Insegnamenti

 

Insegnamenti

Pagina Cinque

 

 

Profonda essenza


 

Ogni volta che iniziamo la nostra pratica di meditazione,
siamo intimamente motivati dalla consapevolezza che noi, e tutti gli esseri senzienti,
abbiamo fondamentalmente la natura di Buddha come più profonda essenza.

Realizzarla significa liberarsi dall’ignoranza
e, finalmente, mettere fine alla sofferenza.


Sogyal Rinpoche

 

 

Cos’è la Visione?


 

Non è niente di meno che vedere il vero stato delle cose così come sono;
è sapere che la vera natura della mente è la vera natura di ogni cosa
ed è realizzare che la vera natura della mente è la verità assoluta.

Dudjom Rinpoche dice,

La Visione è la comprensione della nuda coscienza che comprende ogni cosa:
percezione sensoriale ed esistenza fenomenica, samsara e nirvana.

Questa coscienza ha due aspetti:
“vacuità” come assoluto e “apparenza” o “percezione” come relativo.


Sogyal Rinpoche

 

 

Questa via mi basterà


 

In armonia con il mio cuore,
ogni cosa si manifesta
in un unico accordo.

Guadagno e perdita,
non mi interessano;
questa via mi basterà
fino alla fine dei miei giorni.


Wen-siang (1210-1280)

 

 

Vero sé


 

Il vero sé è non-sé,
è la consapevolezza che il sé è fatto solo di elementi di non-sé.
Non c’è separazione fra il sé e l’altro
ed ogni cosa è interconnessa.

Appena siete consapevoli di ciò,
non siete più intrappolati dall’idea di essere un’entità separata.
Questo è il fine della pratica:
realizzare il non-sé e l’interconnessione.


Maestro Thich Nhat Hanh

 

 

Meditare


 

Meditare significa tornare alla vostra vera casa, a voi stessi.
Allora, saprete come prendervi cura di ciò che accade dentro di voi,
e saprete come prendervi cura di ciò che accade attorno a voi.

Tutti gli esercizi di meditazione
mirano a riportarci alla nostra vera casa, a noi stessi.

Se non ricreiamo in noi la pace e la calma
e non aiutiamo il mondo a ritrovare pace e calma,
non andremo molto lontano nella pratica.


Maestro Thich Nhat Hanh

 

 

Tutto ciò che c’è da fare


 

Se iniziate a pensarlo,
immediatamente commettete un errore.

La mente una è il Buddha,
non vi è distinzione tra il Buddha e gli esseri ordinari,
eccetto il fatto che gli esseri ordinari sono attaccati alle forme,
perciò cercano il Buddha fuori da sé stessi.

Proprio a causa di questo cercare esternamente, lo perdono,
in quanto usano il Buddha per cercare il Buddha,
la mente per cercare la mente.

Non sanno che tutto ciò che c’è da fare,
è porre fine al pensiero concettuale
ed il Buddha si manifesterà con chiarezza.


Maestro Huang-po

 

 

I Quattro Affidamenti


 

Fate affidamento sul messaggio del Maestro, non sulla sua personalità.
Fate affidamento sul significato, non semplicemente sulle parole.

Fate affidamento sul significato reale e profondo, non su sensi dubbi o casuali.
Fate affidamento sulla vostra mente di saggezza, non sulla vostra mente ordinaria e giudicante.


Signore Buddha

 

 

Pensieri ed emozioni


 

Alle volte la gente pensa che quando si medita
non dovrebbero assolutamente manifestarsi né pensieri né emozioni;
e quando, invece, pensieri ed emozioni si manifestano ugualmente,
questi praticanti si arrabbiano e si esasperano con loro stessi,
pensando di aver fallito nella pratica.

Nulla potrebbe essere più lontano dalla verità.
C’è un detto tibetano che recita in questo modo:

“E’ un ordine inverosimile chiedere carne senza osso e tè senza foglie”.

Fino a quando avrete una mente,
avrete sempre pensieri ed emozioni.


Sogyal Rinpoche

 

 

La Chiave


 

Il Buddha comprese che l’ignoranza della nostra vera natura
è la radice di tutti i tormenti del samsara
e che la radice dell’ignoranza stessa
è l’abituale tendenza della mente alla distrazione.

Porre termine alla distrazione della mente,
significherebbe estinguere lo stesso samsara.

La chiave per realizzare ciò, Egli comprese,
è riportare la mente a dimorare nella sua vera natura,
mediante la pratica della meditazione.


Sogyal Rinpoche

 

 

Le Quattro Menti

 

La Mente dell’Amore,
la Mente della Compassione,
la Mente della Gioia Altruistica
la Mente dell’Equanimità.

Se nutrite e sviluppate,
danno grande frutto e nobile continuazione.


Insegnante di Dharma

 

 

Aiutare senza abusare

 

Occorre sia parlare con energia per condividere l’insegnamento,
sia percorrere il cammino con convinzione per dare l’esempio della pratica.

Ma costringere qualcuno ad ingurgitare parole ed esempi,
significa abusare della persona che si suppone vorremmo aiutare.


Maestro Shiqin

 

 

Calmare il respiro

 

Inspirando, calmo il mio corpo.
Espirando, sorrido.

Dimorando nel momento presente,
so che questo è un momento meraviglioso.


Maestro Thich Nhat Hanh

 

 

La bontà

 

La bontà è ciò che sopravvive alla morte,
si tratta di una fondamentale bontà che è in ognuno di noi.

L’intera nostra vita è un continuo insegnamento
di come si può rivelare questa potente bontà,
ed un intenso addestramento a realizzarla.


