Helsinki

(22 Settembre - 25 Settembre 2007)

 

Il mio quindicesimo viaggio nell'Unione Europea.

Avevo previsto di andare ad Helsinki in Finlandia alla fine delle visite alle due capitali nord-europee di Stoccolma e Copenhagen. L'altra capitale scandinava, Oslo, non è mai stata in programma perchè la Norvegia non fa parte dell'UE. Mi dispiace per i simpatici norvegesi ma il mio progetto li esclude per la loro "non appartenenza" alla più grande e straordinaria avventura politica che il continente Europa abbia mai avuto dalla sua nascita fino ad ora.

Uno scorcio della Stazione Centrale di Helsinki.

Avete capito che sono profondamente europeista. Credo nell'unione politica europea da quando ero un ragazzino che seguiva le scelte dei grandi padri fondatori dell'Europa: Konrad Adenauer, Robert Shuman, Alcide De Gasperi, Jean Monnet, Altiero Spinelli, ecc... Desidererei dire che a mio parere l'Unione Europea è un'istituzione che ha profondamente giovato agli europei e in particolar modo ai giovani di tutto il continente. Voglio dire che non è importante quello che essa ha fatto in questi anni come istituzione. E' importante il fatto stesso che essa esiste, perchè ha prodotto cambiamenti reali e concreti nel modo di pensare all'idea di nazionalità, che ora in Europa è differente rispetto a una o più generazioni fa. Il risultato è che l'Unione è ormai radicata nella coscienza delle generazioni più giovani, i quali si sentono liberi oltre le barriere della nazionalità o della lingua. Questo ha cambiato, che si voglia o meno, il contesto e il modo di pensare degli europei.

Dunque, ho programmato il viaggio secondo alcune direttrici ben precise. Il periodo scelto non doveva essere invernale (troppo freddo) ma neanche troppo estivo (troppa confusione). Così ho optato per un periodo all’inizio dell'autunno. La data l’ho scelta in relazione al biglietto aereo. Partenza il 22 Settembre e ritorno il 25 Settembre 2007. Pochi giorni ma sufficienti per mettere alla prova le mie conoscenze "finniche" e vedere confermate le sensazioni che prevedevo di provare durante il viaggio.

Sopra l'interno dell'aereo Airbus 320 con i piccoli schermi che ci permettevano di rilevare la posizione sulla cartina geografica. Interessanti erano anche gli aggiornamenti in tempo reale delle caratteristiche fisiche del viaggio: altitudine, temperatura esterna e velocità.

Prima direttrice. Per cominciare, un comodo e sicuro viaggio aereo con Finnair. Partenza da Roma Fiumicino alle 11.25 e arrivo a Helsinki Vantaa alle 15.45. All'aeroporto c'è il conveniente e confortevole Finnair Airport Bus che espleta la corsa di andata e ritorno tra l'aeroporto e la stazione ferroviaria della capitale finlandese in 35 minuti al prezzo di 5,50 € a corsa.

Il pranzo è servito. Non è stato proprio così ma ci siamo stati proprio vicini. gentilezza e simpatia hanno caratterizzato il comportamento delle hostess.

     

In fondo a destra l’albergo Scandic Simonkenttä in Simonkatu 9. La prenotazione della camera si può fare benissimo con internet nel sito web della catena alberghiera dello Scandic.

Seconda direttrice. Ad Helsinki mi aspettava un buon albergo come lo Scandic Simonkenttä in Simonkatu 9, che si trova nel centro della città all'intersezione tra la stessa Simonkatu con la Mannerheimvägen. L'albergo è centralissimo, ed è a due passi dal piazzale della stazione della ferrovia.

La camera 241 dell’albergo Scandic Simonkenttä arredata con gusto e molta praticità.

Terza direttrice. La visita ad alcuni ristoranti tipici della tradizione culinaria finnica per portare a casa il gusto, i sapori e gli odori dei piatti finlandesi. Non sono rimasto deluso. Tutt’altro. Ho potuto apprezzare delle pietanze veramente uniche nel loro genere nel famoso Ravintola Restaurant, di fronte alla Cattedrale luterana, come un bellissimo piatto di filetto di alce e uno stufato di renna veramente gustosi. La cucina del luogo si sposa benissimo con i nomi delle pietanze. La lingua finlandese ha qualcosa di magico. Nel suo raddoppiare le k o le p, ma anche le vocali a, i, u, questa lingua, detta "agglutinante", che fa parte del gruppo linguistico ugro-finnico, è al tempo stesso totalmente incomprensibile al turista italiano ma straordinariamente melodiosa e molto musicale. Spesso non mi stanco di ascoltare alcuni brani di musica folkoristica finlandese e alcune colonne sonore dei film di Kaurismäki, come per esempio Serenade, Sä et kyyneltä nää, Älä Kiiruhda, Muuttuvat laulut, Valot oppure Se jokin sinulla on.

