I piallacci in commercio


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I tipi di piallacci

Oggigiorno si trovano in commercio due tipi principali di piallacci: un tipo più diffuso, che chiameremo comune, reperibile essenzialmente sul mercato professionale, ed un tipo semilavorato, che chiameremo flessibile. Il tipo flessibile è quasi esclusivamente l'unico reperibile nei grandi magazzini di bricolage, benchè il suo uso non sia necessariamente limitato agli hobbisti.

Così come ogni albero ha il suo carattere, così ogni piallaccio ha il suo individuale. Quando i piallacci sono ottenuti dal taglio del tronco, i fabbricanti pongono la massima attenzione ad impilare ogni singolo foglio nello stesso ordine nel quale è stato tagliato. Se ciò non avvenisse, ed i piallacci fossero impilati in ordine casuale, sarebbe impossibile comperare due o più fogli quasi identici. Questo, che sembrerebbe un dettaglio, è invece importantissimo se si vogliono appiaiare più fogli così da creare un pannello più largo con venature che si ripetono con regolarità o simmetria. Anche se regolarità o simmetria perfetta non sono mai possibili, per le minime variazioni della venatura e colore di ogni singlo piallaccio. Quindi attenzione a controllare sempre che il vostro fornitore offra piallacci tagliati consecutivamente.

Piallacci comuni

Il piallaccio comune è ancora lo stesso che utilizzavano i nostri nonni. I singoli piallacci sono tagliati dal tronco, impilati in ordine, stagionati (magari in un essiccatoio) ed impilati in ordine nuovamente. Fino ad alcuni decenni fa, i piallacci avevano spessori di poco superiori al millimetro. Con il progresso nelle macchine di taglio, facilitato anche al bisogno di ottenere più fogli dallo stesso tronco, oggigiorno i piallacci sono spessi tra i 6 ed i 9 decimi di millimetro. Anche se, per talune essenze (ad esempio, il mogano), fogli più spessi sono tuttora reperibili.

I piallacci comuni sono disponibili in larghezze tra i 10 ed i 30 cm circa. Solo certe essenze, come il rovere nordamericano ed il mogano, si possono trovare in larghezze di poco superiori. La lunghezza reperibile varia tra il metro ed i tre, e dipende anche dall'essenza. Abbiate sempre l'abitudine di trattare con il vostro fornitore (e magari ad andare in magazzino con lui per scegliere i fogli), così da comperare quello che veramente vi è utile. Siccome gran parte dei piallacci comuni sono prezzati per superficie, i fornitori hanno interesse a liberarsi dapprima dei tagli più piccoli, meno commerciabili, ma ciò potrebbe non coincidere col vostro. Mentre sarebbre uno spreco insistere per comperare piallacci di taglio grande quando già sapete che la superfice da coprire è più piccola, non fatevi necessariamente affibbiare tagli che vi costerebbero fatica, tempo e tanta frustrazione ad appaiare.

I piallacci comuni non solo devono essere comprati in fogli consecutivi, ma dovrebbero anche essere di buona qualità, relativamente piatti, con poco o punto alburno, di colore il più uniforme possibile, e con il minimo di altri buchetti e crepe. Naturalmente esistono delle eccezioni. Alcune essenze con figure accentuate, come radica e piallacci a pennacchio, non danno piallacci piatti e privi di crepe e qualche buco dovuto a nodi saltati durante il taglio. Questo succede perchè le essenze da cui si ricavano non sono altrettanto stabili come i piallacci piani o tagliati di quarto, e tendono a deformarsi ed incurvarsi molto di più. Quindi non stupitevi se un piallaccio di radica (se lo trovate) vi viene offerto tutto gibboso e con buchi di nodi; si tratta in questo caso di una condizione normale. Naturalmente questo implica il dedicare molto più tempo alla ripianatura e nastratura del piallaccio prima dell'incollaggio, ed al riempimento dei fori e sucessivo carteggio.

I piallacci comuni, come detto sopra, si vendono a superficie. Il costo dipende dall'essenza, ma l'autore lo trova comunque più che abbordabile in ogni caso. Preparatevi a pagare caro il piallaccio del quasi scomparso (e talvolta sedicente) noce nazionale, ed aspettatevi tagli piccoli; per un piallaccio di mogano in tagli ragionevolmente grandi, invece, ve la cavate con circa la metà. Indipendentemente dall'essenza, quando calcolate il vostro bisogno di piallaccio comune, compratene il 20% o 30% in più. È quanto va perso per il taglio e l'accoppiamento.

Piallacci flessibili

È da circa due decenni che un nuovo tipo di piallaccio semilavorato ha iniziato ad accrescere la sua popolarità, non solo tra gli hobbisti, ma anche tra gli artigiani. Il piallaccio flessibile è fabbricato con fogli molto sottili (circa 4 decimi) trattati per renderli più elastici e flessibili. I fogli così ottenuti sono appaiati ed incollati su fogli di materiale cartaceo, così che il montaggio sia permanente e sufficientemente robusto per il commercio. L'incollaggio si fa sulla faccia cartacea, e l'appaiaggio è fatto normalmente a regola d'arte.

I due vantaggi pricipali dei piallacci flessibili sono:

    Facilità di applicazione
    A motivo della loro sottilezza, flessibilità e dell'incollaggio su carta, questi piallacci si possono facilmente tagliare con un semplice taglierino ben affilato, od addirittura con un paio di forbici. Si possono anche piegare e curvare facilmente, cioè senza bisogno di umidificare o dell'uso del vapore, come per i piallacci comuni.
    Disponibilità di tagli grandi
    I fabbricanti appaiano tagli più stretti, producendo fogli di dimensioni molto ragionevoli. In Italia si possono reperire piallacci flessibili di 30 e 50 cm di larghezza in essenze, come noce e cigliegio, altrimenti disponibili in tagli assai più stretti come piallacci comuni. Più difficili da trovare per l'hobbista, i piallacci di importazione sono disponibili fino a 120 cm di larghezza e fino a 3,5 metri di lunghezza, ed in molte essenze esotiche. Naturalmente i piallacci flessibili fanno risparmiare un sacco di tempo, sopratutto se si devono coprire superfici larghe partendo da piallacci comuni di taglio piccolo.

Ci sono altri vantaggi ad usare piallacci flessibili. Alcune essenze di radica sono anche disponibili in questa forma (benchè con tagli non enormi); qui il vantaggio sta soprattutto nel fatto che la radica è già stata ripianata ed i buchetti e le crepe otturati. I piallacci flessibili sono anche già carteggiati, e pertanto ci si risparmia il carteggio, o tutt'al più ci si può limitare ad un carteggio leggero a mano (e deve essere leggero, perchè con 4 decimi di legno non ci si può permettere di più di così). Peraltro, una volta incollato, il piallaccio flessibile si rifinisce esattamente come un piallaccio comune.

Naturalmente, tutta questa comodità ha un prezzo. I piallacci flessibili sono, diremmo intuitivamente, più costosi: circa due o tre volte il costo del piallaccio comune della stessa essenza.

Noi suggeriremmo di limitare l'uso dei piallacci flessibili alla copertura di grandi superfici piane, laddove cioè bisognerebbe appaiare più di due o tre fogli di piallaccio comune. Per l'hobbista, ma forse anche per l'artigiano (a motivo del tempo risparmiato), la garanzia di un lavoro pulito vale bene l'esborso. Ma se il vostro pezzo è composto da superfici più piccole, l'uso del piallaccio comune è senz'altro consigliabile anche al principiante.

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Versione 2.1 - 8 Agosto 2000