Sogyal Rinpoche

 

 

Pratica di consapevolezza

 

Quando lavorate o camminate,
è sempre una buona idea essere consapevoli.

Dovremmo sempre sapere dove sono i nostri piedi,
cosa sta facendo il nostro corpo.

La nostra mente gioca con le illusioni
e dobbiamo imparare a distinguere da queste
la realtà della nostra vera esperienza.


Rev. Dr. So Daiho Hilbert-roshi

 

 

Ancora sulla meditazione

 

La meditazione è riportare la mente a casa,
e questo si ottiene innanzitutto con la pratica della consapevolezza.


Maestro Sogyal Rinpoche

 

 

Precetto e voto

 

Se c’è un precetto veramente importante,
è quello di non fare del male a nessuno,
in alcun modo.

Se c’è un voto veramente importante,
è quello di aiutare tutti,
in ogni modo.


Insegnante di Dharma

 

 

Meditazione

 

Il vero splendore della meditazione non risiede in alcun metodo,
ma nella continua esperienza vitale della presenza mentale.

Nonché nella sua armonia, chiarezza, pace e, più importante di ogni cosa,
nella completa assenza di attaccamento.


Sogyal Rinpoche

 

 

Impermanenza

 

La paura che l’impermanenza risveglia in noi
(che nulla è reale in assoluto e nulla permane a lungo) è, come veniamo a scoprire,
la nostra migliore amica poiché ci porta a domandarci:

Se ogni cosa muore e cambia, cos’è veramente reale?
C’è qualcosa dietro le apparenze?
C’è qualcosa, infatti, a cui possiamo risalire
e che sopravvive a ciò che chiamiamo morte?

Lasciando che queste domande ci colmino imperativamente e riflettendo su di esse,
lentamente ci troviamo a maturare una svolta profonda nel modo in cui osserviamo ogni cosa.
Iniziamo a svelare e realizzare in noi un “qualcosa”
posto al di là di tutti i cambiamenti e le morti del mondo.

Appena ciò accade, catturiamo ripetute e illuminate visioni
delle vaste implicazioni che sottendono alla verità dell’impermanenza.
Giungiamo a scoprire una pace profonda,
una gioia e fiducia in noi stessi che ci riempie di meraviglia
e gradualmente genera i noi la certezza che c’è in noi “qualcosa” che nulla distrugge,
che niente può alterare e che non può morire.


Sogyal Rinpoche

 

 

Illuminazione e Compassione

 

Illuminazione e Compassione
procedono mano nella mano.

Ovvero sono come
una mano in un guanto.


Desmond Chong

 

 

A tutti gli esseri senzienti

 

Vivi in amicizia
e svolgi i tuoi compiti,
porrai rimedio ai tuoi dolori.

Lascia cadere passioni e odio,
come il gelsomino lascia cadere
i suoi fiori appassiti.


Il Dhammapada

 

 

Meditazione del mattino

 

Il Dharmakaya sta illuminando di luce il mattino.
Sedendo in silenzio, col cuore pacificato, sorrido.

Questo è un nuovo giorno:
faccio voto di attraversarlo in piena consapevolezza.

Il sole della saggezza presto splenderà ovunque.
Fratelli e sorelle, conducete con diligenza
la vostra mente in profonda meditazione.

Namo Shakyamunaye Buddhaya
Namo Shakyamunaye Buddhaya
Namo Shakyamunaye Buddhaya


Maestro Thich Nhat Hanh

 

 

Assenza dell'ego

 

E’ importante ricordare sempre
che il principio di “assenza dell’ego”, non significa:
in un primo momento c’era un ego,
ma chi è buddhista lo ha eliminato.

Al contrario, significa:
non c’è mai stato assolutamente alcun ego fin dall’inizio.

Realizzare ciò è chiamato “assenza dell’ego”


Sogyal Rinpoche

 

 

Lo Zen - 2

 

I Maestri Zen insegnano che la pura mente è l’eterna natura di Buddha.
Per realizzare l’illuminazione, per divenire consapevoli della propria natura di Buddha,
è necessario andare oltre la nostra ordinaria mente fatta di pensieri.

Quando siamo liberi dalle nostre proiezioni e idee,
possiamo essere consapevoli della Realtà che pervade ogni cosa.


Insegnante di Dharma

 

 

Lo Zen - 1

 

Gli insegnamenti dello Zen sono intrinsecamente paradossali,
questo poiché l’obiettivo dello Zen non può essere descritto a parole.

I grandi Maestri dello Zen, spesso sembrano esprimersi per enigmi
poiché cercano di indirizzare i discepoli verso la natura di Buddha,
una consapevolezza che pervade ogni cosa
e che, tuttavia, elude la presa della comprensione razionale.


Insegnante di Dharma

 

 

Dov'è il Buddha?

 

Isolarsi in un tempio
non ha alcun senso per chi vuole conoscere il Buddha.

Chi si comporta in questo modo
dimostra di non essere un vero discepolo del Buddha.

Il Buddha è là dove qualcuno soffre.


Maestro Thich Nhat Hanh

 

 

Buddha: non ancora!

 

Non vi aspettate che gli altri si comportino come dei Buddha,
nemmeno gli “insegnanti” di Dharma o gli altri “anziani”,
semplicemente perché in realtà la maggior parte di loro
è lontana dall’essere un Buddha.. finora.

È meglio sforzarsi personalmente di essere come un Buddha,
piuttosto che aspettarsi che lo faccia qualcun altro.
Moltissima sofferenza proviene dalle aspettative;
è una forma di attaccamento, una causa di sofferenza.

Più vi aspettate che gli altri siano dei Buddha,
più voi stessi siete lontani dal diventare un Buddha.


