Avevo previsto di andare ad Helsinki in Finlandia alla fine delle visite
alle due capitali nord-europee di Stoccolma e Copenhagen. L'altra
capitale scandinava, Oslo, non è mai stata in programma perchè la
Norvegia non fa parte dell'UE.
Mi dispiace per i simpatici norvegesi ma il mio progetto li esclude
per la loro "non appartenenza" alla più grande e straordinaria
avventura politica che il continente Europa abbia mai avuto dalla sua
nascita fino ad ora. |
Uno scorcio della Stazione Centrale di
Helsinki. |
Avete capito che sono profondamente europeista. Credo
nell'unione politica europea da quando ero un ragazzino che seguiva le
scelte dei grandi padri fondatori dell'Europa: Konrad Adenauer, Robert
Shuman, Alcide De Gasperi, Jean Monnet, Altiero Spinelli, ecc...
Desidererei dire che a mio parere l'Unione Europea è un'istituzione
che ha profondamente giovato agli europei e in particolar modo ai
giovani di tutto il continente. Voglio dire che non è importante
quello che essa ha fatto in questi anni come istituzione. E'
importante il fatto stesso che essa esiste, perchè ha prodotto
cambiamenti reali e concreti nel modo di pensare all'idea di
nazionalità, che ora in Europa è differente rispetto a una o più
generazioni fa. Il risultato è che l'Unione è ormai radicata nella
coscienza delle generazioni più giovani, i quali si sentono liberi
oltre le barriere della nazionalità o della lingua. Questo ha
cambiato, che si voglia o meno, il contesto e il modo di pensare degli
europei. |
Dunque, ho
programmato il viaggio secondo alcune direttrici ben precise. Il
periodo scelto non doveva essere invernale (troppo freddo) ma neanche
troppo estivo (troppa confusione). Così ho optato per un periodo
all’inizio dell'autunno. La data l’ho scelta in relazione al biglietto
aereo. Partenza il 22 Settembre e ritorno il 25 Settembre 2007. Pochi
giorni ma sufficienti per mettere alla prova le mie conoscenze
"finniche" e vedere confermate le sensazioni che prevedevo di provare
durante il viaggio. |
Sopra l'interno dell'aereo Airbus
320 con i piccoli schermi che ci permettevano di rilevare la posizione
sulla cartina geografica. Interessanti erano anche gli aggiornamenti
in tempo reale delle caratteristiche fisiche del viaggio: altitudine,
temperatura esterna e velocità. |
Prima direttrice. Per cominciare, un comodo e sicuro
viaggio aereo con
Finnair. Partenza da Roma Fiumicino alle 11.25 e arrivo a
Helsinki Vantaa alle 15.45. All'aeroporto c'è il conveniente e
confortevole
Finnair Airport Bus che espleta la corsa di andata e ritorno tra
l'aeroporto e la stazione ferroviaria della capitale finlandese in 35
minuti al prezzo di 5,50 € a corsa. |
Il pranzo è servito. Non è stato proprio
così ma ci siamo stati proprio vicini. gentilezza e simpatia hanno
caratterizzato il comportamento delle hostess. |
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In fondo a destra l’albergo Scandic Simonkenttä in Simonkatu 9.
La prenotazione della camera si può fare benissimo con internet nel sito
web della catena alberghiera dello Scandic. |
Seconda
direttrice. Ad Helsinki mi aspettava un buon
albergo come lo
Scandic Simonkenttä in Simonkatu 9, che si trova nel centro
della città all'intersezione tra la stessa Simonkatu con la
Mannerheimvägen. L'albergo è centralissimo, ed è a due passi dal
piazzale della stazione della ferrovia. |
La camera 241 dell’albergo Scandic Simonkenttä arredata con
gusto e molta praticità. |
Terza direttrice. La visita ad alcuni ristoranti
tipici della tradizione culinaria finnica per portare a casa il gusto, i
sapori e gli odori dei piatti finlandesi. Non sono rimasto deluso. Tutt’altro.
Ho potuto apprezzare delle pietanze veramente uniche nel loro genere nel
famoso Ravintola
Restaurant, di fronte alla
Cattedrale luterana, come un bellissimo piatto di filetto di alce e
uno stufato di renna veramente gustosi. La cucina del luogo si sposa
benissimo con i nomi delle pietanze. La lingua finlandese ha qualcosa di
magico. Nel suo raddoppiare le k o le p, ma anche le
vocali a, i, u, questa lingua, detta "agglutinante", che fa parte
del gruppo linguistico ugro-finnico, è al tempo stesso totalmente
incomprensibile al turista italiano ma straordinariamente melodiosa e
molto musicale. Spesso non mi stanco di ascoltare alcuni brani di musica
folkoristica finlandese e alcune colonne sonore dei film di Kaurismäki,
come per esempio Serenade, Sä et kyyneltä nää, Älä Kiiruhda,
Muuttuvat laulut, Valot oppure Se jokin sinulla on.
