.
Sutta Pipata
Preoccuparsi
Preoccuparsi è come una sedia a dondolo:
ti dà qualcosa da fare,
ma non ti porta da nessuna parte.
Insegnante di Dharma
La pratica del karma
Il karma non è qualcosa di complicato o filosofico.
Karma significa vigilare sul corpo,
vigilare sulla parola e vigilare sulla mente.
Cercare di mantenere queste tre porte più pure possibile,
è la pratica del karma.
Lama Thubten Yeshe
Cosa chiede il Dharma
L’insegnamento del Buddha non impone ad alcuno
di ritirarsi dal mondo e votarsi all’eremitaggio,
a meno che questi non lo si senta assolutamente necessario.
Il Dharma chiede ad ognuno di liberarsi dall’illusione di un sé,
di purificare la propria mente-cuore, di abbandonare la sete di piacere
e di condurre una vita equilibrata.
Buddhacarita
Mente e percezioni
Devi solo comprendere che,
anche se la mente si manifesta nelle percezioni,
non è né parte di esse, né separata da esse.
Non dovresti cercare di analizzare queste percezioni,
né riflettere affatto su di esse;
ma non devi cercare la mente una, come fosse da queste separata.
Non devi attaccarti ad esse, né cercare di abbandonarle,
non dimorare in esse, non cercare di respingerle.
Sopra, sotto e tutto intorno a te,
tutte le cose si manifestano spontaneamente,
poiché non c’è alcunché fuori dalla mente di Buddha.
Maestro Huang-po
La comprensione non può essere praticata
La comprensione non può essere praticata.
E' stata fatta un po' di confusione tra comprensione e presenza mentale.
Sono collegati, ma distinti.
"Sati", o presenza mentale, implica che ci sia azione della mente.
Noi volutamente ci disponiamo a prestare attenzione alle nostre menti.
Esercitiamo uno sforzo.
La comprensione è diversa.
La comprensione è priva di qualsiasi azione.
La mente semplicemente "comprende”.
Non c'è alcuna azione qui,
solo una comprensione raccolta e spontanea che semplicemente "vede".
Qui la presenza mentale è la causa e la comprensione è l'effetto.
Non puoi praticare o addestrare un effetto.
Puoi solo praticare qualcosa che sia la causa di ciò.
Dobbiamo partire dalla presenza mentale
così che la comprensione possa sorgere in noi.
Thynn Thynn, in Living Meditation, Living Insight
da Everyday Mind, pubblicato da Jean Smith, a cura di Tricycle book
Mille tipi di abili discorsi
Se desideri indagare troppo, ciò può ostacolare la via.
Da parte tua, puoi affermare che il tuo lavoro è finito?
Se non puoi, allora nemmeno mille tipi di abili discorsi
potranno far accrescere la tua mente.
Dov’è il buon senso in diecimila tipi di pensieri?
Maestro Chih-men
Ecco cosa fare
Ecco cosa fare: nulla, assolutamente nulla.
Fare nulla è sempre la cosa migliore.
Così come c'è il tuono nel silenzio, così c'è pace nella vasta vacuità.
Lascia sbraitare le voci, abbi pace nella collera.
Sorridi molto. Inchinati molto.
L'umiltà è sempre una buona cosa.
In uno stagno tranquillo,
le pietre vengono inghiottite intere.
Siate felici.
Harvey So Daiho
L’importanza della consapevolezza
La consapevolezza è la radice del Dharma.
La consapevolezza è il corpo della pratica.
La consapevolezza è la fortezza della mente.
La consapevolezza è la via verso la saggezza
dell’innata natura risvegliata.
Nyoshul Khen Rinpoche
Buddha e mente ordinaria
Quasi tutte le persone portano davanti sé una grande asse,
così che non riescono a vedere oltre.
Pensano di essere solo la mente ordinaria,
ma se lasciano cadere la tavola riusciranno a capire:
“Oh, sono anche Buddha!
Come posso essere sia Buddha che mente ordinaria? È incredibile!”
Questa è l’illuminazione.
Shunryu Suzuki Roshi
Praticare l'equanimità
Il Buddha disse che quando praticate l’equanimità,
non ottenete assolutamente nulla.
