Servio Tullio

La leggenda ci tramanda che Tarquinio Prisco fu ucciso da Servio Tullio (578-534 a.C.). Sembra abbia fatto costruire una cinta di mura poderose intorno a tutti i sette colli. Resti di queste mura sono ancora oggi visibili presso la stazione Termini. Modificò la costituzione di Romolo, rendendola più democratica: infatti classificò la popolazione non più in base alla nobiltà di origine, ma per ricchezza. A ciascuna classe erano imposti tributi ed obblighi militari diversi. Solo l'ultima classe, la più povera, era esente da oneri militari e fiscali.

disegno di Michela Massacci

 

Lucio Tarquinio (detto il Superbo)

Anche Servio Tullio, come il predecessore, cadde vittima di una congiura, organizzata dal genero Lucio Tarquinio detto il Superbo che, salito al trono (534-509 a.C.), governò con asprezza e crudeltà, facendosi presto odiare dai Romani, i quali approfittarono del fatto che il figlio di Tarquinio, Sesto, aveva oltraggiato la moglie di un patrizio, Collatino, per ribellarsi e scacciare il re dalla città con una violenta insurrezione. La rivolta fu organizzata dai Patrizi, che con la costituzione serviana avevano perduto gran parte del loro potere. Con la cacciata di Tarquinio il Superbo, i Romani dichiararono decaduta la monarchia e proclamarono la Repubblica.

Una curiosa leggenda narra che Tarquinio avrebbe acquistato i misteriosi libri della Sibilla.

 


A cura degli alunni della scuola elementare "Gianni Rodari" di via F. Santi I-00155 Roma, coadiuvati dagli insegnanti Maria Grazia Pesce e Piero Cusinato