Maestro Shian

 

 

Spazio mentale

 

Quando si medita,
è essenziale creare interiormente il giusto ambiente mentale.

Tutti gli sforzi e le difficoltà derivano dal non essere spaziosi,
quindi creare il giusto ambiente è vitale
perché la meditazione sia veramente tale.

Quando l’umorismo e la spaziosità sono realmente presenti,
la meditazione sorge senza sforzo.


Sogyal Rinpoche

 

 

Vedere i propri atti

 

Non lasciate cha si indaghi sugli errori altrui;
non lasciate che ci si interessi alle mancanze e agli atti altrui.

Ma che ciascuno esamini e veda chiaramente i propri atti,
siano essi compiuti oppure omessi.


Il Buddha (Dhammapada 50)

 

 

Non paura

 

Non avemmo paura della nascita,
perciò nascemmo umani.

Non dovremmo temere la morte,
per rinascere nella Terra Pura.


Desmond Chiong

 

 

Addestrare la mente

 

“Addestrare” la mente,
non significa in alcun modo soggiogarla con la forza
o sottoporla a “lavaggio del cervello”.

Addestrare la mente, significa innanzitutto
capire direttamente e concretamente come la mente funziona,
una comprensione che deriva dall’insegnamento spirituale
e dall’esperienza personale della meditazione.

Quindi usiamo quella comprensione per addomesticare la mente
e lavorare con essa in modo abile, rendendola più flessibile,
così che diventiamo maestri della nostra mente e la possiamo utilizzare
al suo meglio e per fini di massimo beneficio.


Sogyal Rinpoche

 

 

Il dolore

 

Nella vita, comprendere il dolore,
rende possibile il sorgere della saggezza.

Allo stesso tempo è importante
essere consapevoli che non bisogna
assecondare l’attaccamento al dolore.


Desmond Chong

 

 

Il Dharma: fallo vivere

 

Così come ogni altro insegnamento religioso o filosofia secolare,
il Buddhadharma da sé non può fare nulla.

Coloro che si dedicano ad esso dovrebbero farlo vivere,
con i loro pensieri, le loro parole, le loro azioni.


Insegnante di Dharma

 

 

Meditazione

 

Qualunque cosa vedi, qualunque cosa odi,
lasciala così com’è, senza trattenerla.

L’ascia l’udire nell’udire,
lascia il vedere nel vedere;
non lasciare che l’attaccamento entri nelle tue percezioni.


Sogyal Rinpoche

 

 

Trasformazione: difetti e virtù

 

Per essere virtuoso, conosci i tuoi difetti.
Per essere veramente virtuoso, liberati dei tuoi difetti.


Maestro di Dharma

 

 

Cos’è la compassione?

 

Non è semplicemente un senso di empatia
o il preoccuparsi della sofferenza di una persona,

non è solo una vampata di tenerezza verso la persona che avete di fronte,
o un’acuta sensazione di rispetto del suo dolore e delle sue necessità.

E’ anche e soprattutto una determinazione pratica e stabile
a compiere tutto ciò che è possibile e necessario
per riuscire ad alleviare la sua sofferenza.


Dharma Teacher

 

 

Esperienze e realizzazione

 

Continuando a praticare la meditazione,
può capitarvi di avere ogni tipo di esperienza,
sia piacevole che spiacevole.

Potete sperimentare stati di estasi, chiarezza o assenza di pensieri.
In un certo senso, queste sono esperienze molto positive
e segni di un progresso nella meditazione.

Questo perché, se sperimentate beatitudine,
è un segno che il desiderio si è temporaneamente dissolto.
Quando sperimentate vera chiarezza,
è un segno che l’aggressività è temporaneamente cessata.
Se sperimentate uno stato di assenza di pensiero,
significa che la vostra inconsapevolezza è temporaneamente estinta.

Si tratta, quindi, di esperienze molto positive,
ma se se sviluppate un attaccamento verso di esse, allora diventano ostacoli.

Le esperienze non sono, in se stesse, la realizzazione;
ma se vi mantenete liberi dall’attaccamento,
esse divengono ciò che sono realmente e cioè
una risorsa, un nutrimento per la realizzazione.


Sogyal Rinpoche

 

 

Superare l’attaccamento

 

Come possiamo praticare per superare l’attaccamento?

Solo realizzando la sua natura impermanente;
questa comprensione, lentamente, ci libera dalla sua morsa.


Sogyal Rinpoche

 

 

La rinuncia

 

La rinuncia ha in sé sia tristezza che gioia:
tristezza perché comprendiamo la futilità delle nostre vecchie abitudini
e gioia perché una più vasta visione inizia ad aprirsi,
quando siamo in grado di lasciarle andare.

Non si tratta di una gioia ordinaria.
È una gioia che dà luce ad una forza nuova e profonda,
una sicurezza, un’ispirazione stabile che proviene dall’aver realizzato che:

non siamo condannati a subire le nostre abitudini,
possiamo effettivamente riemergere sopra di esse,
che possiamo cambiare e diventare molto più liberi.


Sogyal Rinpoche

 

 

Un messaggio fondamentale

 

Se si dovesse trarre un messaggio fondamentale dal concetto di rinascita,
questo potrebbe essere:

Sviluppate un cuore buono che cerchi di procurare agli altri gioia duratura,
e che agisca per difendere questa felicità.
Nutrite e praticate la gentilezza amorevole.

Il Dalai Lama ha detto:

“Non c’è bisogno di templi; né di complicate filosofie.
La nostra stessa mente-cuore è il nostro tempio;
la mia filosofia è la gentilezza amorevole.”


Sogyal Rinpoche

 

 

Cambiare

 

Quando vediamo con chiarezza,
possiamo cambiare.

