La collocazione geografica e la storia del Trentino hanno fatto sì che nella cucina
tipica si ritrovassero riflessi tirolesi, bagliori padani e persino qualche traccia boema
e moldava, lasciata dal lungo dominio asburgico. L'estrema varietà dei climi e degli
ambienti trentini, garantisce una estrema varietà negli ingredienti della cucina locale.
La semplicità delle genti di montagna trasforma poi questi ingredienti in piatti sobri ma
gustosi.
Il clima mite dell'alto Garda propizia una
coltivazione tipicamente mediterranee quale l'ulivo: l'olio extravergine di olive
dell'Alto Garda, prodotto in quantità molti limitate (e dunque molto ricercato e caro),
è una rinomata delizia per palati privilegiati. Nella zona il pesce, naturalmente di
lago, non manca: trota, anguilla, sardina, coregone, luccio e carpa, tutti proposti
secondo la vecchia e semplice tradizione della cucina popolare.

In tutta Italia il pasto è segnato da un ritmo ben
preciso: antipasto, primo piatto, secondo piatto, formaggio, dolce e frutta. Nonostante le
influenze mitteleuropee, anche la cucina trentina non sfugge a questa regola.
Tra i primi piatti trentini ricordiamo l'orzét (zuppa
d'orzo), le tagliatelle alle castagne, gli gnocchi di patate e gli gnocchi di pane nelle
loro varie versioni: strangolapreti (gnocchi di pane con spinaci) e canederli
(gnocchi di pane con carne in brodo, simili ai knodel bavaresi e tirolesi).
Tra i secondi piatti, una menzione speciale merita la carne
salada, gustosa fettina da assaporare sia cruda, come antipasto, sia cotta ai
ferri con qualche goccia di olio di oliva. La ricetta di questo piatto arriva dall'epoca
in cui nè frigoriferi nè congelatori aiutavano a conservare la carne. Non si
dimentichino poi le polente, lo smacafam (pizza di farine varie con luganega -salsiccia- e
lardo soffritto).
Lo stomaco non si può riempire senza bere. I vini
trentini godono di una lunga e solida tradizione. L'uva
di Nosiola dà origine ad un vino bianco ottimo per accompagnare antipasti
leggeri o i pesci di fiume e di lago. Non mancano varietà di uva più tradizionali, come
la Schiava, il Cabernet, il Merlot, lo Chardonnay, il Pinot bianco ed il Pinot grigio. Infine il celeberrimo Teroldego Rotaliano, che viene prodotto nella
zona di S. Michele all'Adige e Mezzocorona.
Chi è in cerca di sensazioni forti non potrà fare a meno di assaggiare la grappa
trentina, di tradizioni altrettanto nobili quanto quelle della grappa veneta e, come
questa, ottenuta dalla distillazione delle bucce d'uva fermentate (vinacce). |