Una piccola storia
raccontata da Martina

La finestra magica 
C'era una volta in una classe una finestra strana che era allergica alla vernice. 
Lei era molto amica con le altre finestre. Le finestre in quella classe erano sei: cinque finestre maschio e una sola femmina. 
Le finestre si chiamavano: partendo da sinistra: Lairi, il secondo Moroni, il terzo Lattero, il quarto Buonini, il quinto e l'ultimo Alberoni. La finestra che era allergica alla vernice si chiamava Alberoni Oscar e aveva 21 anni ed era innamorato pazzamente di Lairi la più bella finestra della scuola perché era sempre decorata; per esempio quando nasceva un fratellino o una sorellina di un alunno\a le appiccicavano sopra fiocchi e fíocchettini per festeggiare, e così succedeva ogni volta che c'era un compleanno, una Comunione ecc ..... 
Poi un bel giorno di primavera quella classe decise di verniciare Alberoni disegnandoci sopra l'albero dei diritti dei bambini e dopo un po' di giorni dalla finestra scendevano goccioline di sudore, ma fuori non pioveva. 
Gli alunni lo dissero alla maestra e la maestra si avvicinò alla finestra e la guardò attentamente e decise di chiamare degli scienziati per scoprire che cosa fossero quelle goccioline, ma loro non seppero spiegarlo. 
A quel punto decisero di portala in laboratorio ma anche lì non sapevano che cosa fosse quel fenomeno. 
Dopo tanti anni però si scoprì che quella era una finestra magica e che quelle goccioline erano di sudore, perché aveva la febbre e anche che era allergica alla vernice. 
E cosi fini questa bella avventura della finestra Oscar Alberoni. 
                                   MARTINA MUSCARELLO 
Martina
La finestra magica

Mi viene il sospetto che tu a scuola ami molto guardare la finestra per sognare cosa ci sia fuori. Poiché dalla finestra della tua classe non penso che si vedano mari o monti, ma solo casoni cittadini, allora il tuo sguardo si ferma alla finestra e quella diventa viva. 
Lo sai che la finestra è un soggetto che molti pittori amano? A volte addirittura mo-strano solo una finestra in mezzo al cielo, senza nessuna casa attorno. Oppure la finestra che si riflette in uno specchio ed è guardando lo specchio che si guarda al mondo che sta fuori dalla finestra. 
Le tue finestre nascondono le brutte cose esterne vestendosi di fiori e fiocchi per fe-steggiare le cose felici che sono avvenute nel mondo. Anche se questo è fatto di brutti ca-soni.  Ma purtroppo non possono non respirare l’aria inquinata. E se sono allergiche, è un guaio. 
Si può ricavare una bella allegoria della vita dal tuo racconto.