Ayya Khema


Commento:

Anche quando non vediamo con chiarezza,
continuiamo a cambiare – anche se, generalmente, in peggio.


Insegnante di Dharma

 

 

La via semplice

 

Quando la mente è com’è,
anche le circostanze sono come sono.

Non c’è il reale,
né il non reale.

Senza dare importanza all’esistenza,
senza attaccarsi alla non esistenza,
non sei né saggio, né santo,
sei solo una persona comune,
che ha messo ordine nei suoi affari.

Semplice, così semplice.


Il laico P’ang

 

 

La pratica laica

 

Ben praticando la via del Buddha,
percorro la non-via.

Senza lasciare i miei affari ordinari di uomo,
il condizionato e il nome-forma,
tutto mi appare come fiori nel cielo.

Senza nome, senza forma,
lascio andare nascita e morte.


Il laico P’ang

 

 

Retta pratica

 

Praticate la calma, il silenzio,
padroneggiate i sensi.

Guardate profondamente nella sorgente della mente,
mantenetela sempre brillante e splendente,
chiara e pura.

Non fate sorgere una mente indifferente.


Maestro Hongren (602-675)

 

 

Retta visione del saggio

 

Il pericolo si origina dalla brama e dalle illusioni,
la società politica origina passioni, avversioni e illusioni.

Libera da brama,
libera dalla politica:
questa è la retta visione del saggio.


Sutta Nipata - 1.12

 

 

Retto atteggiamento verso la saggezza

 

Non innamoratevi della saggezza,
"saggezza" è un nome vuoto.
Non c’è alcuna verità speciale,
ma solo questa apertura spirituale radiante,
libera e senza ostacoli.

Non si consegue con le forme
né con una intelligenza colta.

Dai Buddha ai Maestri Zen,
tutti hanno trasmesso questo vero insegnamento,
con il quale si realizza la liberazione.


Maestro Te-shan (d. 867)

 

 

Percezione erronea

 

La pura natura originale è l’assoluto.
Tuttavia, quando la mente è contaminata,
la natura originale rimane celata.

Allora, l’assoluto diventa,
nella nostra percezione erronea, il relativo.


Maestro, venerabile monaca Cheng-Yen

 

 

Retta concentrazione

 

La natura di tutte le cose è illusoria ed effimera,
coloro che hanno una percezione dualistica guardano la sofferenza come fosse gioia,
come chi lecca il miele dalla lama affilata di un rasoio.

Come sono miserevoli coloro che si attaccano stolidamente alla realtà dei sensi:
volgete la vostra concentrazione all’interno, miei cari amici.


Nyoshul Khen Rinpoche

 

 

Consapevolezza

 

Questa sola parola “consapevolezza” è la fonte di ogni meraviglia.
A causa dell’ignoranza di questa consapevolezza, sorge il segno del sé.

Una volta che si presuppone che esista un “io” o un “mio”,
sorgono automaticamente attrazione e repulsione.


Maestro Chinul

 

 

Praticare la Via

 

Coloro che praticano la Via, non dovrebbero cercare al di fuori.
L’essenza della mente non ha contaminazioni;
essa è originariamente completa e perfetta in sé.

Solo, distaccatevi dai fenomeni illusori,
ed essa illumina la realtà così com’è.


Maestro Chinul (1158-1210)

 

 

Crisi di identità

 

Qual è la tua vera identità?
Il tuo corpo di quando eri bambino,
di quando sarai cadavere,
o così com’è adesso?

Perché l’uno dovrebbe essere più reale di un altro?
Perché attaccarsi ad uno qualunque di essi?

Qual è la tua vera identità?
La tua mente di quando eri bambino,
o di quando sarai morto,
o la tua mente di adesso?

Perché l’una dovrebbe essere più reale di un’altra?
Perché attaccarsi ad una qualunque di esse?


Maestro Shiqin

 

 

L’intuizione del Buddhismo

 

L’intuizione sempre rivoluzionaria del Buddhismo,
è che vita e morte sono nella mente e da nessun’altra parte.

La mente si rivela quale base universale dell’esperienza,
creatrice della felicità e della sofferenza,
creatrice di ciò che chiamiamo vita
e di ciò che chiamiamo morte.


Rigpa Glimpse

 

 

Il vero tesoro

 

La mente che non è sempre
prigioniera dei dettagli,
è il tuo solo e vero tesoro.
Cessa di attaccarti ai singoli particolari
E resta silenzioso per ascoltarla.

La mente che vede chiaramente i fenomeni,
ma non ne resta prigioniera,
è come un vasto specchio senza confini.


Ji Aoi Isshi

 

 

Insegnare le domande

 

Il Buddha non era il tipo di maestro che semplicemente rispondeva alle domande.
Egli insegnò anche quale tipo di domande porre.

Egli aveva capito il potere delle domande:
esse danno una forma ai buchi oscuri della vostra coscienza e forzano quella forma,
- sia essa valida o no – sulle risposte che sperate possano colmare quegli stessi buchi.

Anche se usate la corretta informazione per rispondere ad una domanda errata,
essa potrebbe assumere la forma sbagliata.
Se poi usate quella risposta come uno strumento,
siete sicuri che l’applicherete alla situazione sbagliata
e otterrete dei risultati erronei.


Thanissaro Bhikkhu

 

 

Impermanenza

 

Una delle principali ragioni per cui abbiamo così tanta ansia nell’affrontare la morte
è che ignoriamo la verità dell’impermanenza.

Nella nostra mente, i cambiamenti significano sempre perdita e sofferenza.
Riteniamo che la durata stabile procuri sicurezza, mentre l’impermanenza no.

