Atto terzo

Subito dopo le vacanze di Pasqua arriva una terza lettera dei ragazzi. Tra le altre cose, essendo in pieno svolgimento la guerra del Kossovo, tutti chiedono a zio Lucio cosa ne pensa. 
Per rispondere a tutte quelle lettere ed alle domande impegnative ci vuole un pò di tempo. 

Intanto diventa urgente per i nipoti incontrare finalmente lo zio Lucio. Anche chi l'ha visto da vicino sull'autobus, non si ricorda più che faccia abbia.

Lo zio Lucio e la maestra Mariavittoria si accordano per un incontro sorpresa, in una libreria del centro. 

Zio Lucio si prepara all'incontro ricavando una storia complicata dalle piccole storie che i nipoti gli hanno mandato. 

Poi dice qualcosa sul fatto che non bisogna avere troppa fretta di crescere. E cita il caso di un ragazzo di nome Andrea, che a 11 anni scriveva dei temi bellissimi (ne legge uno). Ma poichè ha avuto troppa fretta di diventare grande, di conoscere tutto del mondo, di provare tutto, anche le cose sbagliate, morirà trentenne. 

Finalmente zio Lucio riesce a rispondere alle lettere dei nipoti, incluso le risposte alle domande sul Kossovo.

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