Invecchiando, e quest'anno entro nei settanta, mi
scopro sempre più insofferente verso le tante magagne del nostro paese. E tanto
più quanto più sento l'impotenza a fare qualcosa per cambiare. Prendiamo il
caso dei privilegi. Con leggi, leggine o leggiastre, ne abbiamo creato un sacco.
Se vengono messi allo scoperto, la reazione degli interessati è "Dio me
l'ha dato, guai a chi me lo tocca". Naturale e giusto.
Veda il discorso sugli stipendi da nababbi
degl'impiegati al Parlamento. Veda il discorso sul cosiddetto 'contributo di
solidarietà' per le pensioni d'oro. Benché sia ridicolmente irrisorio, vedremo
come andrà a finire.
A proposito di quest'ultimo, mi ribolle dentro
qualcosa sentendolo qualificare come 'contributo di solidarietà'? Se mai
occorrerebbe parlare di 'storno' dal contributo di solidarietà che i pensionati
ricevono visto che tutte le pensioni - d'oro, d'argento o di bronzo che siano -
sono superiori a quelle che risulterebbero sulla base dei contributi
effettivamente versati. La differenza tra l'una e l'altra, essa sì è un
"contributo di solidarietà" al pensionato che gli arriva da chi è
ancora attivo.
Il problema dei privilegi è che questa differenza
varia in modo più che proporzionale con il livello della pensione. Se ai
pensionati attuali arrivasse una letterina che gli dicesse "questa è la
pensione che ricevi e questo è quello che riceveresti sulla base dei contributi
che hai versato", non crede Lei che qualcuno si vergognerebbe,
magistrato o parlamentare o ministro che sia a dire, "guai a chi me la
tocca"? Anche solo di un misero 2%.
La letterina
è fattibile, ma credo che nessuno la farà. Potrebbe però cominciare un
qualche suo giovane collega a fare una piccola indagine, prendendo un certo
numero dicasi significativi e poi presentare una bella tabellina. Io la immagino
così:
-
pensione 100 (milioni annui
lordi) di cui 50 di supero rispetto
al versato effettivo,
-
pensione 200 di cui
100…,
-
pensione 500 di cui 350…
Naturalmente si può fare un calcolo preciso
attuariale, ma credo che le cifre indicate non siano poi tanto lontane dal vero.
Cosa ne pensa? Concordo con Lei che poi non
cambierebbe niente, ma almeno lamia insofferenza sui privilegi crescerebbe oltre
al mio senso di prostrazione per cui niente si può fare per raddrizzare le
cose.
Dimenticavo di dirle. Io sono un pensionato quasi
d'oro. D'argento, diciamo.
Parte non inviata
Vorrei parlare del cosiddetto
contributo di solidarietà applicato alla parte della pensione superiore a 128
milioni. Mi pare ridicolo e demagogico. Anche se non mancheranno i lai di chi ne
è toccato. Per esempio un poveraccio con 200 milioni di pensione ne riceverà
solo 198 e rotti.
In realtà invece di contributo di solidarietà dovremmo parlare di storno dal
contributo di solidarietà che il tale pensionato riceve lui oggi, perché
certamente la sua pensione è superiore a quella che gli spetterebbe sulla base
dei contributi. E' questa la domanda vera da farsi, ma nessuno la fa.
Per non destare sospetti di parlare per invidia, prendo il mio caso, pensione di
70 milioni lordi l'anno.Quando ho iniziato la carriera di pensionato la mia
speranza di vita era di 20 anni. Quale cifra avrei dovuto cumulare per ricevere
un rendimento di 70 milioni l'anno per 20 anni? Assumendo un 5 % di interesse il
capitale iniziale avrebbe dovuto essere di ... Non credo proprio che le le mie ritenute pensionistiche sia
pure rivalutate con criteri favorevoli arrivino a detta cifra. E la mia è una
cosiddetta pensione d'annata. Un anno dopo la mia andata in pensione sono cambiate
le regole e chi è andato in pensioni con le mie stesse caratteristiche ne
prende 100 di milioni l'anno. Non potrà vantare di aver versato i contributi
per giustificare la differenza.
Per avere la mia pensione io godo
di un contributo di solidarietà e ancor di più quei miei colleghi. Da chi
viene questo contributo? Dai
giovani versanti o dallo stato. Se questo è il mio caso cosa succede a chi va
in pensione con 200 milioni lordi a 65 anni? Avendo una speranza di vita di 10
anni avrebbe dovuto accantonare la somma di ... Non mi pare realistico. Io credo
che tutte le pensioni, anche le più basse, con i criteri attuali - basati sugli
ultimi stipendi - siano superiori a quello che spetterebbe sulla base dei contributi
effettivamente versati, Quindi tutti noi pensionati godiamo di un contributo di
solidarietà. Niente di male per questo.
Il problema reale che andrebbe chiaramente denunciato è che di questo
contributo godono tanto più quelli che hanno una pensione più alta. Se uno con
una pensione da 30 milioni anno gode di un extra rispetto al versato diciamo di
10 milioni anno, uno con 200 milioni sospetto che ne goda di cento. Se poi uno
ha 500 milioni di pensione quale sarà il plus che riceve sempre per via della
famosa solidarietà manifestatagli dallo stato o dai più giovani versanti i
contributi?
Tutto legale certo. Il nostro è il
paese dei privilegi ope legis. Dio me l'ha dato il privilegio, guai a chi
me lo tocca.
Credo che un'operazione
intelligente che un giornalista investigativo potrebbe fare è di esaminare
alcuni casi tipici delle varie categorie di pensionati, fare un pò meglio il
calcolo di quanto lo abbia fatto io e dica ai quattro venti - per carità senza
fare nome e cognome - di quanto è il privilegio che le varie categorie godono
rispetto alla pensione che gli spetterebbe sulla base di quello veramente
versato.
E se è lo stato che paga il plus, allora sì che si porrebbe il problema
costituzionale dell'uguaglianza dei cittadini. Perchè il cittadino X riceve 10
mentre Y riceve 50 e Z 200?