Ma l’impermanenza è come una di quella persone che incontriamo nella nostra vita,
difficili e preoccupanti all’inizio, ma dopo una più profonda conoscenza,
assai più amichevoli e meno pericolose di quanto avremmo potuto immaginare.


Rigpa Glimpse

 

 

Vera natura della mente

 

Quando realizzate pienamente che la natura della vostra mente
è la stessa natura della mente del maestro,
da quel momento, voi ed il maestro non potete più essere separati.

Poiché il maestro è uno con quella natura della vostra mente
che è sempre presente, così com’è.


Rigpa Glimpse

 

 

Semplicemente, sono

 

Quando dimoro nella natura della mente,
la mente ordinaria non è più manifesta.

Non c’è bisogno di sostenere o rafforzare un’intuizione di essere:
semplicemente, sono.

Una fondamentale fiducia è presente.
Non c’è nulla di particolare da fare.


Lama Thubten Yeshe

 

 

Mente meditativa

 

Senza una mente meditativa e senza esperienza,
il Dharma non può sorgere nel cuore,
perché il Dharma non è nelle parole.


Maestro Ayya Khema

 

 

Come una montagna

 

La Mente nobile e generosa è come una montagna,
stabile ed equanime.

Simile all’oceano,
è vasta e aperta e guarda ogni cosa
dalla più ampia prospettiva.


Maestro Dogen (1200-1253)

 

 

Natura di Buddha

 

Quale che sia la nostra vita, la nostra natura di Buddha è sempre presente.
Ed è sempre perfetta.

Si dice:

“Né i Buddha la possono migliorare, nella loro infinita comprensione;
né possono gli esseri senzienti guastarla, nella loro apparente infinita confusione.”


Rigpa Glimpse

 

 

Agire

 

Agire significa essere veramente osservatori di qualunque pensiero possa sorgere,
sia esso salutare o non salutare, guardandone in profondità la natura,
senza analizzare il passato, né immaginando il futuro,
senza permettere alcun attaccamento alle esperienze piacevoli,
né lasciandosi soverchiare dalle situazioni difficili.

Così facendo, cercherete di realizzare e mantenere uno stato di grande equilibrio,
ove ogni cosa, sia essa bene o danno; pace o dolore, sarà priva di una reale identità.


Dudjom Rinpoche

 

 

La psicologia buddhista

 

Conseguire la libertà dagli attaccamenti è molto difficile,
specialmente in una società materialistica.

Tuttavia, anche se è difficile,
occorre sperimentare come la psicologia del Buddha
riesca ad offrire una perfetta salute mentale,
libera dagli estremi e dagli eccessi.


Lama Yeshe

 

 

Presenza mentale

 

Vivete in ogni momento,
mentre compiete il vostro dovere, fatelo pienamente;
quando guidate, guidate consapevolmente;
quando parlate, parlate con attenzione e cura.

Non è difficile, ma ci vuole pratica.
Alle volte sarete mentalmente presenti, alle volte no.
Va comunque bene; praticate.


Harvey So Daiho

 

 

Ogni cosa è interconnessa

 

Ogni cosa è inestricabilmente interconnessa:
giungiamo a comprendere che siamo responsabili
di ogni cosa che facciamo, diciamo o pensiamo.

Responsabili, perciò, nei confronti di noi stessi,
di ognuno e di ogni cosa.

Responsabili nei confronti dell’intero universo.


Rigpa Glimpse

 

 

Moralità

 

Nell’osservare i principi morali,
un buddhista non dovrebbe considerare solo se stesso,
ma avere riguardo anche per gli altri, animali inclusi.

La moralità, nel Buddhismo,
non è fondata su di una rivelazione assoluta,
né è un’ingegnosa idea di una mente eccezionale.

E’ invece un codice di comportamento razionale e pratico,
basato su personali esperienze e fatti verificabili.


Maestro Narada Mahathera

 

 

Autentica presenza

 

Quando praticate la meditazione,
è importante non restare invischiati nei commenti mentali,
nelle analisi o nel dialogo interno.

Non scambiate per consapevolezza
lo scorrere delle osservazioni nella vostra mente, quali:
“Ora sto inspirando, ora sto espirando”.

La cosa veramente importante,
è l’autentica presenza.


Rigpa Glimpse

 

 

La Via della Trasformazione

 

Imparando a considerare le cose
da un differente punto di vista,

si possono trasformare le offese,
il risentimento ed il rancore
in forza e solidità.


Maestro, venerabile monaca Cheng-Yen

 

 

La Via di mezzo

 

In tutte le cose dovremmo mantenere la via di mezzo.
Gli estremi sono un pericolo molto serio.

Tagliare la testa del nostro nemico,
non è un azione di persone spirituali.

La via di mezzo non è né bianca né nera.
Pratichiamo la Via di mezzo con serena consapevolezza.

Lasciamo tutte le cose sorgere e cadere,
gustiamo ogni momento così com’è.


Harvey So Daiho

 

 

Maestri di felicità

 

Ogni cosa può essere usata come un invito alla meditazione.
Un sorriso, un viso nella metropolitana, la visione di un piccolo fiore,
il modo in cui il sole illumina i vasi di fiori di una finestra.

Siate attenti ad ogni segno di bellezza e grazia.
Siate presenti ad ogni momento.
Lentamente, diverrete maestri nel creare la vostra felicità.


Rigpa Glimpse

 

 

Calmo viaggiatore

 

Non lasciare nulla dietro di te
e lascia il futuro da parte.

Non afferrarti a ciò che resta in mezzo;
diventerai allora un calmo viaggiatore.


Sutta Pipata

 

 

Preoccuparsi

 

Preoccuparsi è come una sedia a dondolo:
ti dà qualcosa da fare,
ma non ti porta da nessuna parte.