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Sul piano
cinematografico su questo blog ho recensito, nel luglio del 2004, un bel
film di un altro regista finlandese, dal titolo
L'amore di Marjia, segno di una certa vitalità dell'arte
cinematografica in Finlandia. |
Quarta direttrice. Parliamo adesso del
piatto forte del mio viaggio nella città del monumento a Jean Sibelius:
le visite ai luoghi di interesse storico-culturale. Quattro giorni per
conseguire l'obiettivo prefissato. Ci sarei riuscito? Si, ne ero certo.
E così è andata. Lasciatemi esprimere tutto il mio amore per questa
città che mi ha permesso di godere un piacevole ed eccitante viaggio. Lo
voglio comunicare con brevi periodi, che permettano di richiamare alla
mia mente alcuni aspetti della vita di Helsinki in relazione
all’immagine che mi sono fatto di questa bella e interessante città fin
dai tempi di quand'ero ragazzo.
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Cara Helsinki. Sei una città speciale. Sei la capitale del mio
quindicesimo viaggio nelle nazioni dell'UE. Helsinki, sei una città che
ho sempre sognato di visitare per il forte senso di ospitalità e di
tolleranza che emani in ogni luogo e in ogni momento. Helsinki, con la
tua inimitabile
Finlandia Talo sei la città del disgelo politico dopo la seconda
guerra mondiale, la città del dialogo fra l'Est e l'Ovest, la città del
Congresso CSCE del 1975, la città dello “spirito di Helsinki” che è
diventato sinonimo del rispetto dei diritti umani e dei trattati.
Helsinki, sei la città delle spendide
Olimpiadi del 1952 con le straordinarie medaglie d'oro del
leggendario Emil Zatopek e di Paavo Nurmi. Helsinki, sei la città di Aki
Kaurismäki, dei suoi sorprendenti film e delle sue straordinarie
musiche. Helsinki, grazie del sogno che mi hai regalato per tutti e
quattro i giorni di vita speciale che mi hai fatto vivere. Felicemente.
Grazie, thank you, kiitos, Helsinki. |
In autobus alla partenza per la visita
della città. |
Ore 11.00 Inizia l'Helsinki Tour Export.
Si è trattato di una bellissima
visita della città in autobus della durata di un'ora e mezza circa.
Partenza da
Parco dell'Esplanade con commento registrato in molte lingue, tranne
naturalmente l'italiano. Vicino a me un simpatico studente
universitario tedesco di Monaco col quale abbiamo condiviso
piacevolmente la visita ed abbiamo conversato sui nostri comuni
interessi alla cultura finnica.Davanti a me
una coppia spagnola alla quale ho ceduto il posto che mi ha fotografato. |
In
Piazza del Senato (Senaatintori) c'è la bellissima, maestosa
e bianca Tuomiokirkko. All'interno un'atmosfera tipicamente
luterana. E' incredibile come sono "poco cattoliche" le chiese
scandinave. E' straordinario visitarle e ammirarne i lineamenti, i
colori, gli intonaci. Insomma è bellissimo poter vedere e gustare una
forma d'arte così differente dai paesi latini. Nella piazza davanti
alla cattedrale sono stato fotografato da una simpatica
turista cinese proprio sotto il monumento allo Zar Alessandro II, che mi ha
sorriso per tutto il tempo di posa. Simpaticicssime queste cinesine che
sorridono senza sosta. Nella foto sulla destra si vede
un'amica della improvvisata fotografa. |
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Visita alla bella cattedrale luterana
costruita in onore dello Zar Nicola I. |
La via principale Mannerheimvägen. |
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Il Mannerheimvägen è un bellissimo e largo
viale che attraversa la parte occidentale del lato ovest del centro di
Helsinki. Sui due marciapiedi ci sono molti negozi modernissimi e
interessanti. La gente cammina veloce e in silenzio. Non ho mai notato
atteggiamenti di persone che hanno alzato la voce o, peggio, litigato.
Evidentemente si scandalizzerebbero se vedessero come grida la gente
nel sud Italia per la strada. |
E' piacevole osservare le persone che
camminano. Nessuno incrocia lo sguardo, nè si mostra curioso. La
strada è pulitissima e non si notano cartacce di alcun genere. Ottima
la sensazione di pulizia che si percepisce in ogni luogo della città.
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Edifici raffinati e signorili nella Mannerheimvägen allo sbocco
della Alexandersgaten. |
La centralissima Aleksanterinkatu. |
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I Grandi Magazzini Stockmann in Aleksanterinkatu. |
La bella piazza Kamppi Kampen vista dalla camera
dell'albergo. |
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Uno scorcio della Kaivokatu con il museo d'Arte contemporanea
Kiasma alla fine della strada, sulla destra.
