Il
rondò della strega
Che
cosa avete voi, che io non ho?
Foste
mai coscienti note, qui, d'un lugubre rondò?
A me è facile giocare,
su di
un rogo ben bruciare,
per
alzar mie grida al cielo,
e poi
mettermi a suonare,
nel
mio osso sforacchiato,
lungo
fischio disperato,
e fra
mani tracotanti,
e fra
re, regine e santi,
e battendo
il tempo ai canti,
e girando
la morale,
ciò
che è bene in ciò che è male,
e baciar
miei difensori, poi danzar fra unti e untori!
Con il canto dell'oblìo,
giacché qui non c'è alcun dio,
io perdono chi perdona,
e l'amor lo scelgo io.
Il rondò dei piedi nudi,
sulle pietre e sui carboni,
volontà che tu m'imponi,
renderà qual fumo al vento,
il distinguere o accettare,
il sapere e l'ignorare,
poiché questa è la sapienza,
che non danza con coscienza,
né rimedia a suoi errori,
nel rondò dei miei favori,
dove morte
e ipocrisia,
crepa, brucia e così sia,
e si uccide senza violenza,
ordinando il prima e'l dopo,
un po' a caso e un po'per scienza,
il rondò dell'incoscenza,
far girar il gatto e'l topo,
ciò ch'è avanti e ciò ch'è dietro,
sopra, sotto, chiaro o tetro,
girotondo di condanne,
paglia in fasci e secche canne,
per montare il gran falò,
dove danza il mio rondò,
anche l'urlo d'odio sacro,
di biancore il simulacro,
scomponendo e riordinando,
calpestando e soffocando,
diventando e ritornando,
paglia e fieno che m'avvampa,
stridon l'ossa di una gamba,
l'altra corre e danza ancora,
il rondò di ch'innamora,
e sepolcri reimbiancati,
s'apriran per farne uscire,
mangiatori di condanne,
voci stridule e altro ancora,
e cadaveri velati,
trasparenti, trasudati,
traslucenti o trasandati,
e coi piedi lor bruciati,
danzeran con belle donne,
seni candidi di marmo,
giovinezze fresche e sane,
il rondò che io non fermo,
che continua nell'eterno,
sul gracchiare delle rane,
con il battito del cuore,
rinsecchito o pien d'amore,
nel rondò del mio falò,
sul falò del mal umore...
SANA&SANTA&STANA&NASA§BASI&NASI&STASI&FRASI§SATANASSO&ASSATANATO
§NATOSANO&NOTASONA§SACRIPANTE&FANTESACRO§SATOR&ROTAS&TORO&TORA
VUOI SAPER CHI T'INNAMORA?
QUESTO
POCO DI MAGIA
PRENDI,
ASSAGGIA E PORTA VIA,
POI
DEL PIPISTRELLO
L' ALI,
MISTE AL
ROSPO E A TUTTI I MALI,
BENE GIRA
IN CALDERONE;
FUOCO NERO
E UN BUON LIMONE,
POI DI
MOSCHE UN
PIZZICORE,
NEL
VAPOR VEDRAI L' AMORE.
QUEL
CHE VEDI TU
CONOSCI;
ORA
AGGIUNGI TRE BEI
PESCI:
UNO ARGENTO
COME LUNA,
L'ALTRO D'ORO
PER FORTUNA,
MA IL
TERZO NON DIRO',
SE FINISCO
SUL FALO'...
GAMBA GAMBA
GAMBA GAMBA
GAMBA GAMBA
GAMBA GAMBA
GAMBA GAMBA
GAMBA GAMBA
GAMBA GAMBA
PIEDE
TACCO TACCO PIEDE
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...ed io sarò
bambina...
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