2 maggio 1999
Caro Marco,

 vedo che hai trascorso delle vacanze di Pasqua avventurose. Caduta nel lago, panni da asciugare al sole, scarpe da strizzare... Chissà se quando ti sei tolto le scarpe bagnate non hai trovato dentro un pesciolino… 

Che dire sul Kosovo? I macedoni sono d’accordo con i serbi? All’inizio sembrava di sì, ma ora non mi pare che si possa più dire. Pare che il loro capo di governo sia uno dei più equilibrati della ex Jugoslavia. Sicuramente la loro posizione è molto difficile. Sono multi-etnici, poveri e pieni di profughi. 
Tu non sai se dare ragione  a Milosevic o a Clinton. Molti hanno la tua stessa incer-tezza. Certo che la guerra è stata un po' presa sotto gamba da Clinton che sperava finisse presto e con pochi danni e vittime. Quindi per Clinton si tratta - più che di sapere se aves-se ragione o meno – se ha sbagliato nel prevedere il rapido successo della guerra come uno strumento per far smettere il male provocato da Milosevic. 
Anche se per caso Milosevic alla fine l’avesse vinta lui, mi pare comunque che sia un  personaggio nefasto. Non si può spingere il nazionalismo agli eccessi cui lo spingono certi serbi.
Hai detto che ti piace di più studiare le guerre vecchie perché usavano armi meno terribili. Anche a me. Ma soprattutto le guerre come quelle di Don Chisciotte che andava a combattere contro i mulini a vento che lui credeva fossero dei giganti e che dovesse scon-figgerli per proteggere i deboli. Andava in guerra con una vecchia lancia di legno, su uno scalcinato ronzino e con in testa una bacinella da barbiere. 
Mi piace anche la guerra del Prode  Anselmo:

Passa un giorno, passa l’altro
Mai non torna il prode Anselmo:
perché egli era molto scaltro
andò in guerra e mise l’elmo…
Mise l’elmo sulla testa
per non farsi troppo mal
e partì la lancia in resta, 
a cavallo di un caval.




Ciao 

zio Lucio