Sul piano cinematografico su questo blog ho recensito, nel luglio del 2004, un bel film di un altro regista finlandese, dal titolo L'amore di Marjia, segno di una certa vitalità dell'arte cinematografica in Finlandia.

Quarta direttrice. Parliamo adesso del piatto forte del mio viaggio nella città del monumento a Jean Sibelius: le visite ai luoghi di interesse storico-culturale. Quattro giorni per conseguire l'obiettivo prefissato. Ci sarei riuscito? Si, ne ero certo. E così è andata. Lasciatemi esprimere tutto il mio amore per questa città che mi ha permesso di godere un piacevole ed eccitante viaggio. Lo voglio comunicare con brevi periodi, che permettano di richiamare alla mia mente alcuni aspetti della vita di Helsinki in relazione all’immagine che mi sono fatto di questa bella e interessante città fin dai tempi di quand'ero ragazzo.
 

Cara Helsinki. Sei una città speciale. Sei la capitale del mio quindicesimo viaggio nelle nazioni dell'UE. Helsinki, sei una città che ho sempre sognato di visitare per il forte senso di ospitalità e di tolleranza che emani in ogni luogo e in ogni momento. Helsinki, con la tua inimitabile Finlandia Talo sei la città del disgelo politico dopo la seconda guerra mondiale, la città del dialogo fra l'Est e l'Ovest, la città del Congresso CSCE del 1975, la città dello “spirito di Helsinki” che è diventato sinonimo del rispetto dei diritti umani e dei trattati. Helsinki, sei la città delle spendide Olimpiadi del 1952 con le straordinarie medaglie d'oro del leggendario Emil Zatopek e di Paavo Nurmi. Helsinki, sei la città di Aki Kaurismäki, dei suoi sorprendenti film e delle sue straordinarie musiche. Helsinki, grazie del sogno che mi hai regalato per tutti e quattro i giorni di vita speciale che mi hai fatto vivere. Felicemente. Grazie, thank you, kiitos, Helsinki.

In autobus alla partenza per la visita della città.

Ore 11.00 Inizia l'Helsinki Tour Export.
Si è trattato di una bellissima visita della città in autobus della durata di un'ora e mezza circa. Partenza da Parco dell'Esplanade con commento registrato in molte lingue, tranne naturalmente l'italiano. Vicino a me un simpatico studente universitario tedesco di Monaco col quale abbiamo condiviso piacevolmente la visita ed abbiamo conversato sui nostri comuni interessi alla cultura finnica.Davanti a me una coppia spagnola alla quale ho ceduto il posto che mi ha fotografato.

In Piazza del Senato (Senaatintori) c'è la bellissima, maestosa e bianca Tuomiokirkko. All'interno un'atmosfera tipicamente luterana. E' incredibile come sono "poco cattoliche" le chiese scandinave. E' straordinario visitarle e ammirarne i lineamenti, i colori, gli intonaci. Insomma è bellissimo poter vedere e gustare una forma d'arte così differente dai paesi latini. Nella piazza davanti alla cattedrale sono stato fotografato da una simpatica turista cinese proprio sotto il monumento allo Zar Alessandro II, che mi ha sorriso per tutto il tempo di posa. Simpaticicssime queste cinesine che sorridono senza sosta. Nella foto sulla destra si vede un'amica della improvvisata fotografa.

 

Visita alla bella cattedrale luterana costruita in onore dello Zar Nicola I.

La via principale Mannerheimvägen.

 

Il Mannerheimvägen è un bellissimo e largo viale che attraversa la parte occidentale del lato ovest del centro di Helsinki. Sui due marciapiedi ci sono molti negozi modernissimi e interessanti. La gente cammina veloce e in silenzio. Non ho mai notato atteggiamenti di persone che hanno alzato la voce o, peggio, litigato. Evidentemente si scandalizzerebbero se vedessero come grida la gente nel sud Italia per la strada.

E' piacevole osservare le persone che camminano. Nessuno incrocia lo sguardo, nè si mostra curioso. La strada è pulitissima e non si notano cartacce di alcun genere. Ottima la sensazione di pulizia che si percepisce in ogni luogo della città.

 

Edifici raffinati e signorili nella Mannerheimvägen allo sbocco della Alexandersgaten.

La centralissima Aleksanterinkatu.

 

I Grandi Magazzini Stockmann in Aleksanterinkatu.

La bella piazza Kamppi Kampen vista dalla camera dell'albergo.

 

Uno scorcio della Kaivokatu con il museo d'Arte contemporanea Kiasma alla fine della strada, sulla destra.