Insegnante di Dharma

 

 

La pratica del karma

 

Il karma non è qualcosa di complicato o filosofico.
Karma significa vigilare sul corpo,
vigilare sulla parola e vigilare sulla mente.

Cercare di mantenere queste tre porte più pure possibile,
è la pratica del karma.


Lama Thubten Yeshe

 

 

Cosa chiede il Dharma

 

L’insegnamento del Buddha non impone ad alcuno
di ritirarsi dal mondo e votarsi all’eremitaggio,
a meno che questi non lo si senta assolutamente necessario.

Il Dharma chiede ad ognuno di liberarsi dall’illusione di un sé,
di purificare la propria mente-cuore, di abbandonare la sete di piacere
e di condurre una vita equilibrata.


Buddhacarita

 

 

Mente e percezioni

 

Devi solo comprendere che,
anche se la mente si manifesta nelle percezioni,
non è né parte di esse, né separata da esse.

Non dovresti cercare di analizzare queste percezioni,
né riflettere affatto su di esse;
ma non devi cercare la mente una, come fosse da queste separata.

Non devi attaccarti ad esse, né cercare di abbandonarle,
non dimorare in esse, non cercare di respingerle.

Sopra, sotto e tutto intorno a te,
tutte le cose si manifestano spontaneamente,
poiché non c’è alcunché fuori dalla mente di Buddha.


Maestro Huang-po

 

 

La comprensione non può essere praticata

 

La comprensione non può essere praticata.
E' stata fatta un po' di confusione tra comprensione e presenza mentale.
Sono collegati, ma distinti.

"Sati", o presenza mentale, implica che ci sia azione della mente.
Noi volutamente ci disponiamo a prestare attenzione alle nostre menti.
Esercitiamo uno sforzo.

La comprensione è diversa.
La comprensione è priva di qualsiasi azione.
La mente semplicemente "comprende”.

Non c'è alcuna azione qui,
solo una comprensione raccolta e spontanea che semplicemente "vede".
Qui la presenza mentale è la causa e la comprensione è l'effetto.
Non puoi praticare o addestrare un effetto.
Puoi solo praticare qualcosa che sia la causa di ciò.

Dobbiamo partire dalla presenza mentale
così che la comprensione possa sorgere in noi.


Thynn Thynn, in Living Meditation, Living Insight
da Everyday Mind, pubblicato da Jean Smith, a cura di Tricycle book

 

 

Mille tipi di abili discorsi

 

Se desideri indagare troppo, ciò può ostacolare la via.
Da parte tua, puoi affermare che il tuo lavoro è finito?

Se non puoi, allora nemmeno mille tipi di abili discorsi
potranno far accrescere la tua mente.

Dov’è il buon senso in diecimila tipi di pensieri?


Maestro Chih-men

 

 

Ecco cosa fare

 

Ecco cosa fare: nulla, assolutamente nulla.
Fare nulla è sempre la cosa migliore.

Così come c'è il tuono nel silenzio, così c'è pace nella vasta vacuità.
Lascia sbraitare le voci, abbi pace nella collera.
Sorridi molto. Inchinati molto.
L'umiltà è sempre una buona cosa.

In uno stagno tranquillo,
le pietre vengono inghiottite intere.

Siate felici.


Harvey So Daiho

 

 

L’importanza della consapevolezza

 

La consapevolezza è la radice del Dharma.
La consapevolezza è il corpo della pratica.
La consapevolezza è la fortezza della mente.

La consapevolezza è la via verso la saggezza
dell’innata natura risvegliata.


Nyoshul Khen Rinpoche

 

 

Buddha e mente ordinaria

 

Quasi tutte le persone portano davanti sé una grande asse,
così che non riescono a vedere oltre.

Pensano di essere solo la mente ordinaria,
ma se lasciano cadere la tavola riusciranno a capire:

“Oh, sono anche Buddha!
Come posso essere sia Buddha che mente ordinaria? È incredibile!”

Questa è l’illuminazione.


Shunryu Suzuki Roshi

 

 

Praticare l'equanimità

 

Il Buddha disse che quando praticate l’equanimità,
non ottenete assolutamente nulla.

Assolutamente nulla è qualcosa di meraviglioso.
Assolutamente nulla significa che non avete bisogno di nulla.

Avete già tutto.


Maestro Thich Nhat Hanh

 

 

La Comprensione, la Bontà e la Bellezza

 

La certezza che avete già dentro di voi, in forma essenziale,
la Comprensione, la Bontà e la Bellezza,
è veramente importante per la pratica della meditazione buddhista.

Comunemente, pensiamo di non valere poi molto.
Per questo, cerchiamo in altre persone, ciò che pensiamo di non avere.


Maestro Thich Nhat Hanh

 

 

Equanimità e distinzione

 

L’ Equanimità senza distinzione è una cattiva equanimità.
La distinzione senza equanimità è una cattiva distinzione.

Essere equanimi,
significa non avere né attaccamento né avversione
per questo o quello.

Percepire distinzione,
significa comprendere cosa è appropriato o inappropriato
per questo o quello.


Detto Zen

 

 

Interdipendenza

 

Se siamo interdipendenti con tutto e tutti,
perfino il pensiero, la parola e l’azione più piccoli e insignificanti,
avranno concrete conseguenze in tutto l’universo.


Sogyal Rinpoche

 

 

Il vero sentiero

 

Il vero sentiero è chiaro, di fronte ai tuoi occhi,
ma coloro che sono illusi e confusi
non riescono a riconoscerlo.

È un seme della coscienza.
Perciò, perché lo cerchi altrove?


