Una piccola storia
raccontata da Anita

La migliore amica del collegio 

Era il 20 marzo 1816, nel Nord America. 
Josephine, una bambina ricca, viveva con le sue zie in un quartiere di New York, in una casa bianca con di fronte un giardino recintato coltivato a rose e a tulipani. 
Josphine adorava stare lì nelle giornate d'estate accanto alla fontana brillante di cristallo. 
Lei aveva nove anni ed era figlia unica, aveva i capelli lunglù, neri leggennente ondulati, gli occhi blu color del mare e un viso cordiale. 
Aveva otto domestiche: Wendi,-Margareth, Ros,Kate, Ellen, Mars,Giuly e Sendy. Erano quasi tutte riccioline con i capelli neri o biondi raccolti in una cuffia ricamata e l'accento inglese, soltanto Sendi aveva i capelli biondissinii che teneva sciolti lungo la schiena e l'accento tedesco . 
La stanza da letto di Josephine era molto spaziosa ed elegante : sulla destra c' era una grossa libreria piena di libri che lei aveva pa quasi tutti letti. 
Su di un davanzale c'era una collezione di bambole di ceramica vestite in modi diversi. Josephine stava per partire per Parigi per andare in un collegio femminile: forse si sarebbe divertita e avrebbe trovato delle amiche oppure si sarebbe sentita sola. Le domestiche avevano riempito un baule con tutta la sua roba. 
Quella mattina Josephine si alzò dal letto a baldacchino alle otto, si vestì con un abito blu molto sempilce, e mentre Sendy la pettinava, Margaret preparava una colazione leggera : una tazza di the e dei biscotti. 
Dopo aver finito di mangiare Josephine prese una carrozza che la portò al porto. Salì su di una bellissima nave ; era accompagnata da Juli. 
Si sedettero su di una poltrona e Josephine si addormentò, le onde del mare la cullavano, e nel sogno lei si vedeva al collegio con una bambina bionda di nome Bet. Juli vide Josephine che dornúva e che sorrideva e pensò che al collegio sarebbe stata bene e che forse avrebbe voluto restare li. 
Una lacrima scese sulla guancia di Juli poiché le era affezionato e non voleva perderla. Lei se la asciugò con la mano, baciò sulla fronte Jo (come l'aveva sempre chiamata) e cominciò a puwe la stanza. 
Arrivate al collegio Juli salutò Jo e riprese la nave. 
Al collegio Jo incontrò una bella e simpatica bambina con gli occhi verdi come le foglie di un albero e i capelli biondi come il sole e presto diventarono le migliori anúche. 
Anita Casassa 
Anita
La migliore amica del collegio

La tua amica Josephine mi sta antipatica. Sospetto che sia antipatica anche a te. 
Ha troppo di tutto. Otto domestiche, una stanza piena di bambole, il letto a baldac-chino, sale su una bellissima nave. Ha una brava accompagnatrice, e per di più sogna che in collegio si troverà bene.
Mi pare che ci sia qualcosa che non va nella storia. Intanto potresti fare avvenire una bella tempesta in mare. La nave traballa e Josephine ha un po' di mal di stomaco. Le otto domestiche bisticciano tra loro. E poi il padre e la madre forse non si occupano molto di Josephine e tutta quella ricchezza non può colmare l’amore dei genitori.
Il fatto che Josephine mi sia antipatica non vuol dire che la storia non possa essere interessante. Si può benissimo scrivere una bella storia in cui l’eroina è antipatica. Basta ogni tanto far vedere che anche per lei qualcosa può andare storto.