In fondo la Piazza Kamppi Kampen con allestito un megaschermo che permetteva di vedere i film della rassegna cinematografica in corso.

La bella facciata della Stazione ferroviaria.

 

La facciata della stazione ferroviaria mi ha sempre colpito per la "stranezza" delle quattro statue a coppie presenti ai lati. Sulla sinistra osservando la foto c'è il capolinea degli autobus, uno dei quali porta all'aeroporto Vantaa. Con precisione svizzera il servizio è eccellente, sia per la puntualità, sia per la frequenza delle corse, sia infine per i comodi pullman che permettono di viaggiare riposati. Un eccellente servizio di trasporto. Complimenti.

Ho scattato la foto ai due soggetti perchè mi sono sembrate due figure caratteristiche della cinematografia dei fratelli Kaurismäki. Diciamo la verità: in questi viaggi si arriva nelle città con forti pregiudizi e si è condizionati moltissimo dai luoghi comuni europei. Il piacere del viaggio sta proprio nel riuscire a prendere consapevolezza che questi pregiudizi possono esistere e di limitarli. Quanche volta si prende atto che le cose evolvono proprio così.

 

Due avventori locali (come usciti da un film di Aki Kaurismäki) dopo una bella bevuta nel piazzale della Stazione ferroviaria.

Una tavola calda in fondo a Simonkatu.

 

Avevo fame. Erano quasi le due del pomeriggio e non avevo mangiato nulla dal mattino. Sono entrato nel locale ed ho ordinato un panino lungo come una baguette francese ripieno di ogni sorta di prodotti dal gusto finnico e poco mediterraneo. La fame mi ha fatto digerire tutto. L'atmosfera è stata calda ed accogliente. Tutto sommato è stato piacevole prendere lo spuntino con una birra alla spina. Ho concluso con una fetta di torta probabilmente della nonna. Ma non ne sono sicuro.

Siamo nella piazza del mercato scoperto Kauppatori. A circa duecento metri in fondo sulla destra nella foto c'è il mercato coperto. Sono entrato ed l'ho trovato gradevole e completo nei sevizi proposti. C'è anche un piccolo ristorante alla buona che serve delle pietanze povere ma calde. E ad Helsinki in inverno deve sembrare una manna caduta dal cielo  riuscire a mangiare una pietanza calda e gustosa.

 

La piazza del mercato Kauppatori alla fine della Pohjoisesplanadi.

Lo splendido viale Pohjoisesplanadi.

 

Interno della Chiesa Temppeliaukion.

La cattedrale vista dalla stretta Sofiankatu.
 

La Cattedrale ortodossa Uspenskij sull’isola Katajanokka.

Il biglietto della metropolitana.

 

Ho preso la metropolitana solo una volta. Andata e ritorno. Ho fatto una piccola escursione per avere esperienza di questo servizio. Ottimo. Un solo neo. La lingua finlandese è veramente ostica. Si capisce molto poco e senza le indicazioni in inglese ci si trova in una vera e autentica emergenza cognitiva. Devo dire che ho avuto molte difficoltà nel fare il biglietto della Metro alle macchinette automatiche.

Mappe e guide di viaggio.
 
 
 

Mi avvio alla conclusione di questo breve diario di viaggio finnico. Spero di essere stato poco noioso, ancorchè prevedibile. Mi sarebbe piaciuto soffermarmi di più sullo scorrimento degli eventi di questi quattro giorni di piacevole e rilassante visita turistica. Probabilmente sono stato poco aristotelico nella narrazione degli eventi. Aristotele, infatti, soleva dire che un buon componimento narrativo è formato da due ingredienti principali: mettere a fuoco il tema dell'evento e drammatizzarlo traducendolo in azioni e conflitti. Io su questo punto desidererei essere chiaro. La mia vacanza ad Helsinki non è stata sfiorata da nessun conflitto, nè da un solo contrattempo; e a me non è passato per la mente di drammatizzare nulla. La ragione? Perchè la società finlandese è pressochè perfetta. Non mi stancherò mai di ripeterlo. Lo stile di vita dei popoli nordeuropei è ordinato, corretto e soprattutto serio, senza superficialità e pressappochismi. Il loro grado di civiltà altissimo. Questi sono fatti e non opinioni. Io li ammiro moltissimo. Per me il viaggio è stato interessante e piacevole. Per molti probabilmente no. La noia la possono provare coloro i quali non hanno curiosità ed entusiasmo per la cultura del luogo e, soprattutto, non hanno interessi per gli aspetti istruttivi e formativi di un viaggio che sono, in estrema sintesi, l'osservazione delle caratteristiche culturali della città e la conoscenza dei suoi tesori, nel senso più ampio del termine. Non scorderò mai questo viaggio. Ciao Helsinki.


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