Il violoncello è una scultura, fatta di pieni e di vuoti, realizzata "cavando" materia dalla materia, finché l'opera che occupa uno spazio non diventa spazio anch'essa, spazio per altre opere, altri mondi.
Così è, così deve essere ogni opera d'arte universale: luogo, spazio in cui l'atto di "sottrazione" genera oggetti la cui bellezza attrae e persuade con l'ineffabile incanto della levità. Questa è l'arte che può scendere nelle regioni più remote e profonde della "gravità" e della tragedia, per risalirne portatrice di messaggi sublimi.
C.R.
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