In fondo la Piazza Kamppi Kampen
con allestito un megaschermo che permetteva di vedere i film della
rassegna cinematografica in corso. |
La bella facciata della Stazione
ferroviaria. |
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La facciata della stazione ferroviaria mi
ha sempre colpito per la "stranezza" delle quattro statue a coppie
presenti ai lati. Sulla sinistra osservando la foto c'è il capolinea
degli autobus, uno dei quali porta all'aeroporto Vantaa. Con
precisione svizzera il servizio è eccellente, sia per la puntualità,
sia per la frequenza delle corse, sia infine per i comodi pullman che
permettono di viaggiare riposati. Un eccellente servizio di trasporto.
Complimenti. |
Ho scattato la foto ai due soggetti perchè
mi sono sembrate due figure caratteristiche della cinematografia dei
fratelli Kaurismäki. Diciamo
la verità: in questi viaggi si arriva nelle città con forti pregiudizi
e si è condizionati moltissimo dai luoghi comuni europei. Il piacere
del viaggio sta proprio nel riuscire a prendere consapevolezza che
questi pregiudizi possono esistere e di limitarli. Quanche volta si
prende atto che le cose evolvono proprio così. |
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Due avventori locali (come usciti da un
film di Aki Kaurismäki)
dopo una bella bevuta nel piazzale della Stazione ferroviaria. |
Una tavola calda in fondo a Simonkatu. |
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Avevo fame. Erano quasi le due del
pomeriggio e non avevo
mangiato nulla dal mattino. Sono entrato nel locale ed ho ordinato un
panino lungo come una baguette francese ripieno di ogni sorta di
prodotti dal gusto
finnico e poco mediterraneo. La fame mi ha fatto digerire tutto. L'atmosfera è stata calda
ed accogliente. Tutto sommato è stato piacevole prendere lo spuntino
con una birra alla spina. Ho concluso con una fetta di torta
probabilmente della nonna. Ma non ne sono sicuro. |
Siamo nella piazza del mercato scoperto
Kauppatori. A circa duecento metri in fondo sulla destra nella
foto c'è il mercato coperto. Sono entrato ed l'ho trovato gradevole e
completo nei sevizi proposti. C'è anche un piccolo ristorante alla
buona che serve delle pietanze povere ma calde. E ad Helsinki in
inverno deve sembrare una manna caduta dal cielo riuscire a
mangiare una pietanza calda e gustosa. |
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La piazza del mercato Kauppatori alla fine della
Pohjoisesplanadi. |
Lo splendido viale Pohjoisesplanadi. |
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Interno della Chiesa Temppeliaukion. |
La cattedrale vista dalla stretta
Sofiankatu.
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La Cattedrale ortodossa Uspenskij sull’isola
Katajanokka. |
Il biglietto della metropolitana. |
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Ho preso la
metropolitana solo una volta. Andata e ritorno. Ho fatto una piccola
escursione per avere esperienza di questo servizio. Ottimo. Un solo
neo. La lingua finlandese è veramente ostica. Si capisce molto poco e
senza le indicazioni in inglese ci si trova in una vera e autentica
emergenza cognitiva. Devo dire che ho avuto molte difficoltà nel fare
il biglietto della Metro alle macchinette automatiche. |
Mappe e guide di viaggio. |
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Mi avvio alla conclusione di questo breve diario di viaggio finnico.
Spero di essere stato poco noioso, ancorchè prevedibile. Mi sarebbe
piaciuto soffermarmi di più sullo scorrimento degli eventi di questi
quattro giorni di piacevole e rilassante visita turistica. Probabilmente
sono stato poco aristotelico nella narrazione degli eventi. Aristotele,
infatti, soleva dire che un buon componimento narrativo è formato da due
ingredienti principali: mettere a fuoco il tema dell'evento e
drammatizzarlo traducendolo in azioni e conflitti. Io su questo punto
desidererei essere chiaro. La mia vacanza ad Helsinki non è stata
sfiorata da nessun conflitto, nè da un solo contrattempo; e a me non è
passato per la mente di drammatizzare nulla. La ragione? Perchè la
società finlandese è pressochè perfetta.
Non mi stancherò mai di ripeterlo. Lo stile di vita dei popoli
nordeuropei è ordinato, corretto e soprattutto serio, senza
superficialità e pressappochismi. Il loro grado di civiltà altissimo.
Questi sono fatti e non opinioni. Io li ammiro moltissimo. Per me il
viaggio è stato interessante e piacevole. Per molti probabilmente no. La
noia la possono provare coloro i quali non hanno curiosità ed entusiasmo
per la cultura del luogo e, soprattutto, non hanno interessi per gli
aspetti istruttivi e formativi di un viaggio che sono, in estrema
sintesi, l'osservazione delle caratteristiche culturali della città e la
conoscenza dei suoi tesori, nel senso più ampio del termine. Non
scorderò mai questo viaggio. Ciao Helsinki. |