Assolutamente nulla è qualcosa di meraviglioso.
Assolutamente nulla significa che non avete bisogno di nulla.
Avete già tutto.
Maestro Thich Nhat Hanh
La Comprensione, la Bontà e la Bellezza
La certezza che avete già dentro di voi, in forma essenziale,
la Comprensione, la Bontà e la Bellezza,
è veramente importante per la pratica della meditazione buddhista.
Comunemente, pensiamo di non valere poi molto.
Per questo, cerchiamo in altre persone, ciò che pensiamo di non avere.
Maestro Thich Nhat Hanh
Equanimità e distinzione
L’ Equanimità senza distinzione è una cattiva equanimità.
La distinzione senza equanimità è una cattiva distinzione.
Essere equanimi,
significa non avere né attaccamento né avversione
per questo o quello.
Percepire distinzione,
significa comprendere cosa è appropriato o inappropriato
per questo o quello.
Detto Zen
Interdipendenza
Se siamo interdipendenti con tutto e tutti,
perfino il pensiero, la parola e l’azione più piccoli e insignificanti,
avranno concrete conseguenze in tutto l’universo.
Sogyal Rinpoche
Il vero sentiero
Il vero sentiero è chiaro, di fronte ai tuoi occhi,
ma coloro che sono illusi e confusi
non riescono a riconoscerlo.
È un seme della coscienza.
Perciò, perché lo cerchi altrove?
Maestro Pao-chih
L’ostacolo è parte del sentiero
Gli ostacoli non ostruiscono il sentiero.
Attraversarli è avanzare sul sentiero.
Detto Zen
Vita intensa
E così, hai da fare.
Sei troppo occupato per poterti prendere cura di te.
E poi muori.
Qualunque cosa ti occupasse così tanto,
a questo punto non è più molto importante.
Insegnante di Dharma So Daiho
Un solo granello di realtà
Che tu sia un ingenuo novizio o un monaco anziano,
devi essere capace di vivo intelletto!
Non memorizzare inutilmente i detti di altri:
un solo granello di realtà è meglio di una grande quantità di illusioni.
Diversamente, continuerai solo ad ingannare te stesso.
Maestro Yunmen (864-949)
Mente vuota
Se la mente è vuota,
è sempre pronta ad accogliere qualsiasi cosa;
è una mente aperta a tutto.
Nella mente di principiante ci sono molte potenzialità,
nella mente esperta, poche.
Suzuki Roshi
Meditazione seduta
Cos’è questo insegnamento che chiamiamo
“Meditazione seduta”?
In questo insegnamento, “sedersi” significa:
non rendere attivo il pensiero,
“Meditazione” significa osservare la vera natura
e non essere confusi.
Patriarca Hui-neng
Cos’è la meditazione seduta ?
Allontanare noi stessi da tutte le distrazioni esterne,
acquietando la mente, è chiamato “sedersi”.
Osservare la natura interiore in perfetta serenità
è chiamato “meditazione”.
Patriarca Hui-neng
Il controllo della mente
Molte persone immaginano che il controllo della mente
sia qualcosa di simile ad una stretta, restrittiva sottomissione.
In realtà, il controllo è uno stato naturale,
ma non lo direste mai, vero?
Voi direste che la mente è incontrollabile per natura,
che è naturale per la mente essere incontrollata.
Ma non è così.
Quando comprendete la natura della vostra mente incontrollata,
il controllo sorge con la stessa naturalezza
con la quale emerge ora il vostro stato incontrollato.
Inoltre, il solo modo di ottenere il controllo sulla vostra mente
È di comprenderne la vera natura.
Non potete forzare la vostra mente,
il vostro mondo interiore a cambiare.
Né potrete purificare la mente punendovi fisicamente,
percuotendo il vostro corpo.
Sarebbe completamente impossibile.
L’impurità, il peccato, la negatività
o comunque vogliate chiamare l’errore,
è qualcosa di essenzialmente psicologico,
è un fenomeno mentale, per cui non potete fermarlo fisicamente.
La purificazione richiede un’abile combinazione di metodo e saggezza.
