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La relatività ristretta
Le ripercussioni filosofiche della relatività
Le ripercussioni letterarie della relatività

VASILIJ KANDINSKIJ

Vasilij Kandinskij nacque a Mosca nel 1866, ma si trasferì quasi subito ad Odessa. I genitori si separarono ben presto e Vasilij restò con il padre e la zia, la quale influenzò in modo incancellabile la sua educazione.

Alla madre rimase comunque molto legato: essa rappresentava per lui l'immagine della femminilità ideale, che si fonde misteriosamente con l'immagine di Mosca, la Santa Madre Mosca, oscuro miscuglio di fascino, magia e seduzione e che rappresentò sempre la fonte della sua ispirazione artistica. Mosca fu per lui una specie di icona alla quale rivolgere la propria devozione.

Fin dall'infanzia Kandinskij dipinse; il colore già in quel periodo coincideva per lui con la musica: "I profumi, i colori, i suoni si corrispondono".

Si trasferì a Mosca per studiare economia politica e diritto, mentre continuava ad amare l'arte, "la quale sola aveva il potere di [..] <trasportarlo> fuori dallo spazio e dal tempo".

La scoperta della radioattività sconvolse la sua fiducia nella scienza: "la disintegrazione dell'atomo fu per me come la disintegrazione del mondo... tutto divenne incerto, mutevole. La scienza mi sembrava annientata... la sua base più importante era solo una follia, un errore degli scienziati..."; Kandinskij reagì vedendo nell'arte la sola alternativa non minacciata dall'annientamento e la possibilità di liberarsi delle tensioni interiori e di vivere fuori dal tempo e dallo spazio. Decise di chiudere completamente con il passato trasferendosi a Monaco con la cugina Anja Ticheeva, che da poco aveva sposato.

Venne inoltre a contatto con i pittori impressionisti e la vista de Il Pagliaio di Monet gli fece rivoluzionare la sua concezione pittorica: "Fino allora avevo conosciuto solo l'arte realistica, d'improvviso, per la prima volta, vidi un quadro; il catalogo mi diceva che si trattava d'un pagliaio, ma non riuscivo a riconoscerlo... pensai che il pittore non avesse il diritto di dipingere in modo così confuso, sentivo oscuramente che in quel quadro mancava l'oggetto, e notai con stupore e perplessità che il quadro non soltanto catturava lo spettatore, ma s'impadroniva indelebilmente nella memoria e continuava sempre a fluttuare davanti agli occhi fin nei minimi particolari; tutto ciò rimanveva confuso nella mia mente... ciò che però fu perfettamente chiaro fu la forza incredibile della tavolozza che andava oltre a tutti i miei sogni...".

Da questo momento Kandinskij iniziò il suo procedimento che lo portò all'arte astratta: si domandava "perché il pittore non potesse andare oltre Monet, dipingendo liberamente, senza alcuna costrizione da parte dell'oggetto, come i muisicisti quando compongono con le note le più belle sinfonie...".

A Monaco ritornò a scuola, anche se successivamente la lasciò per diventare libero artista; fondò il gruppo Phalanx, che però non riscosse il successo del pubblico. Si separò dalla moglie dopo aver conosciuto una pittrice con la quale trovò quell'intesa che non aveva mai avuto con la moglie.

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