Maestro Pao-chih

 

 

L’ostacolo è parte del sentiero

 

Gli ostacoli non ostruiscono il sentiero.
Attraversarli è avanzare sul sentiero.


Detto Zen

 

 

Vita intensa

 

E così, hai da fare.
Sei troppo occupato per poterti prendere cura di te.
E poi muori.

Qualunque cosa ti occupasse così tanto,
a questo punto non è più molto importante.


Insegnante di Dharma So Daiho

 

 

Un solo granello di realtà

 

Che tu sia un ingenuo novizio o un monaco anziano,
devi essere capace di vivo intelletto!

Non memorizzare inutilmente i detti di altri:
un solo granello di realtà è meglio di una grande quantità di illusioni.

Diversamente, continuerai solo ad ingannare te stesso.


Maestro Yunmen (864-949)

 

 

Mente vuota

 

Se la mente è vuota,
è sempre pronta ad accogliere qualsiasi cosa;
è una mente aperta a tutto.

Nella mente di principiante ci sono molte potenzialità,
nella mente esperta, poche.


Suzuki Roshi

 

 

Meditazione seduta

 

Cos’è questo insegnamento che chiamiamo
“Meditazione seduta”?

In questo insegnamento, “sedersi” significa:
non rendere attivo il pensiero,

“Meditazione” significa osservare la vera natura
e non essere confusi.


Patriarca Hui-neng

 

 

Cos’è la meditazione seduta ?

 

Allontanare noi stessi da tutte le distrazioni esterne,
acquietando la mente, è chiamato “sedersi”.

Osservare la natura interiore in perfetta serenità
è chiamato “meditazione”.


Patriarca Hui-neng

 

 

Il controllo della mente

 

Molte persone immaginano che il controllo della mente
sia qualcosa di simile ad una stretta, restrittiva sottomissione.
In realtà, il controllo è uno stato naturale,
ma non lo direste mai, vero?

Voi direste che la mente è incontrollabile per natura,
che è naturale per la mente essere incontrollata.
Ma non è così.

Quando comprendete la natura della vostra mente incontrollata,
il controllo sorge con la stessa naturalezza
con la quale emerge ora il vostro stato incontrollato.
Inoltre, il solo modo di ottenere il controllo sulla vostra mente
È di comprenderne la vera natura.

Non potete forzare la vostra mente,
il vostro mondo interiore a cambiare.
Né potrete purificare la mente punendovi fisicamente,
percuotendo il vostro corpo.

Sarebbe completamente impossibile.
L’impurità, il peccato, la negatività
o comunque vogliate chiamare l’errore,
è qualcosa di essenzialmente psicologico,
è un fenomeno mentale, per cui non potete fermarlo fisicamente.

La purificazione richiede un’abile combinazione di metodo e saggezza.


Lama Thubten Yeshe

 

 

Raccomandazione

 

Non crediate a nulla
sulla sola autorità di insegnanti o sacerdoti.

Accettate come vera e come guida per la vostra vita,
solo ciò che si accorda con la ragione e la vostra esperienza,
dopo una minuziosa investigazione.

Accettate solo ciò che contribuisce al vostro ed altrui benessere.


Signore Buddha

 

 

L’unico ostacolo

 

Ogni essere senziente è pronto
all’illuminazione in ogni momento.

L’unico ostacolo è il non riconoscere
la purezza e l’illimitatezza della natura di Buddha.

Possiamo avere una vaga idea della nostra natura illimitata,
ma non la riconosciamo pienamente.
Perciò restiamo focalizzati sull’io relativo, il sé.


Il Dodicesimo Tai Situpa

 

 

Discriminazione e percezione

 

A causa del nostro discriminare,
percepiamo le cose come sgradevoli oppure belle,
buone oppure cattive.

La perfezione assoluta non esiste nel mondo.
Quello che veramente è importante è accontentarsi.


Maestro, venerabile monaca Cheng-Yen

 

 

Perfino il Buddha morì

 

La sua morte fu un insegnamento per scuotere gli ingenui,
gli indolenti, e i troppo soddisfatti di sé,
per svegliarci alla verità che ogni cosa è impermanente
e la morte è un inevitabile realtà della vita.

Avvicinandosi alla morte, il Buddha disse:

Fra tutte le orme,
quella dell’elefante è la più grande.
Fra le meditazioni di consapevolezza,
quella sulla morte è la suprema.


Lama Thubten Yeshe

 

 

La meditazione insuperabile

 

Per penetrare nel profondo
della nostra vera natura.

Per conseguire una vitalità
efficace e solida in ogni circostanza,

nulla può superare la meditazione
nel pieno dell’attività.


Maestro Hakuin (1686-1769)

 

 

Chiara luce

 

Un campo di sconfinata vacuità
è ciò che esiste fin dal principio.

Dovete purificare, risanare, macinare o spazzar via
tutte le tendenze che avete eretto ad abitudini concrete.

Solo allora, potrete dimorare in uno stato di chiara luce.


Maestro Hongzhi Zhengjue (1091-1157)

 

 

La Mente Osservante

 

Consapevolezza è la mente osservante,
ma questa non resta al di fuori dell’oggetto osservato,
bensì va proprio dentro l’oggetto e diventa uno con esso.

Poiché la natura della mente osservante è consapevolezza,
la mente osservante non si perde nell’oggetto,
ma lo trasforma illuminandolo.

Proprio come la luce del sole
raggiunge e trasforma alberi e piante.


Maestro Thich Nhat Hanh

 

 

La Mente è come l'acqua

 

Mai imprigionata nel tempo e nello spazio,
la mente è ovunque.

La Mente Originale è come l’acqua che scorre libera,
la mente illusa è come il ghiaccio.