Lama Thubten Yeshe
Raccomandazione
Non crediate a nulla
sulla sola autorità di insegnanti o sacerdoti.
Accettate come vera e come guida per la vostra vita,
solo ciò che si accorda con la ragione e la vostra esperienza,
dopo una minuziosa investigazione.
Accettate solo ciò che contribuisce al vostro ed altrui benessere.
Signore Buddha
L’unico ostacolo
Ogni essere senziente è pronto
all’illuminazione in ogni momento.
L’unico ostacolo è il non riconoscere
la purezza e l’illimitatezza della natura di Buddha.
Possiamo avere una vaga idea della nostra natura illimitata,
ma non la riconosciamo pienamente.
Perciò restiamo focalizzati sull’io relativo, il sé.
Il Dodicesimo Tai Situpa
Discriminazione e percezione
A causa del nostro discriminare,
percepiamo le cose come sgradevoli oppure belle,
buone oppure cattive.
La perfezione assoluta non esiste nel mondo.
Quello che veramente è importante è accontentarsi.
Maestro, venerabile monaca Cheng-Yen
Perfino il Buddha morì
La sua morte fu un insegnamento per scuotere gli ingenui,
gli indolenti, e i troppo soddisfatti di sé,
per svegliarci alla verità che ogni cosa è impermanente
e la morte è un inevitabile realtà della vita.
Avvicinandosi alla morte, il Buddha disse:
Fra tutte le orme,
quella dell’elefante è la più grande.
Fra le meditazioni di consapevolezza,
quella sulla morte è la suprema.
Lama Thubten Yeshe
La meditazione insuperabile
Per penetrare nel profondo
della nostra vera natura.
Per conseguire una vitalità
efficace e solida in ogni circostanza,
nulla può superare la meditazione
nel pieno dell’attività.
Maestro Hakuin (1686-1769)
Chiara luce
Un campo di sconfinata vacuità
è ciò che esiste fin dal principio.
Dovete purificare, risanare, macinare o spazzar via
tutte le tendenze che avete eretto ad abitudini concrete.
Solo allora, potrete dimorare in uno stato di chiara luce.
Maestro Hongzhi Zhengjue (1091-1157)
La Mente Osservante
Consapevolezza è la mente osservante,
ma questa non resta al di fuori dell’oggetto osservato,
bensì va proprio dentro l’oggetto e diventa uno con esso.
Poiché la natura della mente osservante è consapevolezza,
la mente osservante non si perde nell’oggetto,
ma lo trasforma illuminandolo.
Proprio come la luce del sole
raggiunge e trasforma alberi e piante.
Maestro Thich Nhat Hanh
La Mente è come l'acqua
Mai imprigionata nel tempo e nello spazio,
la mente è ovunque.
La Mente Originale è come l’acqua che scorre libera,
la mente illusa è come il ghiaccio.
V’è un passo, nel Sutra del Diamante, che recita:
“La mente dovrebbe operare senza dimorare in alcun luogo”.
Maestro Takuan
La saggezza del risveglio
Quando i Buddha non si manifestano
e i loro seguaci sono scomparsi,
la saggezza del risveglio
irrompe nel mondo da sé.
Nagarjuna
Vera azione
Per sapere se l’acqua è calda o fredda, dobbiamo berla.
Allo stesso modo, per coltivare la spiritualità e comprendere il Dharma,
abbiamo bisogno di vera e autentica azione.
Maestro, venerabile monaca Cheng-Yen
Tre principi
Per trascendere la sofferenza della morte,
praticate questi tre principi:
1. non cercate mai la morte,
2. non temete mai la morte,
3. non aspettate mai che la morte arrivi.
Maestro Sheng Yen
Vivi la Via
Segui la verità della Via.
Rifletti su di essa, falla tua.
Vivila.
Sempre ti darà sostegno.
Non buttar via ciò che ti è dato,
non stender mano su ciò ch’è dato ad altri.
Ché la tua quiete non sia turbata.
Dhammapada
Crescita o caduta
Cresciamo con l’auto consapevolezza.
E cadiamo con l’auto compiacimento.
