"La Divina Commedia:
oratorio burlesco"

La fortuna dei classici, anzi forse la loro apoteosi più compiuta, è talvolta nella loro irrisione. Dante continua ad ispirare, a suggestionare, ad irraggiare con la potenza e la ricchezza universale della "Commedia". Per noi fiorentini, Dante è anche un pozzo di espressioni linguistiche ancora vive di aneddoti e di immagini. Adesso, Zauberteatro, dopo tanti classici, ha creato un "oratorio burlesco" dall'opera di Venturino Camaiti (1862-1933), curioso e dotto poeta del vernacolo toscano. Oltre ad un dizionario etimologico-pratico-dimostrativo del linguaggio fiorentino e toscano, la sua opera è una arditissima riscrittura della Commedia dantesca in cento sonetti, uno per canto, fra il burlesco ed il goliardico. Dante, Virgilio, Beatrice e tutta la sequela di apparizioni dantesche scorrono con salti d'umore imprevedibili, passaggi e toni vivissimi: un lungo viaggio nell'Aldilà che è un monumento alla canzonatura, scovato da Alessio Benedetti Sardelli nel dimenticatoio dei testi popolari per riassaporare una poesia divertentissima da, ancor prima che leggere, rendere parola viva, indomabile presa di giro della morte.
Niccolò Rinaldi



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