V’è un passo, nel Sutra del Diamante, che recita:
“La mente dovrebbe operare senza dimorare in alcun luogo”.


Maestro Takuan

 

 

La saggezza del risveglio

 

Quando i Buddha non si manifestano
e i loro seguaci sono scomparsi,
la saggezza del risveglio
irrompe nel mondo da sé.


Nagarjuna

 

 

Vera azione

 

Per sapere se l’acqua è calda o fredda, dobbiamo berla.

Allo stesso modo, per coltivare la spiritualità e comprendere il Dharma,
abbiamo bisogno di vera e autentica azione.


Maestro, venerabile monaca Cheng-Yen

 

 

Tre principi

 

Per trascendere la sofferenza della morte,
praticate questi tre principi:

1. non cercate mai la morte,
2. non temete mai la morte,
3. non aspettate mai che la morte arrivi.


Maestro Sheng Yen

 

 

Vivi la Via

 

Segui la verità della Via.
Rifletti su di essa, falla tua.
Vivila.

Sempre ti darà sostegno.
Non buttar via ciò che ti è dato,
non stender mano su ciò ch’è dato ad altri.
Ché la tua quiete non sia turbata.


Dhammapada

 

 

Crescita o caduta

 

Cresciamo con l’auto consapevolezza.
E cadiamo con l’auto compiacimento.


Maestro, venerabile monaca Cheng-Yen

 

 

Principi

 

Dovremmo usare i principi per gestire le situazioni,
non usare le situazioni per discutere i principi.


Maestro, venerabile monaca Cheng-Yen

 

 

Consanguineità

 

Morte e vita, altro non sono da reputarsi
che trasformazioni.

Le diecimila cose sono della stessa natura,
c’è una consanguineità che tutto attraversa.


Huai Nan Tzu (II secolo A.C.)

 

 

Il tuo Maestro

 

Dovunque tu andrai, troverai il tuo Maestro,
sempre che tu abbia occhi per vedere ed orecchie per udire.


Shunryu Suzuki Roshi

 

 

Illuminare gli altri

 

Per essere un Bodhisattva,
bisogna innanzitutto coltivare un buon carattere.

Si può illuminare gli altri
solo dopo essere riusciti a coltivare sé stessi.


Maestro, venerabile monaca Cheng-Yen

 

 

Saldi e sicuri

 

Dovremmo costantemente abbracciare la pace e la benevolenza
come costante addestramento della nostra mente.

In questo modo, saremo saldi e sicuri
perfino in situazioni di grande sofferenza.


Maestro, venerabile monaca Cheng-Yen

 

 

Illusi, illuminati e Bodhisattva

 

Da un lato siamo tutti illusi,
ma quando realizziamo questa nostra vera natura,
siamo illuminati.

E quando ci sforziamo per realizzarla,
siamo dei Bodhisattva.


Shunryu Suzuki Roshi

 

 

Il punto della pratica

 

Il punto importante della pratica spirituale
è di non cercare mai di fuggire la tua vita.

Bensì affrontarla,
completamente e con accuratezza.


Dainin Katagiri Roshi

 

 

Le debolezze altrui

 

Guardare le debolezze degli altri
equivale a raccogliere rifiuti nella nostra mente.

I più riescono a vedere le debolezze degli altri,
ma non i propri rifiuti.


Maestro, venerabile monaca Cheng-Yen

 

 

L’ascolto profondo è la via

 

Ascoltate in modo da dare all’altra persona un sollievo
ed una possibilità di esprimersi,
in modo che senta che finalmente qualcuno la capisce.

Se mantenete viva la compassione mentre ascoltate,
rabbia ed irritazione non potranno emergere.
Altrimenti, le cose che vi dirà,
toccheranno la vostra collera e la vostra sofferenza.

Solamente la compassione può proteggervi
dal divenire furiosi o pieni di disperazione.

La parola amorevole vi salverà.
L’ascolto compassionevole vi salverà.
Questo è un miracolo realizzato da noi stessi.


Maestro Thich Nhat Hanh

 

 

La potenza dei Precetti

 

I precetti sono enormemente potenti.
Per esempio, il solo non mentire in alcuna circostanza,
potrebbe essere un’unica pratica completa.

Infatti, appena si diventa totalmente onesti e autentici,
automaticamente sorge la saggezza della generosità equanime.


Jack Kornfield

 

 

Perdonare

 

Arrabbiarsi,
equivale a far sì che l’errore altrui punisca noi stessi.

Perdonare gli altri,
equivale a fare del bene a sé stessi.


Maestro, venerabile monaca Cheng-Yen

 

 

Significato ed essenza del Dharma

 

Il vero significato del Dharma,
deve essere sperimentato direttamente.


Nagarjuna


La vera essenza dell’insegnamento del Buddha,
dovrebbe essere praticato e realizzato;
non meramente studiato e accettato.


Insegnante di Dharma

 

 

Consapevolezza

 

La consapevolezza non è solo una parola o una trattazione del Buddha,
ma è uno stato mentale di profondo significato.

Significa che siamo presenti qui ed ora, in questo momento,
e che sappiamo cosa sta accadendo fuori e dentro di noi.

Significa essere coscienti delle nostre motivazioni e cognizioni
per trasformare i pensieri e le emozioni non salutari
in altrettante formazioni mentali salutari.

La consapevolezza è un’attività mentale
che, a tempo debito, eliminerà ogni sofferenza.


Maestro Ayya Khema

 

 

Il vero impegno

 

Innanzi tutto, non desiderare di divenire un futuro Buddha.

Il tuo unico impegno dovrebbe essere,
per quanto i pensieri si susseguano l’un l’altro,
di evitare l’attaccamento ad alcuno di essi.


Maestro Dogen

 

 

 

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