Numa Pompilio

Dopo Romolo, la leggenda narra che regnasse il sabino Numa Pompilio (715-672 a.C.), che la tradizione ci tramanda come un re pacifico e religioso. Egli averbbe ordinato il calendario, istituito il Pontefice Massimo e le Vestali che dovevano custodire il fuoco sacro alla dea Vesta; avrebbe anche fatto costruire il tempio di Giano, quale indice di pace e di guerra: il tempio aperto significava che lo stato era in guerra, chiuso che i romani erano in pace con i popoli vicini.

disegno di Emanuele Cogotti

TULLO OSTILIO

Il terzo re fu Tullo Ostilio (672-640 a.C.) bellicoso e fiero che rese Roma potente dominatrice delle città vicine. Sotto di lui fu intrapresa una lunga guerra contro Albalonga, vinta da Roma con il famoso duello degli Orazi contro i Curiazi. Secondo la tradizione fece costruire la Curia, ovvero la sede del Senato di Roma.

Anco Marzio

Il quarto re fu Anco Marzio (640-616 a.C.). La leggenda ce lo tramanda come il fondatore del porto di Ostia e il costruttore di numerose e importanti opere pubbliche, come il ponte Sublicio sul fiume Tevere.

Tarquinio Prisco

Alla morte di Anco Marzio successe Tarquinio Prisco (616-578 a.C.) re saggio e intelligente, di stirpe etrusca, che allargò ancor più il predominio romano, conquistando tutto il Lazio e parte dell'Etruria. Incrementò i commerci con i popoli vicini e fece costruire importanti opere pubbliche, come il tempio di Giove, la Cloaca Massima e il Circo Massimo.

disegno di Alessandra Nicosia

 

 

 

 


A cura degli alunni della scuola elementare "Gianni Rodari" di via F. Santi I-00155 Roma, coadiuvati dagli insegnanti Maria Grazia Pesce e Piero Cusinato