Maestro, venerabile monaca Cheng-Yen
Principi
Dovremmo usare i principi per gestire le situazioni,
non usare le situazioni per discutere i principi.
Maestro, venerabile monaca Cheng-Yen
Consanguineità
Morte e vita, altro non sono da reputarsi
che trasformazioni.
Le diecimila cose sono della stessa natura,
c’è una consanguineità che tutto attraversa.
Huai Nan Tzu (II secolo A.C.)
Il tuo Maestro
Dovunque tu andrai, troverai il tuo Maestro,
sempre che tu abbia occhi per vedere ed orecchie per udire.
Shunryu Suzuki Roshi
Illuminare gli altri
Per essere un Bodhisattva,
bisogna innanzitutto coltivare un buon carattere.
Si può illuminare gli altri
solo dopo essere riusciti a coltivare sé stessi.
Maestro, venerabile monaca Cheng-Yen
Saldi e sicuri
Dovremmo costantemente abbracciare la pace e la benevolenza
come costante addestramento della nostra mente.
In questo modo, saremo saldi e sicuri
perfino in situazioni di grande sofferenza.
Maestro, venerabile monaca Cheng-Yen
Illusi, illuminati e Bodhisattva
Da un lato siamo tutti illusi,
ma quando realizziamo questa nostra vera natura,
siamo illuminati.
E quando ci sforziamo per realizzarla,
siamo dei Bodhisattva.
Shunryu Suzuki Roshi
Il punto della pratica
Il punto importante della pratica spirituale
è di non cercare mai di fuggire la tua vita.
Bensì affrontarla,
completamente e con accuratezza.
Dainin Katagiri Roshi
Le debolezze altrui
Guardare le debolezze degli altri
equivale a raccogliere rifiuti nella nostra mente.
I più riescono a vedere le debolezze degli altri,
ma non i propri rifiuti.
Maestro, venerabile monaca Cheng-Yen
L’ascolto profondo è la via
Ascoltate in modo da dare all’altra persona un sollievo
ed una possibilità di esprimersi,
in modo che senta che finalmente qualcuno la capisce.
Se mantenete viva la compassione mentre ascoltate,
rabbia ed irritazione non potranno emergere.
Altrimenti, le cose che vi dirà,
toccheranno la vostra collera e la vostra sofferenza.
Solamente la compassione può proteggervi
dal divenire furiosi o pieni di disperazione.
La parola amorevole vi salverà.
L’ascolto compassionevole vi salverà.
Questo è un miracolo realizzato da noi stessi.
Maestro Thich Nhat Hanh
La potenza dei Precetti
I precetti sono enormemente potenti.
Per esempio, il solo non mentire in alcuna circostanza,
potrebbe essere un’unica pratica completa.
Infatti, appena si diventa totalmente onesti e autentici,
automaticamente sorge la saggezza della generosità equanime.
Jack Kornfield
Perdonare
Arrabbiarsi,
equivale a far sì che l’errore altrui punisca noi stessi.
Perdonare gli altri,
equivale a fare del bene a sé stessi.
Maestro, venerabile monaca Cheng-Yen
Significato ed essenza del Dharma
Il vero significato del Dharma,
deve essere sperimentato direttamente.
Nagarjuna
La vera essenza dell’insegnamento del Buddha,
dovrebbe essere praticato e realizzato;
non meramente studiato e accettato.
Insegnante di Dharma
Consapevolezza
La consapevolezza non è solo una parola o una trattazione del Buddha,
ma è uno stato mentale di profondo significato.
Significa che siamo presenti qui ed ora, in questo momento,
e che sappiamo cosa sta accadendo fuori e dentro di noi.
Significa essere coscienti delle nostre motivazioni e cognizioni
per trasformare i pensieri e le emozioni non salutari
in altrettante formazioni mentali salutari.
La consapevolezza è un’attività mentale
che, a tempo debito, eliminerà ogni sofferenza.
Maestro Ayya Khema
Il vero impegno
Innanzi tutto, non desiderare di divenire un futuro Buddha.
Il tuo unico impegno dovrebbe essere,
per quanto i pensieri si susseguano l’un l’altro,
di evitare l’attaccamento ad alcuno di essi.
Maestro Dogen
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