Una piccolastoria
raccontata da Simone

Il grande mafioso a New York 

Il 2 febbraio dei 1996 in America ( per essere precisi a New York )c'era una centrale di polizia che stava indagando su un fatto accaduto pochi giorni prima. 
Si trattava di un omicidio operato nella gioielleria più ricca dei quartiere di Tel Bronx nella 150 strada . 
Non era stata trovata nessuna impronta digitale, ma si erano visti per terra i documenti dei rapinatore che si chiamava Jack Pack , aveva diciannove anni ed abitava in una casa d'affitto nella 21 strada dei quartiere di Beveriy Hilis . 
Il commissariato di polizia aveva detto che Jack Pack era il mafioso più temibile di tutti gli Stati Uniti d'America . 
Erano state uccise due persone : il proprietario dei negozio e la sua segretaria . 
Non c'era molta gente in quel momento, per dire che c'erano solo una decina di persone , tanto più che il negozio era molto grande ! 
Sul delitto voleva indagare anche l'FBI che era molto interessata . l'FBI e la polizia avevano organizzato un piano per mettere in 
trappola il grande mafioso , e cosi i due alleati misero degli agenti attorno a tutta New York . 
Visto che nella metropoli di New York si passarono tutti parola , 
la seppe anche il grande mafioso che cercò di inventarsi anche lui un piano.                                                   è 
Fece un altro colpo nel museo di storia antica per rubare un opera d'arte, sperava di far la franca , ma se lo poteva sognare perché 
subito attorno a lui si radunarono 200 guardie dell'FBI e della polizia . 
Ad un certo punto lui,scappando, si trovò sopra un tombino e si ricordò che, secondo il suo piano i suoi amici lo aspettavano nelle fognature , con il suo mega-fucile andò un po' indietro , sparò sul tombino fece un grosso buco per poi saltarci dentro . 
Sali sulla macchina che stava nei sotterranei ad attenderlo e viaggiò sui 180 Km/h , uscì 
dalla metropoli , le guardie scesero anche loro nel tombino, ma ormai il mafioso ed i suoi complici non si vedevano più . 
Anni dopo alla TV cinese si seppe che le guardie cinesi in 
qualche modo l'avevano catturato e fu rimandato a New York per la pena di morte . 
Per il mondo non ci sarebbe stato più pericolo . 
Simone

Simone
Il grande mafioso di New York

Devo dire che un mafioso che si rispetta e che per di più sa usare un cannoncino portatile non ci fa una bella figura perdendo il portafoglio con la carta d’identità porprio sul luogo del delitto. Chissà poi perché il cattivo deve sempre essere più astuto della polizia e farla franca. Menomale che alla fine la giustizia trionfa, anche se non si capisce cosa c’entrino i cinesi nella storia.
Lo sai che quando uno scrittore non sa bene come finire una storia che è troppo complicata e a cui vuol dare il lieto fine, tira fuori quello che si chiama il deus ex machina  (forse non è il caso di aspettare che tu impari il latino per capire cosa vuol dire) all’ultimo momento che mette a posto tutto. Per esempio c’è un poveraccio che è impelagato nei debiti fino al collo; ecco che salta fuori un vecchio zio d’America che tutti avevano scordato di avere e che lascia una grossa eredità al poveraccio che così diventa ricco e vive felice contento. Tu invece hai tirato fuori i cinesi. Forse era la mafia cinese di New York cui il tuo Jack Pack aveva fatto uno sgarro? 
Ho un sospetto: sei bravo nei video giochi, quelli in cui si spara ed ammazza?